Oggi parleremo del 730 precompilato. Come è normale che sia chiunque abbia degli introiti mensili deve puntualmente dichiarali annualmente al fine di poter pagare le dovute tasse ed eventualmente avere la possibilità di accedere a beni o servizi di favore.
A tal proposito, quindi, è fondamentale fare ogni la cosiddetta dichiarazione dei redditi, ovvero quel documento di natura contabile, mediante il quale il contribuente comunica al fisco il proprio reddito effettuando conseguentemente i corretti versamenti delle imposte calcolate mediante determinate aliquote fiscali per ogni imposta dovuta.
In Italia il tutto si è sempre svolto mediante il cosiddetto modello 730: introdotto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel 1993 prese posto del modello 740 semplificato con il chiaro scopo di ausiliare dipendenti o pensionati a pagare le rituali imposte annuali.
Negli ultimi anni, invece, questo modello 730 ha intrapreso la strada dell’estinzione o per meglio dire è stato soggetto ad una significativa evoluzione. Dal 2014, infatti, è possibile fare la propria dichiarazione dei redditi mediante un 730 precompilato che è facilmente reperibile nel sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Ma come funziona questo 730 precompilato? Chi lo può compilare? Come funziona?
Il modello 730 precompilato come detto è un sistema che permette a tutti i lavorati dipendenti e a tutti i pensionati di pagare le imposte, quindi le tasse, in modo estremamente più semplice. Da sottolineare, in ogni caso, la differenza che continua ad esistere rispetto alla dichiarazione dei redditi che viene fatta dalle persone fisiche (ovvero i lavoratori autonomi): questi ultimi, infatti, eseguono la dichiarazione dei redditi mediante il modello Redditi Persone Fisiche che differisce nella sostanza ma non nel fine il 730 precompilato.
Nella versione del 2018 del 730 precompilato rispetto ai canonici campi già scritti infatti, una delle più grandi novità, riguarda i rimborsi e le spese per la frequenza degli asili nidi. Quanta citata, ovviamente, non è l’unica novità introdotta nell’ultimo anno.
Una domanda giusta e lecita da porsi è quella inerente a cosa contiene il 730 precompilato: è uguale per tutti o differisce? Ovviamente da soggetto a soggetto il succo deve necessariamente cambiare infatti ogni persona avrà un 730 personalizzato. Di base lo stesso conterrà informazioni simili a quello dell’anno precedente ma ovviamente in base a come si sono evoluti gli ultimi dodici mesi c’è la possibilità di modificarlo prima di presentarlo all’Agenzia delle Entrate.
Nel caso in cui si abbiano delle difficoltà a compilare determinati campi o a comprendere determinate diciture non bisogna essere precipitosi e quindi negligenti: consultarsi con un esperto o mettersi in contatto telefonico con un operatore dell’Agenzia delle Entrate potrebbe essere la soluzione migliore.
Anche il 2019 è un anno ricco di novità dal punto di vista della detrazione fiscale, ma nonostante ad oggi sia più semplice compilare il modello 730, vi sono comunque delle questioni da chiarire.
Prima di tutto occorre fare una distinzione tra detrazione e deduzione, nel primo caso rientrano le spese sostenute per l’istruzione dei propri figli o per gli interessi sul mutuo dell’abitazione e che possono essere quindi utilizzare per scontare l’imposta da pagare (l’Irpef), la misura di tali detrazioni va dal 19% al 50%, nel primo caso si tratta di spese sanitarie, nel secondo per quelle di ristrutturazione edilizia campo in cui la Legge di Bilancio ha investito molto attraverso diversi bonus (bonus ristrutturazione, ecobonus, bonus mobili).
Ma ecco l’elenco delle spese detraibili o deducibili da inserire nel modello 730 di quest’anno:
Si tratta delle spese principali e più diffuse ma occorrerebbe vedere in dettaglio le altre comprese al fine di poter detrarre il massimo possibile e approfittarne.
Sappiate, inoltre, che quest’anno la dichiarazione dei redditi deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate entro il 23 luglio in caso di presentazione diretta dal contribuente o entro il 7 luglio se viene presentato tramite il datore di lavoro e ancora, se scegliete di trasmettere il 730 tramite CAF allora la scadenza ricade il 22 giugno.
Premesso e ribadito che il 730 precompilato può essere utilizzato da pensionati, dipendenti, lavoratori a tempo determinato e via discorrendo per poter accedere al modello bisogna accedere nel sito dell’Agenzia delle Entrate.
Superato questo step si può accedere alla dichiarazione:
Come visto quindi lo Stato cerca di muoversi in ogni direzione nel tentativo di ausiliare i cittadini anche in quella che è la semplice compilazione dei modelli da dover presentare al fine di pagare le tasse. La manovra di bilancio del 2019, figlia del Governo Conte, oltre al rinnovo del modello precompilato spera di aiutare gli italiani in tanti altri modi: tra reddito di cittadinanza, quota 100 per le pensioni e possibilità di rottamare le mini cartelle esattoriali se il tutto dovesse andare in porto diversi italiani ne potrebbero trarne beneficio.
La proroga dell’ecobonus del 110% fino al 2022, con la possibilità che questo particolare incentivo possa essere ulteriormente esteso, dovrebbe risollevare il mercato immobiliare dagli effetti negativi della pandemia.
Il prestito è un finanziamento di denaro da parte di istituti di credito o di cittadini privati, nei confronti di un soggetto. É possibile richiedere un prestito direttamente in banca, ma anche servirsi delle società che propongono un preventivo su internet.
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