La proroga dell’ecobonus del 110% fino al 2022, con la possibilità che questo particolare incentivo possa essere ulteriormente esteso, dovrebbe risollevare il mercato immobiliare dagli effetti negativi della pandemia.
Per molte persone questo è davvero il momento giusto per acquistare un immobile abitativo, specialmente se si tratta della prima casa, e accedere a tali agevolazioni fiscali. Gli incentivi riguardano esclusivamente la ristrutturazione di immobili con lo scopo di aumentare l’efficienza energetica degli stessi
Non vi è infatti nessuna agevolazione sull’acquisto della casa, operazione che per la maggior parte delle persone resta legata alla sottoscrizione di un mutuo.
Accendere un mutuo e richiedere un finanziamento in banca, sia per l’acquisto di una casa o per il consolidamento di altri debiti, nonostante sia una pratica ormai molto comune, resta comunque un’operazione delicata che comunque incute un certo “timore” verso coloro che la richiedono.
Se ti stai accingendo ad acquistare un immobile, che sia una prima o una seconda casa, oppure un appartamento da utilizzare come forma di investimento, la domanda che ti starai facendo è sempre la stessa di tanti altri nella tua stessa condizione: “Come fare per scegliere il mutuo migliore”?
Sappiamo benissimo che ogni banca propone una sua tipologia di mutuo e, molto spesso, l’istituto di credito presso il quale si hai il conto corrente, non è detto che abbia una soluzione adatta alle tue esigenze: condizioni, servizi aggiuntivi, tipologie di garanzie e facilità di finanziamento sono caratteristiche da tenere in considerazione per confrontare le diverse offerte.
La cosa più semplice e immediata da fare, ancor prima di recarti presso la tua banca di fiducia, è quella di comparare i mutui su Facile.it o su altri comparatori online.
Questi comparatori, solitamente gratuiti, analizzano tutte le varie offerte di mutui delle diverse banche, presentando un insieme di risultati facilmente confrontabili anche in maniera visiva.
La rete, comunque, si rivela una miniera inesauribile di informazioni utili per poter scegliere il mutuo più adatto alle tue esigenze. Confrontando le diverse proposte non solo potrai avere le idee più chiare sui vari aspetti del mutuo ma, nel caso dovessi riscontrare un’effettiva convenienza, ti sarà possibile accendere un mutuo comodamente stando seduto di fronte al proprio computer senza recarti fisicamente presso una filiale bancaria.
TAN, TAEG, tasso fisso, tasso variabile, sono tutti termini tecnici che vengono evidenziati dalle varie proposte delle banche dopo aver comparato i diversi mutui.
Per quanto riguarda le sigle più ostiche, ovvero TAN (Tasso Annuo Nominale) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), mentre il primo esprime in percentuale e su base annua gli interessi relativi al prestito, il secondo esprime il costo totale del mutuo, includendo quindi anche tutte le spese accessorie ad esso connesse.
Gli oneri accessori sono rappresentati da costi come: spese di incasso rata, spese di istruttoria e perizia, assicurazioni obbligatorie e altro. Va dunque sottolineato come, nel confrontare i vari mutui, la tua attenzione deve focalizzarsi maggiormente proprio sul TAEG, in quanto è la percentuale che rappresenta quanto effettivamente ti costerà il tuo mutuo.
Il nostro, non si può negare, è probabilmente uno dei periodi storici più neri dopo la fine della seconda guerra mondiale. Dal punto di vista economico, lavorativo e quindi sociale non vi è fascia di età che non si trovi in difficoltà viste le paradossali condizioni di vita che si sono venuta a creare in quello che un tempo era definito ‘Belpaese’. In tutto lo stivale, infatti, la crisi economica obbliga soprattutto i meno abbienti ad accettare condizioni lavorative estreme al limite dello sfruttamento: eccessive ore di lavoro, condizioni pessime, sicurezza che è sinonimo di utopia e pagamenti (quando puntuali) inferiori rispetto a quanto lavorato/meritato.
Ci si potrebbe ribellare, è vero, ma quando il bisogno è reale non esistono sfruttamenti che non si è disposti ad accettare passivamente.
Così facendo, però, viene meno la possibilità di costruirsi un futuro, soprattutto per i più giovani, che alla semplice idea di acquistare casa sembrano quasi ‘scappare’.
In realtà lo Stato, in questa situazione di assoluto precariato, ha messo in atto diversi incentivi che hanno reso l’accesso al mutuo più semplice soprattutto per i giovani under 35.
Come appunto detto lo Stato ha deciso di intervenire nel tentativo di ausiliare soprattutto i più giovani. Uno dei provvedimenti più significativi risiede nell’aver istituito un fondo di garanzia per la prima casa: il Fondo rilascia garanzie sull’immobile fino al 50% su mutui ipotecari il cui valore massimo è di 250.000 euro finanziando il 100% dell’immobile stesso.
Per poter accedere a tale fondo però, bisogna rispettare alcuni paletti fondamentali:
Quando si decide di acquistare una casa la principale attenzione va dirottata su quello che è il tasso di interesse richiesto dall’Istituto che ci ha concesso il finanziamento. Tra le varie tipologie di tasso ne scindiamo quattro:
In ogni caso sono tante le iniziative in questo degli Istituti bancari nate e finalizzate all’ausilio delle giovani coppie affinché queste possano contrarre un mutuo per acquistare una casa.
Tra le principali iniziative vanno annoverate quelle dell’Intesa San Paolo che permette alla giovane coppia di ottenere mutui fino a 40 anni in base all’importo richiesto e, dopo la ventiquattresima rata versata, è possibile chiedere la sospensione della stessa per ben tre volte.
Altra significativa iniziativa è quella di Banca Unicredit che copra fino all’80% dell’acquisto dell’immobile dilazionando il pagamento in 30 o 40 anni ed è disponibile sia col tasso fisso che variabile.
Ultima, non certo per importanza, è Banca Carige che ha pensato a mutui per giovani fino a 35 anni prevedendo in caso di difficoltà la sospensione della rata da tre a sei mesi.
Detto ciò non rimane che rimboccarsi le maniche e munirsi di coraggio: il periodo non lo permette ma se si hanno i requisiti per accedere ad un mutuo è praticamente distruttivo perseverare nel pagamento di affitti fini a sé stessi.
Mutui di 30 o 40 anni possono sembrare interminabili ma bisogna rischiare: solo in quel momento si potrebbe gridare, con soddisfazione, ‘’questa è casa mia’’.
L'articolo è stato scritto dalla Redazione di ElaMedia Group
I giovani italiani si trovano spesso nelle condizioni di richiedere un prestito personale, questo a causa delle condizioni di lavoro più difficili e precarie che l’epoca attuale porta con sé. Lo dimostra il fatto che per molti under 30 è tutt’altro che semplice, per non dire impossibile, andare via di casa. Complice l’alto numero di contratti precari, anche tra chi ha una laurea e un titolo di studio solido, e le offerte di lavoro che presentano condizioni di minore stabilità.
A questo proposito, molte persone fanno ormai affidamento sul cosiddetto trading online, cioè quell’attività che permette di fare investimenti su svariati mercati e prodotti (dai titoli di Stato alle valute, passando per le materie prime) attraverso l’uso di piattaforme web, definite broker.
L’Italia non è sicuramente un paese per giovani. Le opportunità lavorative spesso e volentieri nascondono salari molto bassi a fronte di un numero di ore di lavoro esorbitante.
Innanzitutto partiamo con le definizioni. Cos’è un mutuo? Se dai un’occhiata alle offerte mutui BPER Banca troverai indicazioni di prestiti a tasso fisso e variabile. In poche parole un mutuo è un finanziamento a medio e lungo termine che viene erogato da un istituto. Questo genere di finanziamenti prevede che il debitore si assuma l’onere di restituire l’intero importo a rate comprensive di capitale e interessi. Il finanziamento viene garantito generalmente da un’ipoteca e si stipula con un atto pubblico in presenza di un notaio.
Per tutti coloro che necessitano di un piccolo o medio prestito senza avere un reddito che sia dimostrabile una soluzione c’è e viene direttamente dalla Poste Italiane! Attraverso il prestito bancoposta è possibile richiedere un finanziamento che arriva fino ai 30.000 euro senza busta paga e quindi senza dimostrare di avere un reddito.
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