La partita Iva è un codice numerico che identifica un determinato soggetto contribuente, e lo fa in maniera univoca, ovvero ad ogni imposta corrisponde un unico soggetto. E' composta da 11 caratteri che vanno a specificare il contribuente secondo quanto registrato presso la Camera di commercio, e la provincia dove ha sede l'agenzia delle entrate.
Aprire la partita Iva è una operazione che si fa richiedendo all'agenzia delle entrate l'attribuzione di un numero di Partita Iva e iscrivendosi come impresa (individuale o collettiva) presso la Camera di commercio. I costi di apertura sono pressochè nulli in alcuni casi. Bisogna poi rivolgersi all'INPS e chiedere l'apertura di una posizione previdenzialie: anche qui i costi sono nulli
Non c'è un costo specifico legato alla partita Iva, possiamo fornire quelli che sono i costi medi previsti per un contribuente tipo. Per iscriversi alla camera di commercio, il costo è di circa 100 euro. Se ci si rivolge ad un commercialista per avere assistenza, il prezzo può arrivare anche a circa 1000 euro l'anno. Il costo principale è legato al versamento dei contributi e ai pagamenti delle imposte. All'INPS vanno pagati in media 2.800 euro l'anno, ed un eventuale conguaglio se il reddito annuale supera i 13.819 euro. Per quanto riguarda IRPEF ed IRAP, il calcolo dei versamenti da effettuare va fatto in percentuale rispetto al reddito ottenuto. Se il reddito arriva a 28.000 euro, va pagato un 23-27% di IRPEF ed un 3,9% di IRAP. A questi costi vanno aggiunti quelli dei bolli, di circa 10 euri all'anno.
Aprire una Partita Iva è un passo obbligatorio per chi ha un proprio lavoro e comporta necessariamente dei costi, relativi non tanto all’apertura della pratica quanto alla gestione. Proprio per queste ragioni, è utile avere una quadro completo dell’informativa sull'imposta e affidarsi a persone competenti che possono dare un aiuto nella gestione di un’attività.
La telematizzazione di alcune pratiche ha portato alla semplificazione di alcune procedure come per esempio l’apertura della Partita Iva, che oggi può essere fatta tramite il sistema “Comunicazione Unica” attraverso i moduli scaricabili dal web. Di conseguenze i costi saranno relativi alla gestione (ricordiamo che è un codice a 11 cifre e deve visibile obbligatoriamente nelle fatture, sul sito web ufficiale e sui documenti richiesti). Tra i costi da mettere in conto c’è sicuramente la consulenza di un commercialista cui far affidamento per la gestione della propria attività.
Poi ci sono i costi previdenziali, che per una persona non occupata come impresa, equivale a 2887 euro più un’addizionale del 20% se il reddito è superiore a 14000 euro. Per quanto riguarda Irpef e Irap, le spese sono calcolate sulla percentuale del reddito dichiarato (per l’IRPEF si parla di una forbice tra il 23-27% per redditi fino a 28.000 euro, l’IRAP è pari invece al 3.90%).
Gli under 35 che fanno richiesta per una Partita IVA possono usufruire di alcuni vantaggi di tipo fiscale ed evitare diverse spese.
Tra i vari vantaggi fiscali, il pagamento dell'IRPEF viene calcolato sui redditi, ma l'aliquota applicata è del 5% anziché del 23%. Non è necessario, inoltre, tenere dei registri contabili, i quali comporterebbero l'assunzione di un commercialista, il quale si occuperebbe anche della dichiarazione dei redditi.
Fanno parte dei vantaggi anche quelli offerti dal cosiddetto "regime fiscale dei minimi", che con una riforma del 2012 è stato limitato a 5 anni, che però è rinnovabile.
L'agricoltura italiana è uno dei pochi settori rimasti a non essere in crisi, e ciò è dovuto al fatto che gli imprenditori agricoli posso godere di diverse agevolazioni fiscali.
Le imprese agricole posso anche essere costituite sotto forma di cooperative, società di persone o capitali, il requisito per definire le società imprese agricole è che almeno un socio abbia la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale, o IAP.
Basta andare alla coldiretti, associazione dei Coltivatori Diretti, più vicina al proprio luogo di residenza con i propri documenti e compilare una serie di moduli inerenti al tipo di impresa che si vuole avviare. In più, non è necessario possedere un terreno, ma se lo si possiede è necessario aggiungere anche una visura e il titolo di possesso del terreno stesso.
Le imprese agricolo sono tra le più avvantaggiate a livello di gestione e di imposte. All'avvio dell'impresa occorre solamente pagare il diritto camerale, che ammonta a meno di 100 euro. Inoltre il contributo minimo INPS per gli IAP si aggira intorno ai 1.500€ contro i 3.000€ dovuti dagli altri tipi di imprese.
Esiste tuttavia la possibilità di aprirne una a regime agevolato; per poter usufruire di questa opportunità è necessario avere certi requisiti che sono:
Chi sarà in possesso di questi requisiti potrà richiedere un regime agevolato che porterà di conseguenza anche dei vantaggi riguardo i costi:
Chi usufruirà di questa opportunità però non potrà avete le detrazioni riferite all’imposta assolta, dovuta o addebitata sugli acquisti anche intracomunitari e sulle importazioni.
Un prestito personale è un finanziamento che permette di richiedere un dato importo da utilizzare, ad esempio, per l’acquisto di mobili, di beni per la casa o di un’auto. Per richiedere il prestito è importante avere a disposizione i dati che riguardano la busta paga, la pensione o la propria attività di lavoratore autonomo.
Il nostro Paese ha sempre visto un considerevole flusso di scambi commerciali con gli Stati frontalieri come ad esempio con la Svizzera, sia per quanto riguarda grandi società che singoli imprenditori o commercianti. Ed un elemento assolutamente necessario per poter effettuare scambi con questo Paese, da parte di alcuni di tali soggetti, è il possesso della partita Iva svizzera. Questa infatti permette di intraprendere attività di scambio commerciale e lavoro sul territorio elvetico e non solo.
Ultimamente, purtroppo, aprendo un giornale o guardando un tg ci accorgiamo che molte cose nel nostro paese non vanno. Dalla vergogna dei pass che vengono ‘prestati’ ai colleghi con il fine di essere timbrati in anticipo ad arrivare agli ‘assenteisti’ comunali il passo è veramente breve.
Lo stato mette in vendita, sotto forma di obbligazioni, una parte del valore del paese. I Buoni del Tesoro Poliennali sono a tutti gli effetti un certificato di debito, che scadono almeno dopo tre anni.
Quando si decide di acquistare una casa, la prima cosa da fare è scegliere la tipologia di mutuo che maggiormente rispecchi le esigenze dell’acquirente. Soprattutto per un giovane, la scelta del miglior mutuo deve essere adoperata con cura. Alcuni suggerimenti in questo articolo.
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