Logo di Finanziamenti per Giovani

Benvenuti in un altro articolo firmato Finanziamenti Per Giovani!  Una volta introdotti gli aspetti salienti dei finanziamenti agosweb attraverso un nostro precedente approfondimento, oggi siamo lieti di portarvi alla scoperta di un argomento inedito che confidiamo desti la vostra curiosità.

Menu di navigazione dell'articolo

Quest’anno viene ripreso l’argomento che riguarda l’introduzione dei nuovi assegni familiari destinati alle famiglie che hanno figli a carico, compresi i lavoratori autonomi, le persone senza lavoro e quelle economicamente disagiate.

Vediamo quindi come funziona il bonus peri figli a carico, la situazione degli assegni familiari con i relativi importi e, qualora approvato, i requisiti di reddito ISEE.

Bonus Figli Natalizio: nessuna approvazione!

Alla fine del 2017 era riproposta sulle pagine dei giornali la notizia della possibile erogazione di un assegno universale destinato a chi avesse figli a carico che, visto il periodo di erogazione, prendeva il nome di Bonus Figli Natalizio.

In realtà questo bonus era già stato proposto nel 2014 e, da allora, è rimasto fermo al Senato, in corso di esami in commissione. In sostanza, esso prevede che i genitori, sia dipendenti che autonomi, usufruiscano di un particolare assegno per figli a carico con meno di 26 anni di età.

L’entità dell’assegno sarebbe proporzionale al reddito ISEE della famiglia ed all’età dei suddetti figli: maggiore nei primi 3 anni di vita del bambino e ridotto nelle successive fasce d’età.

Viene confermato, quindi, che tale bonus non è attivo, ma nella legge di bilancio 2018 è stato trovato un accordo che ha prorogato il bonus bebè, inoltre, è passato il sì definitivo per l’aumento dei limiti di reddito necessari per essere dichiarati figli fiscalmente a carico: si passa a 4.000 euro sino ai 24 anni, mentre dai 25 anni in poi si parla di 2.840 euro.

Ecco come funziona il bonus figli a carico

Non è ancora richiedibile dalle famiglie, ma il bonus figli a carico prevede l’introduzione di nuovi assegni familiari per chi ha uno o più figli a carico.

Questo bonus potrebbe portare ad una rivoluzione delle agevolazioni fiscali riservate alle famiglie perché se viene approvato dà la possibilità di percepire degli assegni familiari con importi variabili a seconda dell’età dei figli, così suddivisi:

  • per i bambini con età da 0 a 3 anni il bonus figlia a carico è pari a 200 euro mensili;
  • per i figli a carico dai 4 ai 18 anni l’importo è di 150 euro mensili;
  • mentre fino al compimento dei 26 anni spettano 100 euro mensili.

Ovviamente tali importi verrebbero concessi solo nel caso in cu la famiglia in questione rientri in specifiche fasce di reddito ISEE entro i 30.000 euro; mentre le famiglie che hanno dei redditi superiori, ma comunque entro i 50.000 euro, potrebbero godere del bonus figli a carico in misura ridotta.

Proroga del bonus bebè

Rimarcando che il bonus di cui sopra non è stato approvato è, invece, reale la proroga del bonus bebè.

Il bonus bebè è un contributo economico erogato dallo Stato tramite l’INPS, per aiutare le famiglie con un reddito basso. Infatti, solamente le famiglie che rientrano in determinate fasce di reddito, possono presentare la domanda riservata a tutte le neomamme, le mamme affidatarie oppure le mamme adottive dei nuovi nati, adottati o in affido dal 1 al 31 gennaio dell’anno in corso. Il bonus bebè ha la durata di un anno dall’entrata in famiglia del minore o dalla nascita del bambino.

Bonus per i figli a carico

Per il 2019 il bonus in questione è stato dimezzato, infatti, l’assegno di natalità che fino ad oggi poteva essere 80 euro oppure 160 euro in base al reddito ISEE nel 2019, vede l’assegnazione di 40 euro mensili per le famiglie con reddito maggiore fino a 25.000 euro e di 80 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 7.000 euro.

Ricordiamo che oltre al suddetto bonus figli a carico il 2018 prevede l’assegno di natalità anticipato (bonus mamma domani) per le mamme entrate nel settimo mese di gravidanza, l’aumento delle detrazioni per i figli a carico sino a 4.000 euro ed il bonus bebè per l’asilo nido dell’importo di 1.000 euro.

Se questo articolo sta catturando il tuo interesse, ti consigliamo di leggere anche quello relativo al rendimento dei BTP.

Detrazioni per i figli a carico: dal 2019 sino a 4.000 euro di reddito

Aumenta, invece, il limite di reddito per i figli a carico con età non superiore a 24 anni infatti a partire dal 1 gennaio 2019 questo sarà di 4.000 euro lordi annui.

Questa è una delle novità previste nel 2019 per permettere alle famiglie di beneficiare degli sconti fiscali e delle detrazioni per i figli che è stata inserita nella Legge di Bilancio 2018 a seguito di un tira e molla fra la Camera e il Senato.

assegno maternit

Invece, per il 2018 rimane invariato il limite di reddito fissato a 2.840 euro e in ogni caso, a partire dal 1 gennaio 2019, tale novità riguarderà solo i figli sino ai 24 anni di età.

Bonus per gli affitti degli studenti fuori sede: grandi aiuti per le famiglie

Per questo periodo di imposta in corso che va dal 31 dicembre 2017 sino a tutto il 2018, le detrazioni riguardanti gli affitti che sono stati stipulati in favore di tutti gli studenti fuori sede si potrà richiedere anche nelle situazioni in cui gli immobili che sono oggetto di locazione siano situati nella medesima provincia di residenza dello studente.

Questa è una novità assoluta in merito al bonus figli a carico per le famiglie introdotto con il Decreto Legge numero 148 del 2017 in via temporanea: infatti, l’agevolazione si estende, quindi, anche a coloro che risiedono in grandi province e sono costretti comunque a prendere una casa in affitto per riuscire a seguire i corsi universitari.

Però, rimane il vincolo che riguarda la distanza fra il luogo di residenza ed il Comune in cui trova sede l’università: questo dovrà esser pari a 100 km almeno.

Fra le grandi novità di questo 2018 tuttavia viene previsto che, nel caso in cui lo studente abiti in una delle zone montane e disagiata, la suddetta detrazione, invece, potrà essere richiesta anche nei casi per i quali la distanza fra il luogo di residenza e quello degli studi sia pari a 50 km almeno.

Rimane invece invariato il limite di spesa che era già stato precedentemente previsto: infatti, la detrazione fiscale che ammonta al 19% Irpef si può applicare su una spesa massima di 2.633 euro ogni anno e permette quindi di beneficiare dello sconto fiscale per un importo massimo di 500,00 euro.

Bonus famiglia a basso reddito

Lo Stato ogni anno corrobora o modifica agevolazioni, incentivi e bonus riservati al sostegno del reddito familiare:

  • Sconti sulla bolletta della luce e del gas di casa: si tratta di agevolazioni fiscali per le famiglie a basso reddito che annunciano una riduzione o uno sconto in bolletta (limite di reddito ISEE per l'accesso al contributo è di 8.103,5 euro e non maggiore di 20.000 euro per famiglie numerose con oltre 3 figli a carico). Vanno richiesti tramite CAF.
  • Riduzioni ed esenzioni del Canone Telefonico: le famiglie a basso reddito possono, inoltre, chiedere sconti sul canone Telecom oppure addirittura l’esenzione, ovvero, l'abbonamento al mese scontato al 50% per chi ha un reddito non superiore di 6.713,94 € e con 1 persona all’interno del nucleo famigliare possessore di pensione di invalidità civile oppure di assegno sociale, o con oltre 75 anni. Agevolazioni per i titolari di social card con riduzione del costo dell'abbonamento mensile della linea telefonica di base categoria B con un prezzo pari a 14,81€ (inclusa IVA al 22%).
  • Riduzione del Canone RAI per il 2019: dalle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 per far pagare il canone sulla bolletta della luce, per osservare la conferma oppure la modifica dell’esenzione per basso reddito per chi ha oltre 75 anni, bisogna aspettare l’ok ultimo sulla nuova Manovra.
  • Carta SIA: Un bonus figli a carico da 80€ a persona per il massimo di 320 per famiglie con quattro persone con bambini e di 400€ per quelle con più di 5 componenti.

maternita

  • Tassa sui rifiuti: La procedura per ottenere la riduzione o l'esenzione della tassa sui rifiuti, la TARI per coloro che possiedono un basso reddito varia a seconda delle Regioni di residenza. Da verificare mediante il CAAF.
  • Social card per i disoccupati 2019: per i nuclei familiari a basso reddito ISEE con un componente non occupato e un minore.
  • Carta acquisti 2019 per i cittadini con oltre 65 anni e bambini sotto i 3 anni.
  • Spese detraibili d'affitto: è l’agevolazione che consente di detrarre dalla dichiarazione dei redditi con 730 o modello Unico per le spese di affitto dell’abitazione principale. La detrazione spese affitto famiglie a reddito basso consiste nel poter scaricare dalle tasse 300€ per coloro che hanno un reddito complessivo sino a 15.493,71€ e 150€ per coloro che hanno fra i 15.493,71€ e 30.987,41€.

Bonus figli a carico: le novità del 2021

Il bonus figli a carico non è altro che un aiuto economico, per tutte quelle famiglie che hanno a carico un figlio di età inferiore ai 21 anni. Si tratta di un aiuto che lo stato dà per aiutare soprattutto le famiglie più numerose, a far si che i bisogni dei propri ragazzi siano soddisfatti al 100%.

Nel 2021 l’obiettivo è quello di far arrivare un unico assegno in base al numero di figli a carico e in base alla dichiarazione dell’ISEE.

L’assegno per il bonus figli a carico è composto da una quota di base, indipendente dalle condizioni economiche della famiglia a cui si andrà a sommare una quota variabile, che verrà appunto calcolata in base agli indicatori presenti sul modello ISEE della famiglia richiedente.

Se la dichiarazione ISEE non viene presentata, la famiglia riceverà il bonus figli a carico con assegno minimo, del valore di 80 euro, mentre il massimo importo sull’assegno è di 240 euro.

Caratteristiche dell’assegno

Riassumendo quali sono l caratteristiche del bonus figli a carico, possiamo dire che:

  • L’assegno con importo minimo, del valore di 80 euro, sarà riconosciuto a tutte le famiglie con figli a carico fino all’età di 18 anni;
  • La possibilità di maggiorazione dell’assegno varia in base alla fascia di reddito indicata dal modello ISEE;
  • In caso la famiglia abbia più di due figli, l’assegno minimo sarà maggiorato del 20% per ogni figlio successivo al secondo;
  • L’importo dell’assegno varia anche in base all’età dei figli a carico;
  • L’assegno minimo può subire ulteriori incrementi se si parla di figli con disabilità.

In caso di separazione dei genitori, l’assegno verrà affidato al genitore tutore legale dei ragazzi.

Il Fondo Assegno Universale e servizi alla famiglia

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha introdotto nella Manovra Finanziaria una serie di strumenti e misure agevolative a favore dei nuclei familiari più bisognosi o, in ogni caso, rispondenti ai requisiti per accedere alle agevolazioni familiari. Tra i vari bonus, è stato istituito il Fondo assegno universale e servizi alla famiglia con una dotazione finanziaria di 1.044 milioni di euro per il 2021 e di 1244 milioni di euro per il 2022. L’erogazione del sostegno partirà il 2021. Al Fondo per la Famiglia si aggiungono tutti gli altri bonus e incentivi previsti già nelle precedenti manovre economiche e che sono stati confermati per il biennio 2020-2021. Alcune novità interessano le coperture finanziarie che sono sostanzialmente aumentate nell’ambito della sicurezza e del welfare sociale, mentre sono diminuite le risorse a favore della cultura e del sostegno scolastico per i figli adolescenti e neo-maggiorenni.

Bonus per le famiglie a basso reddito punto per punto

Uno degli aiuti finanziari più ricercati e di maggior impatto sul bilancio familiare è il agevolazione nido. Il contributo nel 2020 è stato rivisto e adeguato alle nuove fasce ISEE nelle seguenti modalità:

  • Contributo fino a 3000 € per i nuclei familiari con ISEE fino a 25.000 €;
  • Un contributo di 2500 € per le famiglie con ISEE compreso tra 25.001 e 40.000 €; 
  • Fino a 1500 € - corrispondente all’importo base del bonus asilo nido - per le famiglie con alto reddito, alle quali il contributo è ugualmente riconosciuto.

Al bonus nido fa spesso eco il cosiddetto agevolazione bebè, ovvero l’assegno di natalità per i nuovi nati e che nel 2020 vede ampliarsi la platea di beneficiari. Infatti, è stato eliminato il requisito ISEE e l’importo dell’assegno è stato aumentato per tutti i figli nati o adottati dal 1° gennaio 2020. Il buono sarà calcolato sul reddito della famiglia, l’importo minimo è comunque fissato a 80 € per tutti e può arrivare fino a 1920 € per le famiglie a basso reddito. Il modello ISEE serve esclusivamente al fine di calcolare l’importo del bonus da corrispondere.

È stato confermato anche per il 2020 il buono mamma pari a 800 € come premio per la nascita ed è erogato dall’INPS (come il bonus bebè). Le destinatarie del contributo sono le donne in gravidanza che hanno superato il settimo mese, le famiglie che adottano o accolgono in affidamento un infante.

Bonus per le famiglie a basso reddito

Una novità introdotta nella Legge di Bilancio 2020 e conseguente l’assegno di natalità, il bonus mamma e quello nido è il buono latte che consiste nell’erogazione di 400 € annui per l’acquisto di latte artificiale per i primi 6 mesi di vita del bebè. L’agevolazione è rivolta alle madri che per motivi di salute accertati non sono in grado di poter allattare al seno in modo naturale. I requisiti economici e le tipologie di patologie per cui si può accedere al bonus sono stabiliti tramite decreto del Ministero della Salute (la cui uscita è prevista a marzo  2020).

Un ulteriore novità sempre nell’ambito del welfare familiare è il contributo per l’acquisto del seggiolino anti abbandono. Il seggiolini è stato reso obbligatorio dal 7 novembre 2019 per i bambini di età inferiore a 4 anni. Per il 2020, l’importo riconosciuto è di 30 €. Chi non si è adeguato ha tempo fino a marzo, perché le sanzioni cominceranno ad essere applicate a partire dal 6 marzo 2020.

Per quanto riguarda l’ambito sanitario, la legge di Bilancio 2020 prevede l’abolizione del superticket che entrerà in vigore il 1° settembre 2020. Per permettere l’abolizione del ticket, il governo stanzierà a favore del servizio sanitario 185 milioni di euro per il 2020. Inoltre, è stato istituito il Fondo per i disabili e le persone non autosufficienti con i seguenti stanziamenti totali a favore dei beneficiari richiedenti:

  • 59 milioni di € nel 2020;
  • 200 milioni di € nel 2021;
  • 300 milioni di € nel 2022.

Nel 2020 è stata confermata la Carta Famiglia con validità biennale. All’interno delle agevolazioni per la famiglia è contemplato e rinnovato il bonus  Cultura per i 18 anni, al quale però è stato operato un taglio passando da 500 € a 300 € annui. Il bonus cultura fu introdotto con la Legge di Stabilità del  2016 e consiste in un aiuto economico rivolto ai neodiciottenni che possono beneficiare del bonus per l’acquisto di beni e servizi legati alla cultura come per esempio le visite ai musei, alle mostre e alle aree archeologiche, ma anche per l’acquisto di libri (non scolastici), biglietti per teatro, cinema, eventi.

Sebbene in modo indiretto, è altrettanto fondamentale per il bilancio familiare, la serie di bonus casa a partire dai rimborsi per le ristrutturazioni, l’ecobonus per i lavori di riqualificazione energetica, il bonus mobili che permette la detrazione IRPEF del 50% della spesa per un ammontare massimo di 10.000 € per l’acquisto di mobili, suppellettili ed elettrodomestici. Una novità introdotta per ampliare il pacchetto bonus casa è il bonus facciate 2020 che consente la detrazione fino al 90% delle spese sostenute per ristrutturare le facciate esterne dei condomini. La misura è valida solo per i centri urbani e non per i proprietari di ville o abitazioni rurali extra-urbane.

L’obiettivo delle misure a favore delle famiglie è quello di armonizzare le politiche del welfare, mettere ordine ai vari incentivi e sostegni finanziari, valorizzare i nuclei familiari, rilanciare l’economia partendo dal motore della società: la famiglia.

Arriva il Bonus per le famiglie a basso reddito gas e luce

Il buono luce e gas 2020 rappresenta uno sconto in bolletta concesso dal Governo per aiutare le famiglie a basso reddito o che comprendono familiari con gravi problemi di salute e necessitano di apparecchiature mediche ad energia elettrica (carrozzine elettriche, dispositivi per emodialisi, sollevatori). Per ottenerlo è necessario presentare l’apposita domanda al Comune di residenza o al CAF).

Ovviamente bisogna essere in possesso dei requisiti (essere intestatari di un regolare contratto di fornitura elettrica e possedere un ISEE sino a 8.265 euro o sino a 20.000 euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico). 

Il valore del bonus dipende dal numero dei componenti della famiglia. Si tratta di 125 euro sino a due componenti che sale a 148 euro sino a quattro componenti e a 173 euro oltre quattro componenti. Siccome si tratta di uno sconto, esso, viene applicato in bolletta ed erogato in rate sulle bollette luce dei 12 mesi Per l’anno successivo occorre ripresentare la domanda.

Nel caso di bonus per disagio fisico, la domanda deve essere presentata presso il Comune o un ente designato dal Comune. In questo caso l'ammontare del bonus dipende dal consumo annuo dell'apparecchiatura e dalla necessità di richiedere un aumento di potenza nel contatore. Per questo 2020 il bonus suddetto varia da 185 euro a massimo di 663 euro. E, diversamente da quello per reddito non deve essere rinnovato annualmente ma anche questo viene suddiviso in 12 quote sulla bolletta.

Per quanto riguarda il bonus gas i parametri per ottenerlo sono gli stessi ma non è possibile richiederlo se si utilizza gas metano oppure GPL in bombola. 

L'importo 2020 è legato al numero di componenti del nucleo familiare ma anche al comune di residenza: infatti chi vive al nord ottiene un bonus maggiore di chi abita al sud.

Per calcolare l'ammontare potete utilizzare il calcolatore sul sito dell'ARERA. Termina qui il nostro articoli di approfondimento sul Bonus per le famiglie a basso reddito.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.