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Non sempre è facile riuscire a trovare i soldi necessari per aprire un'attività. Sono infatti tanti coloro che richiedono prestiti e finanziamenti al fine di avviare l'impresa dei propri sogni. Soprattutto per i giovani che desiderano entrare nel mondo dell'imprenditoria giovanile e per le donne, esistono inoltre numerose agevolazioni e sovvenzioni attuate dallo Stato Italiano e dall'Europa, come i fondi della Comunità Europea.

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L'UE promuove, ad esempio, con fondi e finanziamenti comunitari mirati, tutti i progetti e le opere d'ingegno volte al miglioramento della Comunità Europea stessa come i progetti indirizzati all'integrazione, all'economia di un Paese oppure all'incremento dei posti di lavoro all'interno di una Nazione. Vediamo alcune fra le principali iniziative promosse dalla UE per venire incontro alle esigenze dei cittadini.

Il programma Progress el'FEG

Tra i fondi della Comunità Europea c'è inoltre il programma Progress volto a finanziare alcuni settori occupazionali puntando alle pari opportunità e all'eliminazione delle barriere razziali, religiose e sociali all'interno di un Paese.

C'è poi l'FEG (Fondo di adeguamento alla globalizzazione) per coloro che hanno purtroppo perso il proprio posto di lavoro e che punta proprio a cercare nuovi sbocchi occupazionali per i disoccupati.

Finanziamenti europei per le imprese: ecco tutte le opportunità dalla Commissione Europea

L'EU garantisce all'individuo un sistema che faciliti la crescita di un'impresa, ed anche un aiuto economico ai fini di migliorare la capacità industriale dell'azienda e favorire lo sviluppo tecnologico. E' anche presente un portale amministrato dalla Commissione Europea, è possibile, tramite il sito, trovare molte novità sui finanziamenti europei per imprese. I fondi per finanziare la piccola e media impresa sono ad accesso limitato; ci sono sostanzialmente due tipologie di sostegno:

  • Indiretto: si focalizza sul migliormento dei classici Investimenti e capitali d'esercizio
  • Diretto: si basa su una sorta di co-finanziamento delle attività nei vari ambiti in cui si sviluppano

Politiche di sostegno indiretto tramite il fondo Europeo

Il sostegno indiretto viene erogato grazie a degli intermediari finanziari, che uniscono i finanziamenti europei con i loro prodotti ed i loro servizi; il sostegno indiretto funziona in varie forme, tra cui:

  • Sistemi di Garanzia
  • Partecipazioni
  • Finanziamento Mezzanino

Viene regolarizzato tramite il Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione, chiamato con l'acronimo CIP, dell'UE. In particolar modo, il programma per l'innovazione, chiamato EIP. Il CIP viene amministrato per la Commissione Europea direttamente dal fondo europeo per gli investimenti, considerando che collabora in linea diretta con gli intermediari finanziari.

Per mettere da parte ulteriori competenze su questi temi ti vorremmo indirizzare al nostro articolo sui prestiti con postepay evolution.

Sostegno Diretto

Il sostegno diretto va invece richiesto attraverso un apposito sportello unico, solitamente sono sotto forma di alcune sovvenzioni con una copertura di parte dell'ammontare del costo finale. Successivamente le imprese rispondono con un ulteriore invito a presentare la proposta; dopo una selezione molto rigida del progetto proposto, i finanziamenti europei alle imprese vengono erogati solo ed esclusivamente ai progetti selezionati. I soldi per il sostegno diretto arrivano da molteplici programmi dell'UE:

  • Ricerca e sviluppo: Settimo Programma Quadro;
  • Istruzione e formazione: Programma per l'Apprendimento Permanente; Ambiente: LIFE+ ; Energia: Energia intelligente – Europa; Trasporti: Marco Polo.

Fondo Sociale Europeo

Per poter aprire la propria attività e per incrementare le proprie conoscenze sia a livello di studio che professionale, gli Stati Membri della Comunità Europea hanno indetto il Fondo Sociale Europeo (FSE): esso rappresenta l'insieme di finanziamenti volti ad incrementare e a sostenere il lavoro stesso all'interno della Comunità Europea; i fondi previsti nel FSE sono circa il 10% del totale del budget comunitario.

Di questo particolare strumento possono usufruire le aziende e organizzazioni pubbliche e private seguendo le procedure e le richieste del relativo bando europeo. La Comunità Europea non sceglie il progetto più idoneo al finanziamento, ma definisce le dinamiche e le caratteristiche dello stesso.

I Fondi strutturali comunitari: ecco i programmi

Questa tipologia di finanziamenti sono definiti fondi strutturali perché rivolti al miglioramento di determinati settori economici ed occupazionali e al benessere dei Paesi membri dell'Unione Europea. 

Di solito vengono concepiti per cicli di durata settennale, e ad essi viene rivolto quasi un terzo di tutto il bilancio della UE. Se nel precedente ciclo, che andava dal 2000 al 2006, l’ammontare di questi fondi è stato di quasi 200 miliardi di euro, per il ciclo in corso si è arrivati addirittura a 335 miliardi. Ecco perchè vengono considerati fortemente importanti per lo sviluppo degli stati membri, e perchè sono necessari numerosi funzionari che si occupano di verificare l’andamento dei progetti che vengono sovvenzionati, e soprattuto tutti i soggetti che hanno ricevuto le agevolazioni, arrivino a raggiungere i risultati previsti al momento della domanda.

Per quanto riguarda le direzioni che devono prendere tali iniziative a livello regionale, esistono programmi specifici in modo da modellare l’intervento su quella che è l’esigenza specifica di uno degli stati membri.

In particolare, ci sono da menzionare i Programmi Operativi Regionali (POR) e quelli Sovraregionali (PON): si tratta di interventi di programmazione economica e territoriale che, attraverso cicli di più anni, vengono incontro alle esigenze particolari, sempre nel rispetto delle regole della Comunità Europea.

Programma Progress e fondo europeo: informazioni sulle sovvenzioni

Il programma Progress ha l’importante compito di sostenere le attività di definizione delle politiche nei settori dell’occupazione, delle condizioni lavorative, dell’integrazione e protezione sociale, delle pari opportunità tra uomo e donna e di sostenere la lotta alle discriminazioni sociali e raziali. E’ importante sapere che le organizzazioni che intendono usufruire di un finanziamento del genere, devono partecipare ad un bando di gara. L’Unione europea eroga microfinanziamenti che sostengano l’imprenditoria giovanile e chi ha il desiderio di aprire un’attività.

Finanziamenti europei per lo sviluppo rurale delle nostre Imprese e dei nostri professionisti

Periodicamente è possibile partecipare ai bandi per l'accesso ai finanziamenti europei, una serie di fondi messi a disposizione dalla Comunità europea per le esigenze di professionisti, imprese, università, Organizzazioni non governative e amministrazioni pubbliche. Esistono molteplici possibilità di accesso ai fondi dei finanziamenti europei, che vengono periodicamente pubblicati anche sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE, e interessano i più disparati settori di attività.

I fondi tematici

Si tratta di interventi rivolti alle imprese relativi ad obiettivi specifici come ambiente, energia, trasporti, ricerca e innovazione, istruzione e formazione, cultura e mezzi di comunicazione.

È possibile per tutte le piccole e medie imprese presentare progetti che richiedano tali fondi: solitamente, vengono prediletti quelli transnazionali. I richiedenti possono essere imprese private oppure gruppi finanziari, associazione commerciali e così via.

Interessante, ad esempio, il programma Erasmus per Giovani Imprenditori. Si tratta della possibilità per ragazzi di lavorare presso industrie di un altro paese per un lungo periodo di tempo. Un'altra interessante possibilità è il Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico che distribuisce il suo finanziamento in quattro voci: cooperazione, idee, persone e capacità.

Strumenti finanziari: ecco le informazioni sulle sovvenzioni

Si tratta di prestiti, garanzie bancarie e fondi messi a disposizione di intermediari finanziari che, a loro volta, trovano come loro interlocutrici le piccole e medie imprese. Un caso interessante è quello del Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione

Sostegni all'internazionalizzazione

Si tratta della possibilità di espandere il proprio commercio fuori dai confini nazionali attraverso congrui finanziamenti europei alle imprese. Secondo gli studiosi dell'UE, infatti, c'è una stretta correlazione fra sviluppo delle PMI e internazionalizzazione. Un esempio di programma è l'EU Gataway Asia, che ha lo scopo di esportare in Corea e Giappone prodotti europei.

Come richiederli? Per quale settore? La commissione europea

Occorre innanzitutto individuare l'ente erogatore. Presso il Portale Europeo, sono listati tutti i bandi con relativo ente responsabile: seguendo il link riportato, sarà possibile inoltrare la domanda di richiesta.  Ma numerosi sono i siti web di riferimento, come il Dipartimento del Tesoro, Invitalia, il portale della Commissione Europea.

I Finanziamenti comunitari dedicati all'imprenditoria

  • I finanziamenti comunitari per l'imprenditoria sono rivolti soprattutto alle piccole e medie imprese. È possibile ottenere i finanziamenti dalla Comunità Europea in due modalità ben distinte. Attraverso delle forme di sovvenzionamento diretto volto ad agevolare una parte di spese utili a realizzare l'impresa. È necessario in questo caso presentare il progetto e per ottenere il finanziamento essere scelti dopo un'attenta valutazione dello stesso. 
  • Finanziamenti comunitari per l'imprenditoria di questo tipo sono: Istruzione e formazione: Programma per l'Apprendimento Permanente; Ambiente: LIFE+ ; Energia: Energia intelligente – Europa Ricerca e sviluppo: Settimo Programma Quadro;; Trasporti: Marco Polo.
  • É poi possibile ottenere finanziamenti comunitari per l'imprenditoria in forma indiretta ovvero attraverso la presenza di intermediari finanziati e il Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione (CIP) dell'UE assieme al programma per l'innovazione e l'imprenditorialità (EIP).

I misteriosi destinatari dei Finanziamenti UE

Facendosi un giro tra i bandi e i finanziamenti stanziati dall’Unione Europea si scoprono misure sorprendenti come i sostegni alla pesca di stati come Tonga e Kiribati, oppure gli aiuti alla cucina della Groenlandia. Prima di addentrarci nelle curiose vie che intraprendono i soldi dell’UE, c’è un’altra questione che dà parecchio da pensare ed è relativa agli ultimi provvedimenti del governo Monti in materia di agricoltura.

L’UE finanzia la pesca di Kiribati

Per capire in che modo vengono utilizzate le risorse economiche dell’Unione Europa basta farsi un giro tra i bandi pubblicati e tra le misure di finanziamento programmate per i prossimi anni (direttamente consultabili sul sito della comunità Europea) per scoprire ad esempio che tra le misure di sostegno con i fondi europei troviamo: 1 milione di euro di incentivi per la pesca in Kiribati, contributi per la cucina solidale in Gabon, Burkina Faso, Sudan e altri stati simili, per la coltivazione di noci in Polonia, per lo sviluppo del cinema in Angola, Burkina Faso, Mauritius e Mauritania, ben 219 milioni di euro per la promozione dello sport, della ristorazione e della cultura in Groenlandia, 75 milioni di euro per finanziare le spedizioni al Polo Nord e tante altre, quantomeno “bizzarre e discutibile”, misure di finanziamento.

Restano dunque parecchi dubbi sulle modalità e sulle destinazioni del tanto denaro che passa dall’Unione Europea, che appare sempre più come un “buco nero”.

Associazioni no profit e finanziamenti

Il settore dedicato al no profit in Italia è molto importante, così anche come in altri Paesi nel mondo, considerando che in alcuni settori risulta essere la principale attività produttiva. Ciò accade spesso nei settori dedicati alle attività sportive, all’intrattenimento e alle attività artistiche dove il numero delle organizzazioni senza scopo di lucro arriva a superare quello delle tradizionali imprese ed istituzioni pubbliche.

Mani che si stringono sull' accordo raggiunto di finanziamenti a protestati

Gli ultimi dati Istat parlano di circa 300.000 istituzioni no profit in tutta Italia, più al nord e al sud che al centro. Si tratta di una vera e propria realtà produttiva che conta oltre 700.000 lavoratori retribuiti.  Le Organizzazioni non lucrative di unità sociale (ONLUS) possono costituirsi sotto differenti forme: associazioni, società cooperative, organizzazioni non governative, enti privati, comitati e fondazioni; tutte hanno però una missione legata al settore in cui operano attraverso, ad esempio, attività di beneficenza, promozione dello sport dilettantistico, tutela dei diritti civili, assistenza sociale, ricerca scientifica, promozione culturale e artistica.

Soluzioni di finanziamento no profit

Le associazioni che possono usufruire di finanziamenti no profit sono proprio quelle che non hanno finalità di lucro, qualunque sia la tipologia di settore in cui operano. Un occhio di riguardo và soprattutto a quei progetti che mettono al centro i giovani. Le associazioni dunque possono avvalersi sia di finanziamenti pubblici che di finanziamenti privati, nonchè lanciare una raccolta fondi ad hoc (fundrasing).

  • No profit per il pubblico; Rientrano in questa sfera i fondi stanziati per realizzare progetti che affini alla natura dell'associazione. Tali istituzioni possono essere locali (Regione, Province, Comuni) o nazionali, come i Ministeri, o internazionali come l'UE. Il finanziamento pubblico dovrà garantire che l'associazione richiedente sia in grado di svolgere e portare avanti un'attività socialmente buona e dare un forte beneficio ad un bacino di utenza molto vasta.
  • Finanziamenti privati: si fà riferimento a quella tipologia di finanziamenti stanziati dalle banche. Non tutte le sedi bancarie offrono tale opportunità, ma quelle che ci sono propongono delle soluzioni davvero vantaggiose pensate proprio per chi opera nel mondo del no profit e quindi per associazioni, cooperative ecc. In tal caso possiamo trovarci davanti ad altre due situazioni, troviamo infatti finanziamenti no profit da banche convenzionate con l'associazione stessa o istituti di credito non convenzionati, ossia banche o istituti grandi, ad esempio di tipologia nazionale.
  • La raccolta fondi può essere organizzata in ogni periodo dell'anno, ma solo per raccogliere denaro necessario per finanziare un progetto o un'attività specifica che l'associazione stessa porterà a compimento. In questo caso ci sono delle importanti agevolazioni, come ad esempio la totale esclusione del regime IVA dei fondi raccolti.

I bandi europei per le associazioni no profit

L’Unione Europa eroga ogni anno dei fondi destinati al no profit attraverso alcuni particolari bandi e per tutti i progetti sociali in ogni settore. Tali fondi europei, oltre a finanziare tutti i progetti presentati dalle differenti associazioni no profit o dalle cooperative sociali, si occupa di finanziare anche quei progetti che riguardano l’integrazione, gli affari sociali e l’occupazione.

I finanziamenti sono erogati dall’Unione Europea solo a seguito della pubblicazione di appositi bandi ed attraverso programmi come il Fondo sociale europeo. 

Lo spread: significato e aggiornamenti vari

Uno dei termini più usati negli ultimi tempi, è senza dubbio "spread". Ma cosa si vuole intendere con questo termine? Ne sentiamo parlare ovunque e da tutti, ma, probabilmente, non tutti sanno di cosa si tratta. La parola spread è un termine inglese che letteralmente significa scarto o apertura, nel mercato finanziario questo termine è usato per indicare la differenza tra il valore dei titoli di stato della Germania, rappresentati dal Bund tedesco le quelli del nostro paese. Stabilire il significato dello spread è molto importante, perché proprio grazie ad esso si individuano gli interessi che si devono corrispondere sul debito pubblico e le probabilità di rischio che ha chi emette le obbligazioni. E’ importante sapere che se lo spread di un paese è molto alto, si alzano anche gli interessi passivi, di conseguenza diventa più difficoltoso esalare un nuovo debito.

Con il termine si vuole definire un indice particolare che è opportuno conoscere in caso di richiesta di un mutuo. Lo spread, infatti, definisce uno scarto, ed è un fattore utilizzato dagli enti di credito per tutta una serie di calcoli collegati alle ipoteche e alla cessione di finanziamenti. In parole povere, è un margine che viene calcolato sommato al costo del denaro per ottenere il tasso nominale.

Come funziona?

Perché se lo spread sale ci si preoccupa, mentre se scende no? Se aumenta i nostri BTP stanno aumentando. Il tutto influisce sul mercato che vede con occhio diverso il nostro titolo di Stato, alla luce del fatto che si configura come meno sicuro rispetto a quello tedesco. Quando lo spread Bund Btp aumenta, i nostri titoli di stato perdono prezzo e i mercati li percepiscono malamente.

Come viene calcolato

Si prende in considerazione un Btp a 10, se ne calcola il rendimento a scadenza, si fa la medesima cosa con il Bund tedesco e, in seguito, si fa la differenza tra i due valori ottenuti. 

In tutto questo bisogna tenere sempre a mente un punto fondamentale: il rendimento di un titolo di stato, come sono appunto Bund e Btp, dipende principalmente dal suo livello di rischio. Il altre parole, se il rendimento è alto, si alza anche il pericolo che, alla scadenza, l'emittente non rimborsi il capitale.

Significato del termine spread in ambito finanziario

In ambito finanziario può essere utilizzata per esprimere diversi concetti, alcuni dei quali sono riportati di seguito.

  • Il bid ask spread è la differenza che c’è tra l’importo più basso a cui un venditore può cedere un titolo e la somma più alta che invece l’acquirente intende pagare per l’acquisto del titolo.
  • Il credit spread è la differenza tra il tasso di rendimento che ha un’obbligazione sulla quale grava un rischio di default e quella di un titolo che invece ha un rischio molto basso o addirittura nullo.

Mutui Cap

Per ovviare alla costante imprevedibilità del tasso, sono stati istituiti dei mutui variabili con un tasso detto CAP. Questo tipo di mutui hanno definito un tetto massimo per quello che è il tasso di interesse da parte degli istituti di credito.

Come funziona il Fondo di Garanzia (valido anche per le aziende agricole e artigiane)

Con la legge 662 del 1996 è stato introdotto il Fondo di Garanzia per le PMI (reso effettivamente operativo solo nel 2000), con l’intento di agevolare gli imprenditori nella richiesta di un finanziamento per la loro attività. Da pochi anni questo sostegno è stato esteso anche alle startup e ai cosiddetti incubatori certificati, ossia tutti quei soggetti che per diversi motivi affiancano una start up nella fase di ideazione, sviluppo e gestione attraverso processi operativi o addirittura investendo economicamente in essa.

L’accesso al Fondo non comporta un contributo in soldi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, ma esso fornisce in questo modo una garanzia pubblica agli istituti di credito, che sicuramente influisce in modo positivo facilitando la concessione del prestito richiesto dall’imprenditore. Si rivela importante sfruttare questa possibilità  soprattutto per le startup, vista la prudenza che le banche riservano ai giovani che si affacciano per la prima volta al mondo dell’imprenditoria e che di norma richiedono molteplici garanzie personali aggiuntive (polizze assicurative o fideiussioni).

immagine rappresentativa di un fondo di Garanzia per le PMI

Se la PMI o il consorzio,  è in possesso dei requisiti necessari e vuole accedere al Fondo può farlo, sapendo che in questo modo avrà coperto dalla garanzia solo l’80% del finanziamento richiesto, per un importo massimo di due milioni e mezzo di euro. Per quanto riguarda la restante fetta del finanziamento, essa è a carico della banca stessa, che in questo modo “rischia” in minima parte nell’investimento ed è più propensa quindi ad concederlo.

La contrattazione sul piano di ammortamento, gli interessi applicati e tutte le altre condizioni di rimborso avvengono esclusivamente tra il soggetto richiedente e la banca, escludendo quindi il coinvolgimento del Fondo. Se l’imprenditore è impossibilitato a restituire tutto il credito alla banca, provvederà a farlo il Fondo di Garanzia o lo Stato.

Chi può richiederlo e come: agevolate le imprese in difficoltà (o colpite da calamità naturali) e in regola con l'inps

Quando un’attività imprenditoriale necessita di maggiore disponibilità economica, oppure è in fase di realizzazione come nel caso delle startup, si può ricorrere al Fondo di Garanzia

I requisiti per accedervi sono essenzialmente due:

  • Meno di 50 milioni di euro di fatturato
  • Meno di 250 impiegati

A questi va aggiunta la valutazione da parte del Fondo Centrale che stabilisce la solidità dell’impresa e la fattibilità al rimborso del credito. Le startup invece vengono valutate esclusivamente attraverso delle previsioni, accedono a titolo gratuito al Fondo e la domanda ha carattere di priorità una volta presentata. Sono escluse le imprese appartenenti al settore navale, automobilistico e siderurgico.

La richiesta può essere fatta in due modi: direttamente alla banca scelta per l’erogazione del finanziamento,  che provvederà poi ad inoltrare la domanda al Fondo oppure avvalendosi di un Confidi. I Confidi sono enti che garantiscono in prima battuta i finanziamenti alle imprese per poi richiedere al Fondo una controgaranzia.

Fondi speciali per l’imprenditoria femminile

Il Dipartimento per le Pari Opportunità in collaborazione con il Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese, ha istituito anche una Sezione Speciale riservata alle imprenditrici. Nello specifico sono coinvolte le aziende gestite da donne o che comunque nel loro organico contano almeno il 60% di donne.  La garanzia in questo caso copre un importo complessivo di venti milioni di euro di cui la metà destinata alle start up. Per le imprenditrici è possibile fare richiesta senza pagare alcuna spesa aggiuntiva e sfruttando la priorità di cui gode la domanda in fase di istruttoria.

In crescita le nuove PMI (la crisi sta finendo!)

Nell’ultimo anno secondo i dati si è registrato un importante aumento delle imprese che hanno richiesto e ottenuto l’accesso al Fondo di Garanzia. Le maggiori richieste arrivano dal Nord Italia ma l’incremento più alto si è verificato nel caso del Sud dove sono nate diverse nuove startup. I settori più coinvolti sono ancora il commercio e l’industria.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.