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La proroga dell’ecobonus del 110% fino al 31 marzo 2023 (per chi ha completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022), con la possibilità che questo particolare incentivo possa essere ulteriormente esteso, dovrebbe risollevare il mercato immobiliare dagli effetti negativi della pandemia.

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Per molte persone questo è davvero il momento giusto per acquistare un immobile abitativo, specialmente se si tratta della prima casa, e accedere a tali agevolazioni fiscali. Gli incentivi riguardano esclusivamente la ristrutturazione di immobili con lo scopo di aumentare l’efficienza energetica degli stessi

Non vi è infatti nessuna agevolazione sull’acquisto della casa, operazione che per la maggior parte delle persone resta legata alla sottoscrizione di un mutuo.

Accendere un mutuo e richiedere un finanziamento in banca, sia per l’acquisto di una casa o per il consolidamento di altri debiti, nonostante sia una pratica ormai molto comune, resta comunque un’operazione delicata che comunque incute un certo “timore” verso coloro che la richiedono.

Se ti stai accingendo ad acquistare un immobile, che sia una prima o una seconda casa, oppure un appartamento da utilizzare come forma di investimento, la domanda che ti starai facendo è sempre la stessa di tanti altri nella tua stessa condizione: “Come fare per scegliere il mutuo migliore”?

Sappiamo benissimo che ogni banca propone una sua tipologia di mutuo e, molto spesso, l’istituto di credito presso il quale si hai il conto corrente, non è detto che abbia una soluzione adatta alle tue esigenze: condizioni, servizi aggiuntivi, tipologie di garanzie e facilità di finanziamento sono caratteristiche da tenere in considerazione per confrontare le diverse offerte.

Confrontare i mutui online

La cosa più semplice e immediata da fare, ancor prima di recarti presso la tua banca di fiducia, è quella di comparare i mutui su Facile.it o su altri comparatori online.

Questi comparatori, solitamente gratuiti,  analizzano tutte le varie offerte di mutui delle diverse banche, presentando un insieme di risultati facilmente confrontabili anche in maniera visiva.

La rete, comunque, si rivela una miniera inesauribile di informazioni utili per poter scegliere il mutuo più adatto alle tue esigenze. Confrontando le diverse proposte non solo potrai avere le idee più chiare sui vari aspetti del mutuo ma, nel caso dovessi riscontrare un’effettiva convenienza, ti sarà possibile accendere un mutuo comodamente stando seduto di fronte al proprio computer senza recarti fisicamente presso una filiale bancaria.

Cosa è davvero importante quando si accende un mutuo?

TAN, TAEG, tasso fisso, tasso variabile, sono tutti termini tecnici che vengono evidenziati dalle varie proposte delle banche dopo aver comparato i diversi mutui.

Per quanto riguarda le sigle più ostiche, ovvero TAN (Tasso Annuo Nominale) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), mentre il primo esprime in percentuale e su base annua gli interessi relativi al prestito, il secondo esprime il costo totale del mutuo, includendo quindi anche tutte le spese accessorie ad esso connesse.

Gli oneri accessori sono rappresentati da costi come: spese di incasso rata, spese di istruttoria e perizia, assicurazioni obbligatorie e altro. Va dunque sottolineato come, nel confrontare i vari mutui, la tua attenzione deve focalizzarsi maggiormente proprio sul TAEG, in quanto è la percentuale che rappresenta quanto effettivamente ti costerà il tuo mutuo.

Mutuo per i giovani: il sogno chiamato casa passa di qui

Il nostro, non si può negare, è probabilmente uno dei periodi storici più neri dopo la fine della seconda guerra mondiale. Così facendo, però, viene meno la possibilità di costruirsi un futuro, soprattutto per i più giovani, che alla semplice idea di acquistare casa sembrano quasi ‘scappare’.

In realtà lo Stato, in questa situazione di assoluto precariato, ha messo in atto diversi incentivi che hanno reso l’accesso al mutuo più semplice soprattutto per i giovani under 35.

Il fondo garanzia per i giovani

Come appunto detto lo Stato ha deciso di intervenire nel tentativo di ausiliare soprattutto i più giovani. Uno dei provvedimenti più significativi risiede nell’aver istituito un fondo di garanzia per la prima casa: il Fondo rilascia garanzie sull’immobile fino al 50% su mutui ipotecari il cui valore massimo è di 250.000 euro finanziando il 100% dell’immobile stesso.

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Per poter accedere a tale fondo però, bisogna rispettare alcuni paletti fondamentali:

  • Le coppie devono essere costituite da almeno due anni e almeno uno dei due soggetti non deve aver superato il trentacinquesimo anno di età;
  • I nuclei famigliari mono genitoriali devono avere a carico almeno un figlio che non abbia superato i 18 anni;
  • Coloro che richiedono taluna garanzia devono avere un contratto di lavoro atipico.

Cosa è il tasso del mutuo, quale scegliere e quali sono i mutui attualmente concessi

Quando si decide di acquistare una casa la principale attenzione va dirottata su quello che è il tasso di interesse richiesto dall’Istituto che ci ha concesso il finanziamento. Tra le varie tipologie di tasso ne scindiamo quattro:

  • Fisso: la rata rimane costante nell’arco della durata pattuita a monte al momento della stipula del contratto. È forse la scelta migliore se non si vogliono avere sorprese (che comunque potrebbero essere tanto positive quanto negative);
  • Variabile: le rate cambiano in base ai valori del tasso di mercato finanziario e monetario del momento;
  • Misto: permette a colui che ha usufruito del mutuo di passare da un tasso fisso a quello variabile e viceversa;
  • Con tasso di ingresso: per un breve lasso di tempo (qualche mese) viene dato un tasso di interesse ridotto salvo poi passare a quello fisso o a quello variabile.

In ogni caso sono tante le iniziative in questo degli Istituti bancari nate e finalizzate all’ausilio delle giovani coppie affinché queste possano contrarre un mutuo per acquistare una casa.

Tra le principali iniziative vanno annoverate quelle dell’Intesa San Paolo che permette alla giovane coppia di ottenere mutui fino a 40 anni in base all’importo richiesto e, dopo la ventiquattresima rata versata, è possibile chiedere la sospensione della stessa per ben tre volte.

Altra significativa iniziativa è quella di Banca Unicredit che copra fino all’80% dell’acquisto dell’immobile dilazionando il pagamento in 30 o 40 anni ed è disponibile sia col tasso fisso che variabile.

Ultima, non certo per importanza, è Banca Carige che ha pensato a mutui per giovani fino a 35 anni prevedendo in caso di difficoltà la sospensione della rata da tre a sei mesi. 

Previsioni andamento mutui nel 2023

Sulla scia del 2022, i tassi dei mutui sono in risalita con la BCE che ha apportato l’ultimo aumento dei tassi a dicembre 2022 portando il costo del denaro al 2,50% per bilanciare l’inflazione. I mutui a tasso fisso sono quelli che hanno per primi scontato i rialzi e si sono a fine anno stabilizzati. Al contrario, i mutui a tasso variabile hanno registrato delle impennate.

Con queste premesse, il 2023 stando al bollettino della BCE sono destinati ad aumentare ancora in modo significativo per raggiungere livelli restrittivi e limitanti nonché controbilancianti dell’inflazione incalzante. Fino a quando l’inflazione resta alta, anche i tassi restano alti e le conseguenze più pesanti si avvertono sui mutui a tasso variabile, la cui percentuale è passata dal -0,58% di dicembre 2021 al 2,45% del 2023. Nella pratica, chi possiede un mutuo a tasso variabile della durata di 25 anni vedrà un incremento della rata anche superiore a 100 €. I mutui a tasso fisso, invece, hanno registrato aumenti minimi. Le previsioni Euribor per il 2023 attestano il tasso al 4%, portando alla quasi equiparazione dei costi di un mutuo a tasso variabile con quello a tasso fisso. L’aumento permarrà per tutto il 2023 provocando una contrazione del mercato immobiliare intorno al 13%.

Come si può scegliere un mutuo, dunque, nel 2023 a queste condizioni? La soluzione migliore per quanti intendono accendere un mutuo nel 2023 è quella di optare per il tasso fisso. Il periodo di ammortamento si allunga e i costi iniziali sono leggermente superiori al tasso variabile, ma sul lungo termine il tasso fisso offre maggiore stabilità e programmazione, evitando sorprese nel tempo.

Se il mutuo, invece, è di poca entità e breve durata – tra 10 e 15 anni – è conveniente ipotizzare la scelta di un mutuo a tasso variabile, in quanto la rata e il tasso bloccato rischiano di far perdere i reali vantaggi dei ribassi che nel breve termine, invece, sono assolutamente certi poiché i trend non sono mai costantemente in rialzo o in ribasso.
In ogni caso, sia che si rivolga al proprio istituto di credito che ad un comparatore online è possibile richiedere una stima e un prospetto sia con i calcoli del tasso fisso che variabile al fine di poter fare la scelta migliore e più oculata in base alle proprie disponibilità.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.