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L'ecosistema delle startup in Italia ha visto negli ultimi anni un significativo potenziamento grazie a un sistema di incentivi fiscali sempre più articolato e favorevole. Navigare tra queste opportunità richiede però una conoscenza approfondita degli strumenti fiscali a disposizione, a partire dal corretto codice tributo da utilizzare nei modelli F24 per ciascuna agevolazione.

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Monitorare attentamente questi codici non è solo una questione burocratica, ma rappresenta una strategia finanziaria essenziale per ottimizzare i benefici fiscali e ridurre significativamente il carico tributario nella fase più delicata della vita di un'impresa innovativa.

Agevolazioni per startup innovative

Le startup innovative godono di un regime fiscale particolarmente vantaggioso, pensato per sostenere la fase di avvio e crescita di queste realtà imprenditoriali ad alto potenziale.

Requisiti e vantaggi della qualifica di startup innovativa

Per accedere alle agevolazioni, la tua impresa deve possedere specifici requisiti e ottenere la qualifica formale di startup innovativa:

  • Costituzione da meno di 5 anni (60 mesi)
  • Sede principale in Italia o in altro Paese UE ma con sede produttiva o filiale in Italia
  • Fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro
  • Non distribuisce utili e non è costituita da fusione o scissione
  • Oggetto sociale esclusivo o prevalente: sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico

Inoltre, devi soddisfare almeno uno dei seguenti criteri:

  • Spese in R&S pari al 15% del maggiore tra costo e valore della produzione
  • Personale qualificato: almeno 1/3 dottori di ricerca o laureati con attività di ricerca certificata, oppure 2/3 con laurea magistrale
  • Titolarità di almeno una privativa industriale relativa all'oggetto sociale

Un esempio concreto: una startup nel settore del biotech con 4 anni di vita, 3 milioni di fatturato, che investe il 20% in R&S e ha depositato due brevetti, soddisfa pienamente i requisiti e può accedere a tutte le agevolazioni previste.

Codici tributo per incentivi agli Investimenti in startup

Gli investimenti nel capitale di startup innovative generano crediti d'imposta significativi che si utilizzano con specifici codici tributo:

  • 6938: credito d'imposta per investimenti in startup innovative (persone fisiche)
  • 6939: credito d'imposta per investimenti in startup innovative (persone giuridiche)
  • 6940: credito d'imposta per investimenti in startup a vocazione sociale o in ambito energetico

La differenza tra questi incentivi è sostanziale: mentre il regime ordinario prevede una detrazione IRPEF del 30% dell'investimento fino a un massimo di 1 milione di euro per le persone fisiche (o deduzione IRES del 30% fino a 1,8 milioni per le società), per le startup a vocazione sociale o energetica la percentuale sale al 35%.

Per utilizzare questi crediti d'imposta nel modello F24, dovrai:

  • Indicare il codice tributo appropriato nella sezione "Erario"
  • Inserire nel campo "anno di riferimento" l'anno di riconoscimento del credito
  • Indicare l'importo nella colonna "importi a credito compensati"

Crediti d'imposta per ricerca e sviluppo

Le attività di ricerca e sviluppo rappresentano il cuore pulsante delle startup innovative e generano importanti benefici fiscali.

Codici per R&S e innovazione tecnologica

Il credito d'imposta per attività di R&S si utilizza tramite codici tributo specifici in base alla tipologia di attività:

  • 6949: credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo
  • 6950: credito d'imposta per attività di innovazione tecnologica
  • 6951: credito d'imposta per design e ideazione estetica
  • 6953: credito d'imposta R&S per obiettivi di transizione ecologica o innovazione digitale 4.0

Questi incentivi hanno intensità diverse: mentre il credito base per R&S è al 20% (entro un limite massimo di 4 milioni), per l'innovazione tecnologica si scende al 10% (massimo 2 milioni) che sale al 15% se orientata a innovazione digitale 4.0 o transizione ecologica.

Confrontando due startup con investimenti simili (500.000 euro), quella focalizzata su ricerca fondamentale potrà ottenere un credito di 100.000 euro (codice 6949), mentre quella orientata all'innovazione di processo solo 50.000 euro (codice 6950).

Modalità di calcolo e utilizzo

Il calcolo del credito d'imposta si basa su un complesso sistema di valutazione dei costi ammissibili:

  • Spese per il personale impiegato nelle attività di R&S
  • Quote di ammortamento per strumenti e attrezzature
  • Contratti di ricerca con università, enti di ricerca e altre imprese
  • Consulenze specialistiche e servizi equivalenti
  • Materiali e forniture utilizzati per i prototipi

Per utilizzare questi crediti è necessaria una certificazione delle spese sostenute, rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Il credito può essere utilizzato esclusivamente in compensazione nel modello F24, a partire dal periodo d'imposta successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.

Agevolazioni per patent box e proprietà intellettuale

La protezione e valorizzazione della proprietà intellettuale è un aspetto cruciale per le startup innovative, incentivato attraverso specifici regimi fiscali.

Codici tributo per il regime del patent box

Il regime patent box consente una significativa riduzione della tassazione sui redditi derivanti dall'utilizzo di beni immateriali e si utilizza con codici specifici:

  • 6927: utilizzo in compensazione del credito patent box
  • 6928: utilizzo in dichiarazione del credito patent box

La differenza sostanziale rispetto al precedente regime consiste nel metodo di calcolo: prima si basava su un'esclusione dalla base imponibile del 50% dei redditi derivanti da beni immateriali, ora è un credito d'imposta pari al 110% dei costi di R&S sostenuti in relazione a tali beni.

Un esempio concreto: una startup tech che ha sviluppato un software proprietario con investimenti in R&S di 200.000 euro potrà ottenere un credito d'imposta di 220.000 euro (110% dei costi) da utilizzare in compensazione con il codice 6927.

Beni immateriali agevolabili

Il nuovo regime patent box si applica a diverse tipologie di proprietà intellettuale:

  • Software protetto da copyright
  • Brevetti industriali
  • Disegni e modelli giuridicamente tutelati
  • Due o più beni immateriali tra quelli indicati, collegati tra loro

È interessante notare come, rispetto al regime precedente, siano stati esclusi marchi e know-how, concentrando il beneficio sui beni immateriali tecnologicamente più rilevanti.

Incentivi per assunzioni e capitale umano

Le agevolazioni per le assunzioni rappresentano un supporto fondamentale per costruire team qualificati nelle startup.

Codici per incentivi all'occupazione

Le agevolazioni per le assunzioni si traducono in crediti d'imposta e riduzioni contributive che si utilizzano con specifici codici:

  • L434: esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato di personale altamente qualificato
  • 6847: credito d'imposta per nuove assunzioni di profili altamente qualificati
  • 6848: credito d'imposta per formazione 4.0 dei dipendenti

Confrontando questi incentivi con quelli per le imprese tradizionali, emerge una maggiore generosità: mentre l'esonero contributivo ordinario ha un tetto massimo di 8.000 euro, per le startup innovative sale a 12.000 euro annui per tre anni.

Un caso pratico: una startup che assume un ingegnere informatico con un RAL di 40.000 euro potrà beneficiare di un risparmio contributivo di 12.000 euro annui per tre anni, per un totale di 36.000 euro, utilizzando il codice L434 nelle denunce mensili UniEmens.

Benefici per fondatori e dipendenti

Anche i fondatori e dipendenti delle startup beneficiano di agevolazioni specifiche:

  • Tassazione agevolata per stock option e work for equity
  • Esenzione da imposizione fiscale per strumenti di incentivazione basati su partecipazioni al capitale
  • Disapplicazione di alcune norme sui contratti di lavoro a termine

Queste agevolazioni, pur non avendo codici tributo specifici, rappresentano un significativo risparmio fiscale: ad esempio, le stock option assegnate ai dipendenti di startup innovative non costituiscono reddito imponibile ai fini fiscali e contributivi, a differenza di quanto avviene nelle aziende tradizionali.

Bibliografia

  • Ceccanti G., "Startup innovative: disciplina, agevolazioni e opportunità"
  • Forte N., "Il regime fiscale delle startup e PMI innovative"
  • Bevilacqua M., "Le agevolazioni fiscali per le imprese innovative: dalla teoria alla pratica"

FAQ

Come posso verificare se la mia impresa mantiene i requisiti di startup innovativa?

Per verificare il mantenimento dei requisiti di startup innovativa, devi presentare una dichiarazione alla Camera di Commercio competente entro 30 giorni dalla chiusura di ogni esercizio. Questa autodichiarazione deve attestare il mantenimento dei requisiti qualificanti (innovatività, attività di R&S, composizione del team, etc.). Puoi monitorare la tua iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese attraverso il portale startup.registroimprese.it. In caso di perdita dei requisiti o superamento del limite temporale di 5 anni dalla costituzione, perderai automaticamente la qualifica e le relative agevolazioni. È consigliabile implementare un sistema di monitoraggio interno per verificare periodicamente il mantenimento dei requisiti prima della scadenza annuale.

È possibile cumulare diverse agevolazioni fiscali per la stessa attività?

Il cumulo delle agevolazioni fiscali è possibile ma soggetto a precise limitazioni. In generale, puoi combinare incentivi di natura diversa (es. credito R&S + patent box) purché non si riferiscano agli stessi costi. Per esempio, non puoi utilizzare sia il credito d'imposta R&S che l'iper-ammortamento per lo stesso bene strumentale. Esistono inoltre limiti quantitativi: il regolamento de minimis impone un tetto massimo di 200.000 euro in tre esercizi finanziari per le agevolazioni classificate come aiuti di Stato. Per ottimizzare il tuo mix di incentivi, è consigliabile mappare preventivamente tutti i costi aziendali e associare a ciascuno l'agevolazione più vantaggiosa, verificando sempre la compatibilità normativa attraverso una consulenza specializzata.

Cosa succede alle agevolazioni dopo il termine del periodo da startup innovativa?

Al termine del periodo di 5 anni dalla costituzione (o al superamento della soglia di 5 milioni di fatturato), la tua impresa perderà automaticamente la qualifica di startup innovativa. Tuttavia, se mantieni i requisiti di innovatività, puoi transitare verso lo status di PMI innovativa, conservando gran parte delle agevolazioni. Questo passaggio non è automatico ma richiede un'iscrizione specifica nella sezione del Registro delle Imprese. Le principali differenze riguardano: eliminazione del limite temporale, innalzamento del limite di fatturato a 50 milioni, e alcune variazioni nei requisiti alternativi (es. percentuale di R&S ridotta al 3%). Alcuni benefici specifici delle startup non sono trasferibili alle PMI innovative, come alcune semplificazioni in ambito societario e fallimentare, ma la maggior parte degli incentivi fiscali rimane accessibile.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.