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Dopo avervi presentato un approfondimento sulla posta certificata gratis, eccoci oggi con un nuovo tema che speriamo susciterà il vostro interesse.

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Come per il codice tributo 3850 il codice tributo 8911 si utilizza nella compilazione del modello F24 per il versamenti di sanzione dovute a violazioni inerenti le imposte sui redditi, l’IRAP, l’IVA e imposte sostitutive qualora il contribuente si avvale del ravvedimento operoso. In particolare il codice tributo 8911 si utilizza per sanare le violazioni relative alle dichiarazioni di redditi, IVA, IRAP e 770 tardive o infedeli. La regolarizzazione della violazione si può effettuare tramite Ravvedimento operoso compilando il modulo F24 e riportando il codice tributo di riferimento 8911 nel caso di mancato pagamento delle imposte dovute entro i termini di legge. Il ravvedimento operoso si può applicare solo nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate non abbia già provveduto a emettere notifica di accertamento al contribuente moroso.

Cosa succede quando si invia la dichiarazione dei redditi in ritardo sui termini previsti

Se, per esempio, si volesse regolarizzare una dichiarazione dei redditi inviata tardi o oltre il termine dei 90 giorni previsti dalla scadenza ordinaria fissata entro il 30 novembre di ogni anno, il contribuente ha due opzioni: presentare una dichiarazione tardiva senza imposte dovute oppure una dichiarazione tardiva con imposte dovute.

Se la dichiarazione viene trasmessa entro i 90 giorni dalla scadenza, la dichiarazione verrà considerata valida. Se si superano i 90 giorni, viene considerata “omessa” e si applica una sanzione “fissa” di 250 € (art. 1 del D. Lgs 471/97.

In caso di dichiarazione tardiva senza imposte dovute, il dispositivo di legge prevede l’applicazione di una sanzione ridotta di 1/10 del minimo, quindi la sanzione sarà pari a 25 €. In caso di dichiarazione tardiva con imposte dovute, occorrerà provvedere al ravvedimento tramite codice tributo 8911 applicando alla sanzione minima di 25€ anche il calcolo della sanzione pari a:

  • 2 % pe ogni giorno di ritardo fino al 14° giorno;
  • 3% per ogni giorno di ritardo fino al 30° giorno
  • 3,75 % se la regolarizzazione avviene oltre il termine.

L’anno di riferimento da prendere in considerazione

Relativamente all’anno di riferimento da riportare sul modello F24, l’Agenzia delle Entrate specifica che occorre indicare “il periodo di imposta per cui si effettua il pagamento” (citazione), ciò significa secondo l’interpretazione corrente che si deve indicare l’anno in cui la violazione è stata commessa, quindi non l’anno oggetto di dichiarazione, ma l’anno in cui è stata presentata la dichiarazione e commessa la violazione. A differenza dell’omesso pagamento dell’IRPEF, le violazioni dichiarative non si verificano in presenza di debito di imposta, per cui il sanamento si ritiene relativo all’anno in cui è stata commessa la violazione. Quindi, a titolo esemplificativo, per una dichiarazione tardiva del periodo di imposta 2022 con scadenza per l’invio entro il 30 novembre 2023, la violazione risulta commessa nel 2023 e nel modello F24 per sanare la violazione occorrerà riportare insieme al codice tributo 8911, l’anno 2023.

Come compilare il codice tributo 8911?

Il codice tributo 8911 si riferisce, al momento del mio ultimo aggiornamento nel settembre 2021, al "ravvedimento per omessa o insufficiente ritenuta operata sui redditi di lavoro autonomo". Se hai bisogno di utilizzare questo codice tributo, significa che devi effettuare un pagamento a titolo di sanzione e interessi per non aver trattenuto (o per aver trattenuto in misura insufficiente) la ritenuta d'acconto sui compensi erogati a titolo di lavoro autonomo.

Ecco una guida generale su come compilare il codice tributo 8911:

  1. F24: Innanzitutto, devi utilizzare il modello F24, che è lo strumento standard per il pagamento delle imposte in Italia. Puoi scaricare il modello dal sito dell'Agenzia delle Entrate o utilizzare la versione online se hai accesso ai servizi telematici.
  2. Sezione "Erario": Nell'F24, individua la sezione "Erario". È qui che inserirai le informazioni relative al codice tributo 8911.
  3. Codice tributo: Nella colonna "Codice", inserisci "8911".
  4. Anno di riferimento: Nella colonna "Anno di riferimento", inserisci l'anno a cui si riferisce l'omessa o insufficiente ritenuta. Ad esempio, se stai regolarizzando un errore relativo all'anno 2020, inserisci "2020".
  5. Importo a debito versato: Inserisci l'importo calcolato per la sanzione e gli interessi nella colonna "Importo a debito versato". Assicurati di avere calcolato correttamente l'importo, considerando sia la sanzione che gli interessi dovuti.
  6. Dettagli: Non dimenticare di fornire ulteriori dettagli, se necessario, nella sezione "Causale". Tuttavia, questo non è sempre obbligatorio. Consulta le istruzioni specifiche fornite dall'Agenzia delle Entrate o il tuo commercialista per essere sicuro.
  7. Verifica: Prima di inviare il modello F24, rivedi tutte le informazioni per assicurarti che siano corrette.
  8. Pagamento: Puoi effettuare il pagamento presso una banca, un ufficio postale, direttamente online se hai l'accesso ai servizi telematici bancari, o attraverso altri metodi approvati.

Ti suggerisco di consultare un commercialista o di rivolgerti direttamente all'Agenzia delle Entrate per assicurarti che tutte le informazioni siano corrette e per ricevere assistenza nella compilazione. Le leggi fiscali possono cambiare, e le sanzioni per errori possono essere severe, quindi è sempre meglio essere sicuri.

Nel caso il presente articolo stia risvegliando la tua curiosità, ti suggeriamo caldamente di dedicare un momento anche alla lettura del nostro pezzo focalizzato su come pagare l'f23 online.

Permettici di farti una domanda: hai già letto la nostra guida su come compilare una cambiale? Siamo certi che potrà esserti utile sulla scia delle informazioni apprese con questo approfondimento che hai sotto gli occhi.

Ecco degli Esempi di applicazione del codice 8911 per violazioni dichiarative

  • Dichiarazione dei redditi tardiva: un contribuente che omette di presentare la dichiarazione dei redditi entro la scadenza prevista, può regolarizzare la propria posizione versando le imposte dovute, gli interessi e la sanzione ridotta del 30% se il versamento viene effettuato entro 90 giorni dalla scadenza. In questo caso, il codice tributo 8911 va utilizzato per versare la sanzione ridotta.
  • Dichiarazione dei redditi infedele: un contribuente che presenta una dichiarazione dei redditi in cui sono indicati dati inesatti o falsi, può regolarizzare la propria posizione versando le imposte dovute, gli interessi e la sanzione ordinaria del 100% o del 200%, a seconda della gravità dell'infrazione. In questo caso, il codice tributo 8911 va utilizzato per versare la sanzione ordinaria.
  • Dichiarazione IVA tardiva: un contribuente che omette di presentare la dichiarazione IVA entro la scadenza prevista, può regolarizzare la propria posizione versando l'imposta dovuta, gli interessi e la sanzione ridotta del 30% se il versamento viene effettuato entro 90 giorni dalla scadenza. In questo caso, il codice tributo 8911 va utilizzato per versare la sanzione ridotta.
  • Dichiarazione IVA infedele: un contribuente che presenta una dichiarazione IVA in cui sono indicati dati inesatti o falsi, può regolarizzare la propria posizione versando l'imposta dovuta, gli interessi e la sanzione ordinaria del 200%. In questo caso, il codice tributo 8911 va utilizzato per versare la sanzione ordinaria.

Ecco un esempio pratico di come compilare il modello F24 per il versamento delle sanzioni per violazioni dichiarative:

  • Settore: 11 - Imposte dirette
  • Codice tributo: 8911
  • Periodo di riferimento: anno solare
  • Importo a debito: importo della sanzione
  • Codice ufficio IVA: codice dell'ufficio dell'Agenzia delle Entrate competente per territorio

È importante ricordare che il ravvedimento operoso può essere applicato solo entro un certo periodo di tempo, a seconda della tipologia di violazione commessa. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito dell'Agenzia delle Entrate.

Hai già letto il nostro approfondimento sul codice tributo 3852? Crediamo che potrà esserti utile, sulla scia delle informazioni apprese con l’articolo che stai leggendo.

Il servizio di ricerca dei codici

FAQ

Come si compila il modello F24 con codice tributo 8911?

Il codice tributo 8911 si inserisce nella prima colonna. La seconda colonna relativa alla rateazione e alla regione o mese di riferimento non si compila. La terza colonna, invece, deve riportare l’anno di riferimento, ovvero l’anno di imposta per cui si procede al ravvedimento.

Quando si usa il codice 8911?

Il codice 8911 si usa come identificativo del ravvedimento operoso nella compilazione del F24 per il versamento delle sanzioni a causa di violazioni riguardanti dichiarazioni tardive su redditi, IRAP, IVA, imposte sostitutive.

Quale anno si deve indicare sul modello F24 con codice tributo 8911?

Se la dichiarazione dei redditi del 2022 è inviata in ritardo rispetto alla scadenza dei termini fissati al 30 novembre 2023, l’anno di riferimento da riportare sul modello è il 2023, quello in cui è stato commessa la violazione.

Dove si inserisce il codice tributo?

Il codice tributo si inserisce alla Lettera “R” del campo contrassegnato dalla voce “Elementi Identificativi”, indicando il numero del codice tributo obbligatorio solo per le imposte e le tasse ipotecarie.

Come si calcola la sanzione per una dichiarazione infedele?

Nei casi di dichiarazione infedele, la sanzione da applicare è pari al 15% della maggiore imposta risultante dalla dichiarazione integrativa. La sanzione ordinaria, invece, va da un minimo del 90% dell’imposta dovuta  a un massimo del 180%.

Se questo articolo ti è piaciuto ti consigliamo di dare un’occhiata anche a quello su come si compone il codice fiscale.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.