Oggi vi presentiamo un approfondimento su Come pagare l'F23. Il modello F23 è un foglio che deve essere compilato ed usato tutte le volte che ci si trova a dover pagare delle tasse, delle imposte, delle sanzioni pecuniarie oppure delle somme che si devono corrispondere per contravvenzioni, ingiunzioni di pagamento, verbali, pagamenti che riguardano la registrazione di atti privati, pubblici o giudiziari.
Il modello F23, inoltre, si può utilizzare per tributi autoliquidati connessi alla successione, per i depositi necessari per il rilascio di certificati, per pagamenti che riguardano attività della Dogana o del Demanio, e molto altro.
Se ci sono degli interessi, essi vanno aggiunti alle cifre dovute a cui si riferiscono e vanno riportati cumulativamente.
I pagamenti effettuati mediante modello F23 posso essere eseguiti presso ogni banca, ogni ufficio postale o istituto di credito indipendentemente dall’ubicazione dell’Ente oppure dell’ufficio che ha richiesto il pagamento o dal domicilio fiscale di colui che versa. Il contribuente può scegliere di pagare in contanti o tramite bancomat presso gli sportelli abilitati, con assegni bancari o circolari, mediante vaglia cambiario oppure con addebito sul proprio conto corrente.
Il modello di cui sopra deve essere compilato correttamente ed integralmente da colui che deve effettuare il pagamento solamente se si tratta di un’autoliquidazione oppure di un pagamento che egli effettua spontaneamente; in tutti questi casi non è necessario compilare i campi che sono colorati di grigio.
Invece, nelle altre situazioni, il modello F23 arriva già al debitore precompilato dall’Ente o dall’ufficio che ha richiesto il pagamento; soprattutto per quanto riguarda le caselle che riguardano l’inserimento dei dati appartenenti all’istituto di credito al quale verrà effettuato il pagamento. Il contribuente riceverà anche l’atto a cui esso si riferisce.
Nella sezione dedicata ai dati dell’Ente bisogna inserire il codice di riferimento dell’ufficio verso cui si effettua il versamento e specificando nella causale il motivo del pagamento.
Se ci sono eventuali dai mancanti, essi, vanno inseriti dalla persona che deve effettuare il versamento in base alle informazioni che sono contenute nell’atto ricevuto.
Il modello F23, inviato dall’Ente o dall’ufficio che ha richiesto il pagamento delle some dovute, a volte può arrivare al suo destinatario molto deteriorato e quindi non utilizzabile. In questi casi si può optare tra due possibilità:
In entrambi i casi è necessario fare un’attenzione particolare alla compilazione di tutti i campi che vengono richiesti. Infatti, nel caso in cui venissero riscontrati errori di trascrizione, questi, potrebbero impedire all’Ente o all’ufficio di associare il versamento al giusto atto o al documento a cui esso si riferisce. Inoltre, eventuali errori, rischiano di portare ad ulteriori richieste di pagamento di somme che sono già state versate.
Com’è già stato accennato per tutti i contribuenti esiste un’applicazione che consente di compilare online il modello F23 senza la necessità di installare alcun tipo di software. Infatti, mediante il sito dell’Agenzia delle Entrate chi deve effettuare i pagamenti, può scaricare in maniera totalmente gratuita il suddetto modello.
Inoltre, vale la pena di specificare, che chi utilizza la compilazione del modello F23 online, non rischia di commettere alcun errore formale nella compilazione, in quanto, la stessa applicazione effettua il controllo dei dati che sono stati inseriti e, eventualmente, segnala la presenza di possibili anomalie.
Quando la compilazione viene completata, è possibile sia stampare il modello che salvare il documento che in seguito verrà presentato agli sportelli di poste e banche o agli agenti dell riscossione per il pagamento.
In ogni caso, presso il sito dell’Agenzia delle Entrate, è possibile reperire qualsiasi informazione necessaria alla compilazione del modello. E' terminato il nostro approfondimento su Come pagare l'F23; a presto per nuovi aggiornamenti.
La proroga dell’ecobonus del 110% fino al 2022, con la possibilità che questo particolare incentivo possa essere ulteriormente esteso, dovrebbe risollevare il mercato immobiliare dagli effetti negativi della pandemia.
Il prestito è un finanziamento di denaro da parte di istituti di credito o di cittadini privati, nei confronti di un soggetto. É possibile richiedere un prestito direttamente in banca, ma anche servirsi delle società che propongono un preventivo su internet.
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