Nella compilazione del modello F24 per il pagamento di tasse, imposte e tributi – dall’IMU alla TARI, dalle sanzioni al codice tributo 3850 per diritto camerale – bisogna associare correttamente il tributo all’ente o comune che ne è il beneficiario. Il cosiddetto Codice Ente da riportare correttamente nella compilazione dell’F24 è un codice amministrativo catastale identificativo di ciascun comune italiano. Lo scopo del codice catastale o codice ente è quello di fornire in forma abbreviata e univoca la denominazione del comune. Ciascun comune italiano, dunque, è provvisto di un proprio codice identificativo catastale utile per il pagamento di vari tributi, affinché il tributo sia associato al corretto comune di destinazione. Per esempio, il codice ente F839 identifica univocamente il comune di Napoli. In questa guida forniamo le indicazioni utili per comprendere l’uso, il significato e la composizione dei codici catastali.
Menu di navigazione dell'articolo
Cosa sono i codici catastali
I codici catastali individuano la posizione di un immobile all’interno di un comune di ubicazione. I beni immobiliari sono censiti e ogni Comune viene identificato con Codici Catastali determinati dalla Direzione Centrale Servizi Catastali Cartografici e di Pubblicità Immobiliare che un ufficio all’interno dell’Agenzia delle Entrate.
Per risalire o reperire un codice comunale o catastale occorre, dunque, consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate. Conoscere il codice catastale è importante anche nelle compravendite o nelle locazioni immobiliari o dei terreni, così come serve per la compilazione della dichiarazione dei redditi a fini fiscali e nella compilazione dell’F24 per il versamento di imposte e tributi.
Si può risalire al codice catastale anche attraverso una visura catastale che si può richiedere online all’Agenzia delle Entrate inserendo i dati dell’intestatario dell’immobile, i dati catastali dell’immobile e l’indirizzo dell’immobile di riferimento.
Tra i dati catastali dell’immobile sono richiesti il foglio e la particella. Il “foglio” indica la mappa cartografica del catasto in cui è inserito l’immobile all’interno di una porzione del territorio comunale. La particella, invece, è il numero della mappa all’interno del foglio in cui si trova l’immobile, il terreno e le pertinenze.
Gli appartamenti o le unità immobiliari situate all’interno di un fabbricato sono, a loro volta, identificate con un numero di subalterno che costituisce l’unità singola minima che è possibile inventariare.
I codici del Comune o codice amministrativo o codice Ente
La dicitura “Codice Comune Catastale” indica il codice amministrativo che individua il confine territoriale catastale entro cui si trova un comune.
I codici Ente si riconoscono perché sono composti da 4 caratteri alfanumerici che sono stati assegnati in ordine alfabetico crescente a tutti i comuni italiani e in base alla Provincia di appartenenza. I primi due caratteri sono composti da una Lettera e da un numero che identificano la provincia, mentre le ultime due cifre identificano il Comune.
Per i comuni di nuova costituzione si fa riferimento alle relative nuove realtà amministrative presenti negli archivi catastali sotto la voce “variazione circoscrizionale”.
FAQ
Cos’è il codice di un comune?
I codici Comunali catastali sono composti da 4 caratteri alfanumerici e sono assegnati in ordine alfabetico crescente a tutti i comuni italiani e in base alla provincia. Il codice comunale serve a identificare in modo univoco un comune del territorio italiano.
Che differenza c’è tra comune amministrativo e comune catastale?
Sostanzialmente nessuna. Il comune catastale identifica il territorio delimitato da confini catastali. Il comune amministrativo è delimitato dai confini amministrativi e generalmente questi due tipi di confine sono coincidenti.
Cosa si intende per Codice di Zona?
Il codice di zona è anche noto come codice catastale o codice Catasto e si tratta di un numero amministrativo assegnato a ciascun comune italiano e che lo identifica in modo univoco.
Cosa vuol dire “particella” catastale?
La particella – detta anche “mappale” o numero di mappa – identifica una porzione di terreno o fabbricato all’interno di un territorio mappato dal catasto e riportato all’interno del foglio catastale.
Che differenza c’è tra Catasto e sistema Tavolare?
Il sistema tavolare è una forma “primordiale” di censimento catastale e si differenzia dal catasto attuale oltre che per le origini storiche anche per la modalità di conservazione e archiviazione, per il diverso rilievo giuridico sia per efficacia costitutiva che probatoria nei casi di trasferimenti immobiliari. L’area di pertinenza viene contrassegnata, salvo rare eccezioni, da un numero.
Quali sono i comuni che adottano il sistema del catasto tavolare?
Il sistema catastale tavolare – detto anche sistema del Libro Fondiario - risulta ancora in vigore nelle provincie di Bolzano, Gorizia, Trento, Trieste, nel comune di Pedemonte (Vicenza), nei comuni della provincia di Brescia, Magasa e Valvestino, in alcuni comuni delle provincie di Belluno e Udine.
Chi attribuisce il Codice Ente?
La Ragioneria Territoriale Statale inoltra la richiesta di attribuzione del codice al MEF, specificatamente all’Ufficio 4° dell’IGEPA che a sua volta provvede a richiedere all’ISTAT l’attribuzione del Codice Ente
A cosa serve la visura catastale?
La visura catastale serve per consultare atti e documenti catastali quali i dati identificativi e reddituali di un bene immobile, terreno o fabbricato, e i dati anagrafici delle persone fisiche o giuridiche intestatarie del bene immobile.