Il codice fiscale – in Italia associato anche alla tessera sanitaria – è un codice alfanumerico univoco per identificare a fini fiscali e amministrativi i cittadini italiani. La combinazione di lettere e numeri si compone di 16 caratteri che viene generata da un algoritmo e identifica in modo univoco ogni singolo cittadino. Vediamo oggi come si compone il codice fiscale.
I criteri per capire come si compone il codice fiscale, in realtà non sono difficili e si possono desumere in base alla seguenti regole:
Per cui se vi chiedete come si compone il codice fiscale del signor Martino Raschio, nato il 14 settembre 1959 a Roma avrà il seguente codice fiscale: MTNRCH59P14H501K. Nel caso in cui ci siano due persone con lo stesso codice fiscale, L’agenzia delle Entrate provvederà a sostituire alcuni caratteri per risolvere ogni ambiguità.
Il codice fiscale viene attribuito ad ogni cittadino residente in Italia e ai neonati alla prima iscrizione anagrafica, in particolare i registri anagrafici del Comune di prima registrazione attribuiscono il codice fiscale tramite l’autocertificazione di uno o di entrambi i genitori unitamente al certificato di nascita del neonato. Il Comune invia alternativamente una richiesta telematica all’Agenzia delle Entrate indipendentemente da come si compone il codice fiscale.
Gli stranieri con regolare permesso di soggiorno, per avere l’attribuzione del codice fiscale, devono presentare domanda presso gli sportelli unici per l’immigrazione dimostrando di avere un regolare permesso di soggiorno, un lavoro subordinato o una richiesta di ricongiungimento familiare, ma come si ottiene e come si compone il codice fiscale in questi casi? Al momento della presentazione della domanda, viene rilasciato un codice fiscale temporaneo valido fino alla consegna del definitivo che verrà spedito dal Ministero delle Finanze all’indirizzo indicato. Nel caso in cui si verifica un errore nei caratteri che compongono il codice, il cittadino straniero può richiedere un altro codice corretto entro sei mesi dalla data di emissione del certificato provvisorio di attribuzione e contestualmente continuare a utilizzare il codice provvisorio. La documentazione da presentare per i cittadini extra UE si compone di:
I cittadini italiani residenti all’estero o con partita iva all'estero che hanno necessita del codice fiscale ne possono fare richiesta tramite una rappresentanza diplomatica o consolare italiane presente nel paese di residenza. Il codice fiscale viene attribuito dai Consolati tramite il sistema telematico collegato all’autorità tributaria italiana.
L’Agenzia delle Entrate è l’autorità competente per la generazione, l’emissione e l’invio della tessera del codice fiscale; l’Agenzia si appoggia alla SOGEI – Società Generale di Informatica S.p.a. – che è l’unica autorizzata a produrre programmi software per il calcolo del codice fiscale e per la stampa della stessa. La richiesta del codice fiscale da parte di un cittadino che ne è sprovvisto può essere fatta direttamente all’agenzia delle Entrate tramite il modello AA4/8 da compilare accuratamente con le generalità anagrafiche e l’indirizzo del domicilio fiscale presso il quale verrà recapitata la tessera contenente il codice fiscale. Al modello compilato si deve allegare anche un documento di riconoscimento in corso di validità. La richiesta del codice fiscale da parte di un minore deve essere inoltrata da un genitore o tutore allegando il proprio documento di identità.
In caso di smarrimento della tessera con il codice fiscale è possibile richiederne un duplicato. Le modalità per inoltrare la richiesta sono due:
Dopo l’inoltro della richiesta, un funzionario dell’agenzia delle Entrate esamina la pratica e provvede all’emissione del nuovo codice fiscale che sarà spedito all’indirizzo fornito nel modulo di richiesta. Chi non ha la possibilità di utilizzare internet, potrà richiedere il duplicato del codice fiscale tramite il numero verde 800 030 070. La stessa procedura è da seguire in caso di smarrimento furto o rinnovo anticipato della tessera sanitaria.
L'articolo è stato scritto dalla Redazione di ElaMedia Group
I giovani italiani si trovano spesso nelle condizioni di richiedere un prestito personale, questo a causa delle condizioni di lavoro più difficili e precarie che l’epoca attuale porta con sé. Lo dimostra il fatto che per molti under 30 è tutt’altro che semplice, per non dire impossibile, andare via di casa. Complice l’alto numero di contratti precari, anche tra chi ha una laurea e un titolo di studio solido, e le offerte di lavoro che presentano condizioni di minore stabilità.
Il bilancio aziendale è un documento fondamentale e obbligatorio istituito dall’art. 2423 del Codice Civile composto da uno schema obbligatorio da seguire e che racchiude le informazioni chiave di un’azienda, ma soprattutto il suo stato di salute e l’andamento degli affari.
In un momento particolarmente difficile per l'Italia e l'economia, i mutui agevolati 2022 sono votati ad aiutare le fasce più deboli della società ad acquistare una casa in cui andare a vivere.
L'Euribor è un concetto chiave che bisogna assolutamente conoscere nel momento in cui si decida di accendere un mutuo presso un istituto di credito. E' infatti un tasso di riferimento, che sta ad indicare il tasso interbancario di offerta in euro (in inglese: Euro Inter Bank Offer Rate, da cui viene ricavato l'acronimo, appunto), ed è calcolato ogni giorno.
Per chi desidera avviare un’attività, o ristrutturare l’azienda che già ha avviato negli ultimi anni, il 2020 è un momento particolarmente propizio. Oltre alle numerose proposte già disponibili da tempo, alcune nuove opportunità sono nate a causa della pandemia da coronavirus, purtroppo ancora attiva. Il Governo, le Regioni e anche alcuni Comuni stanno cercando di stimolare il tessuto produttivo, favorendo soprattutto le piccole e medie imprese, in particolare quelle fondate o costituite soprattutto da giovani.
Copyright 2015 - Sviluppato dall'Agenzia Web di Roma ElaMedia Group - Partita IVA 12238581008