Il nostro Paese si è sempre posto all’avanguardia nel mondo nelle attività ed iniziative culturali, tuttavia con l’arrivo della pandemia da Covid-19 anche questo settore fondamentale è stato messo a dura prova, a causa dell’annullamento o di chiusure forzate di eventi, manifestazioni, cinema, teatri, musei. E questo ha provocato un danno economico considerevole anche per quelle aziende che lavorano in questo ambito.
Lo Stato italiano, comunque, ha avviato in questi anni varie iniziative a sostegno del settore culturale italiano e, in questo periodo, tali strumenti rappresentano ancor di più un mezzo fondamentale attraverso cui rilanciare appunto tale significativo settore. Tra queste iniziative importanti, abbiamo Cultura Crea 2021, un programma davvero interessante, lanciato nel 2019 e che continua a fornire sostegno ad una realtà importante del nostro Paese. Andiamo a conoscere meglio di cosa si tratti.
Questo è, in pratica, un programma nazionale promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac, che presto tuttavia trasformerà la propria denominazione in Ministero della Cultura o Mic), che fornisce finanziamenti ed incentivi per la crescita di iniziative, sia imprenditoriali che no profit, già esistenti e l’avvio di nuove, nell’ambito dell’industria turistica, culturale e creativa.
Come accennato, il programma Cultura Crea 2021 si rivolge sia a società avviate e consolidate, sia a quelle che intendono crearsi o costituirsi e sia ad eventuali soggetti no profit, come ad esempio imprese sociali o Onlus, che intendano effettuare investimenti nelle regioni meridionali e quindi Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia e Campania. Per imprese già avviate si intendono quelle costituite da almeno 36 mesi, mentre quelle da costituirsi sono le società che devono nascere entro 30 giorni dall’ammissione ai finanziamenti.
Cultura Crea 2021 ed i suoi incentivi mirano a valorizzare e migliorare le risorse culturali delle aree del Mezzogiorno d’Italia e fornire sostegno alla filiera culturale e creativa di questi territori, rafforzando al tempo stesso le Piccole e Medie Imprese locali (PMI). Le risorse economiche stanziate complessivamente ammontano a oltre 100 milioni di Euro, a cui poi si aggiungono ulteriori donazioni per circa una decina di milioni di Euro.
Le misure delineate dall’iniziativa Cultura Crea 2021 prevedono tre differenti azioni:
1) Creazione di micro, piccole e medie imprese nell’ambito dell’industria culturale, ad esempio delle Start Up.
2) Sviluppo delle imprese della filiera culturale, manifatturiera e turistica. In tal caso possono essere coinvolte le società avviate e stabili. Possono essere finanziate ed agevolate, per un massimo di 500.000 Euro, tutte quelle spese relative a servizi culturali e turistici e per la promozione, valorizzazione e recupero di risorse locali. Quest’azione trova applicazione per quei Comuni rientranti nelle aree di attrazione culturale di Calabria, Basilicata, Puglia e Campania.
3) Sostegno di attività culturali e sociali relative al Terzo Settore. Le realtà interessate a tale iniziativa sono società e soggetti del Terzo Settore appunto (come ad esempio, Onlus ed imprese sociali). Le spese ammesse al finanziamento di Cultura Crea 2021 sono quelle connesse alla gestione e fruizione di attrattori culturali di un territorio e riconducibili all’animazione e partecipazione culturale.
Il tetto massimo d’investimento finanziabile è di 400.000 Euro ed anche in questo caso Cultura Crea 2021 si applica nei Comuni delle regioni Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania e Puglia. Ricordiamo, comunque, che ai finanziamenti di Cultura Crea 2021 vengono riconosciuti ulteriori agevolazioni, nel caso siano coinvolte imprese femminili o costituite da giovani o che abbiano il cosiddetto rating di legalità.
La scadenza del bando Cultura Crea 2022 finanziato dall’Unione Europe è stata posticipata al 5 maggio dal precedente 31 marzo. Rispetto al precedente bando, per questa edizione potranno partecipare e concorrere per l’erogazione del finanziamento anche tutte quelle realtà aventi l’unità produttiva situata nel territorio della regione Sicilia.
Per l’edizione di Cultura Crea 2022 i finanziamenti che sono stati messi a disposizione ammontano a circa 68 Milioni di euro, con la previsione di finanziare circa 130 progetti in tutte le nazioni dell’unione europea.
I progetti finanziabili possono occuparsi di tutti i segmenti della cultura ad eccezione del mondo audiovisivo. I progetti verranno divisi in tre categorie, progetti di piccola scala, di media scala e di larga scala e in base alla categoria di appartenenza potranno concorrere per una diversa tipologia di contributo.
Per i progetti di piccola scala è previsto un contributo fino ll’80% dei costi totali del progetto per un valore massimo erogabile di 200’000€. Per i progetti di media scala è possibile un contributo fino al 70% del valore del progetto per una cifra massima di 1'000’000€. In ultimo per i progetti di larga scala sarà possibile ricevere un finanziamento fino al 60% dei costi totali per un massimo di 2'000'000 €.
I progetti che verranno proposti, oltre ad incentivare, promuovere il patrimonio culturale, le materie artistiche come musica, editoria, architettura, moda, design e turismo culturale sostenibile dovranno anche contribuire alla crescita della consapevolezza dell’inclusività, delle diversità e della parità di genere. Sempre per sensibilizzare i partecipanti riguardo il tema dell’ecologia sarà punto fondamentale di ogni progetto anche la promozione della sostenibilità ambientale attraverso il progetto proposto.
Importante anche il fatto che l’attività ammessa alle agevolazioni di Cultura Crea 2022 deve essere svolta per almeno 3 anni dopo che il programma di investimento è stato concluso, in modo da sviluppare un progetto il più possibile stabile nel tempo.
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