Logo di Finanziamenti per Giovani

Il Modello Unico è stato sostituito dalla dicitura Modello Redditi, diverso dal 730, dal 730 precompilato e dal 770. Il Modello Redditi si suddivide in diverse tipologie, tra cui quello per le persone fisiche e serve per la dichiarazione dei redditi annuale. 

Menu di navigazione dell'articolo

Quali sono le tipologie del Modello Redditi

Il modello Unico o Modello Redditi si rivolge a chi svolge lavoro autonomo o altre tipologie di lavoro, mentre il 730 è riservato ai lavoratori dipendenti e ai pensionati.

A differenza del precedente modello Unico, le tipologie di Modello Redditi sono:

  • Modello Redditi PF (Persone Fisiche);
  • Modello Redditi PF Mini;
  • Modello Redditi SC (Società di capitali);
  • Modello Redditi SP (Società di persone)
  • Modello Redditi ENC (Enti non commerciali).

Proseguiamo ora con le le istruzioni per il modello unico. 

Chiariamo ogni dubbio: istruzioni per il modello unico 

Prima di parlare delle le istruzioni per il modello unico diciamo che il Modello Unico o Redditi Persone Fisiche (PF) può essere compilato e trasmesso sia in via telematica che cartacea, ma con scadenze diverse:

  • Entro il 30 settembre per la comunicazione via telematica;
  • Tra il 2 maggio e il 1° luglio per chi presenta la dichiarazione in forma cartacea 

Dopo le istruzioni per il modello unico, diciamo che, qualora i termini di scadenza cadono in un giorno festivo o il sabato, il termine viene prorogato al primo giorno feriale utile successivo.

I versamenti – a saldo o in primo acconto – eventualmente risultanti dalla dichiarazione si versano entro il 1° luglio . È possibile pagare fino ed entro il 31 luglio con una maggiorazione dello 0,40% le imposte dovute sia come saldo per l’anno e prima rata acconto .

I contribuenti obbligati alla presentazione del modello Redditi PF sono coloro che possiedono:

  • Redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione;
  • Redditi da lavoro autonomo per i quali si richiede la Partita IVA;
  • Plusvalenze derivanti da cessazione di partecipazioni;
  • I non residenti in Italia nell’anno precedente la presentazione della dichiarazione;
  • Chi deve presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti;
  • Chi – pur presentando il 730 – ha necessità di compilare “quadri” presenti nel modello Unico relativi ad altre forme di reddito come il “quadro RW” relativo agli Investimenti all’estero, alle attività estere di natura finanziaria, monitoraggio, IVIE/IVAFE. Oltre alle istruzioni per il modello unico vediamo anche come presentare la dichiarazione dei redditi. 

Come presentare la dichiarazione dei redditi

Sono esenti da questo obbligo, potendo presentare il modello Redditi cartaceo, coloro che:

  • Non possono presentare il modello 730 pur percependo redditi dichiarabili con il modello 730;
  • Devono presentare la dichiarazione per contro dei contribuenti deceduti.

La dichiarazione dei redditi: cos’è e chi compete

Abbiamo visto le istruzioni per il modello unico ; ora chiariamo meglio la dichiarazione dei redditi. Questa annualmente, costituisce un momento fiscale estremamente importante di carattere tributario, per tutti coloro che si classificano come veri contribuenti e per tutti i professionisti e le società. Con l’ avvicinamento della scadenza per la dichiarazione, ci si pongono alcune domande di carattere formale: cos’ è realmente la dichiarazione dei redditi e chi è delegato a farla? Alla prima domanda si può rispondere con una certa dimestichezza, perché assodato è ormai che la dichiarazione sia una vera e propria presenza documentaria che serve ai residenti italiani per comunicare, al fisco, la propria situazione economica, costruita durante l’anno. Sulla base della dichiarazione, vengono calcolare le tasse, che tengono conto strettamente delle spese effettuare dal contribuente per suo conto e per i familiari presi in carico. Grazie a questo conteggio, si possono trarre spese deducibili e detraibili dalla dichiarazione, che possono agevolare il nostro percorso economico.

A fare la dichiarazione inoltre non sono obbligati tutti i cittadini: solo coloro che nell’anno precedente hanno posseduto uno dei redditi indicati dall’articolo 6 del Testo Unico delle Imposte sui redditi: chi è titolare di Partita IVA e chi ha percepito redditi su cui l’imposta si applica separatamente, è tenuto a fare una vera dichiarazione. Parallelamente agli obblighi ci sono però anche gli esoneri e, in questo caso, i contribuenti che hanno percepito una tipologia di reddito esente e chi non supera una determinata soglia annuale, non è tenuto a fare alcuna dichiarazione. Chi presenta la domanda inoltre deve sottostare a specifici modelli predefiniti, uno dei quali è il non modificabile pdf: L’agenzia delle Entrate ha predisposto dei modelli dichiarativi che i contribuenti devono utilizzare sulla base dei redditi da dichiarare. Si utilizzano solitamente il modello 730/ ordinario e il modello unico redditi PF persone fisiche. In merito a questo genere di dichiarazione pubblica non bisogna assolutamente perdere tempo, perché si seguono scadenze rigide oltre le quali scattano delle sanzioni.

Annualmente vengono pubblicate le scadenze, che cadono solitamente nei periodi di Aprile, Maggio e Luglio. Infine non bisogna dimenticare di allegare, alla dichiarazione, i documenti volti a identificare il proprietario della dichiarazione stessa: la certificazione unica è il documento più importante da presentare al commercialista o al Caf, ma si richiedono anche documenti come il modello 730 o Unico, il documento d’identità, il Codice fiscale, documenti relativi alla proprietà, l’Imu pagata l’anno precedente e tanti altri di vitale importanza, come la ricevuta di versamento del modello F24 per acconto irpef, senza i quali la dichiarazione presentata risulta incompleta e non valida. Oltre alle istruzioni per il modello unico  parliamo del modello redditi.

Come funziona il Modello Redditi

Le istruzioni complete e la guida alla compilazione dei modelli Redditi PF sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate e i contribuenti che utilizzano la trasmissione telematica della propria dichiarazione vi possono accedere dai servizi Entratel o Fisconline, tramite le credenziali personali.

Non solo le istruzioni per il modello unico : le novità per il modello redditi PF

reddito equivalente orig

L’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’introduzione di 11 novità relative alla compilazione del modello Redditi PF:

  1. la detrazione IRPEF per le spese di abbonamento al trasporto pubblico per importi pari e non superiore a 250 €;
  2. detrazione per spese assicurative contro eventi disastrosi e calamità;
  3. detrazione per le spese di acquisto sussidi tecnici e informatici e strumenti compensativi per i figli a carico;
  4. detrazione del 30% degli oneri sostenuti liberalmente a favore delle Onlus e associazioni di promozione sociale fino a un importo massimo complessivo non superiore a 30.000 €;
  5. detrazione del 35% per gli oneri di sostegno a favore delle organizzazioni di volontariato;
  6. innalzamento della soglia a 1300 € per i contributi associativi alle società di mutuo soccorso;
  7. detrazione IRPEF per le spese sostenute per la sistemazione delle aree verdi e dei giardini delle unità immobiliari (EcoBonus giardini);
  8. detrazione IRPEF per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali;
  9. introduzione di nuove tipologie di agevolazioni con aliquote di detrazione del 65%;
  10. nuovi interventi agevolabili con aliquote pari all’80% o 85%.

Il 730 precompilato disponibile online

 Come è normale che sia chiunque abbia degli introiti mensili deve puntualmente dichiarali annualmente al fine di poter pagare le dovute tasse ed eventualmente avere la possibilità di accedere a beni o servizi di favore. 

A tal proposito, quindi, è fondamentale fare ogni la cosiddetta dichiarazione dei redditi, ovvero quel documento di natura contabile, mediante il quale il contribuente comunica al fisco il proprio reddito effettuando conseguentemente i corretti versamenti delle imposte calcolate mediante determinate aliquote fiscali per ogni imposta dovuta.  

In Italia il tutto si è sempre svolto mediante il cosiddetto modello 730: introdotto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel 1993 prese posto del modello 740 semplificato con il chiaro scopo di ausiliare dipendenti o pensionati a pagare le rituali imposte annuali.  

Negli ultimi anni, invece, questo modello 730 ha intrapreso la strada dell’estinzione o per meglio dire è stato soggetto ad una significativa evoluzione. Dal 2014, infatti, è possibile fare la propria dichiarazione dei redditi mediante un 730 precompilato che è facilmente reperibile nel sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Ma come funziona questo 730 precompilato? Chi lo può compilare? Come funziona?  

Il modello 730 precompilato come detto è un sistema che permette a tutti i lavorati dipendenti e a tutti i pensionati di pagare le imposte, quindi le tasse, in modo estremamente più semplice. Da sottolineare, in ogni caso, la differenza che continua ad esistere rispetto alla dichiarazione dei redditi che viene fatta dalle persone fisiche (ovvero i lavoratori autonomi): questi ultimi, infatti, eseguono la dichiarazione dei redditi mediante il modello Redditi Persone Fisiche che differisce nella sostanza ma non nel fine il 730 precompilato.  

Nella versione del 2018 del 730 precompilato rispetto ai canonici campi già scritti infatti, una delle più grandi novità, riguarda i rimborsi e le spese per la frequenza degli asili nidi. Quanta citata, ovviamente, non è l’unica novità introdotta nell’ultimo anno. 

Una domanda giusta e lecita da porsi è quella inerente a cosa contiene il 730 precompilato: è uguale per tutti o differisce? Ovviamente da soggetto a soggetto il succo deve necessariamente cambiare infatti ogni persona avrà un 730 personalizzato. Di base lo stesso conterrà informazioni simili a quello dell’anno precedente ma ovviamente in base a come si sono evoluti gli ultimi dodici mesi c’è la possibilità di modificarlo prima di presentarlo all’Agenzia delle Entrate.  

Nel caso in cui si abbiano delle difficoltà a compilare determinati campi o a comprendere determinate diciture non bisogna essere precipitosi e quindi negligenti: consultarsi con un esperto o mettersi in contatto telefonico con un operatore dell’Agenzia delle Entrate potrebbe essere la soluzione migliore.  

Anche il 2019 è un anno ricco di novità dal punto di vista della detrazione fiscale, ma nonostante ad oggi sia più semplice compilare il modello 730, vi sono comunque delle questioni da chiarire.

Prima di tutto occorre fare una distinzione tra detrazione e deduzione, nel primo caso rientrano le spese sostenute per l’istruzione dei propri figli o per gli interessi sul mutuo dell’abitazione e che possono essere quindi utilizzare per scontare l’imposta da pagare (l’Irpef), la misura di tali detrazioni va dal 19% al 50%, nel primo caso si tratta di spese sanitarie, nel secondo per quelle di ristrutturazione edilizia campo in cui la Legge di Bilancio ha investito molto attraverso diversi bonus (bonus ristrutturazione, ecobonus, bonus mobili).
Ma ecco l’elenco delle spese detraibili o deducibili da inserire nel modello 730 di quest’anno:

  • Spese sanitarie e spese per familiari non a carico affetti da patologie o per persone con disabilità (detrazione del 19%);
  • Spese veicoli per persone con disabilità (detrazione del 19%);
  • Interessi per mutui per l’acquisto della prima casa (detrazione del 19%);
  • Interessi per prestiti o mutui agrari (detrazione del 19%);
  • Per istruzione universitaria (detrazione del 19%);
  • Spese per attività sportive per i figli (palestre, piscine, qualsiasi struttura sportiva);
  • Spese funebri (detrazione del 19%);
  • Contributi associativi a società di mutuo soccorso (deduzione del 19%);
  • Erogazioni a favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche (deduzione del 19%)
  • Spese veterinarie;
  • Spese per asili nido;
  • Spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi pubblici (come autobus, tram, treni);
  • Spese per minori o maggiorenni con DSA;
  • Erogazioni liberali a favore delle ONLUS (detrazione del 26%);
  • Erogazioni a favore di partiti politici (detrazione del 26%);
  • Erogazioni liberali in denaro o in natura (dedicando quindi il proprio tempo) a favore delle organizzazioni di volontariato (detrazione del 35%);

Si tratta delle spese principali e più diffuse ma occorrerebbe vedere in dettaglio le altre comprese al fine di poter detrarre il massimo possibile e approfittarne.
Sappiate, inoltre, che quest’anno la dichiarazione dei redditi deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate entro il 23 luglio in caso di presentazione diretta dal contribuente o entro il 7 luglio se viene presentato tramite il datore di lavoro e ancora, se scegliete di trasmettere il 730 tramite CAF allora la scadenza ricade il 22 giugno.

Dove trovare il modello che vada bene per il proprio lavoro

730 precompilato

Premesso e ribadito che il 730 precompilato può essere utilizzato da pensionati, dipendenti, lavoratori a tempo determinato e via discorrendo per poter accedere al modello bisogna accedere nel sito dell’Agenzia delle Entrate.  

Superato questo step si può accedere alla dichiarazione: 

  • Tramite SPID, ovvero il servizio online che permette di accedere a diversi servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione mediante un’unica identità digitale; 
  • Come utente Inps, accedendo ai servizi offerti dall’omonimo sito internet. Per potervi accedere bisogna munirsi di Codice Fiscale e PIN; 
  • Utente Fisconline, accesso che avviene con le medesime credenziali dell’Agenzia delle Entrate; 
  • Come erede, tutore o genitore.  

Come visto quindi lo Stato cerca di muoversi in ogni direzione nel tentativo di ausiliare i cittadini anche in quella che è la semplice compilazione dei modelli da dover presentare al fine di pagare le tasse. La manovra di bilancio del 2019, figlia del Governo Conte, oltre al rinnovo del modello precompilato spera di aiutare gli italiani in tanti altri modi: tra Reddito di cittadinanza, quota 100 per le pensioni e possibilità di rottamare le mini cartelle esattoriali se il tutto dovesse andare in porto diversi italiani ne potrebbero trarne beneficio.  

FAQ

Cos'è il 730 Precompilato e chi può utilizzarlo?

Il 730 Precompilato è un servizio offerto dall'Agenzia delle Entrate che semplifica la compilazione della dichiarazione dei redditi per i contribuenti. Si tratta di una proposta già compilata dall'Agenzia sulla base delle informazioni disponibili, come redditi da lavoro dipendente, pensione, e altre voci fiscali. Può essere utilizzato da dipendenti, pensionati e autonomi che hanno redditi di natura semplice.

Ricorda di conservare documenti comprovanti, potrebbero essere richiesti in fase di verifica. Consulta un professionista per situazioni complesse.

Come accedo al mio documento online?

Per accedere al 730 Precompilato, è possibile utilizzare diversi canali. Tra i principali, ci sono il sito web dell'Agenzia delle Entrate, l'applicazione mobile "Agenzia delle Entrate-Riscossione", e il servizio tramite intermediari abilitati, come commercialisti e CAF. È importante avere a disposizione il proprio codice fiscale e, se necessario, il PIN rilasciato dall'Agenzia.

Posso apportare modifiche al modello fornito dall’Agenzia delle Entrate?

Sì, è possibile apportare modifiche al 730 Precompilato fornito dall'Agenzia delle Entrate. Dopo aver visionato la proposta, è possibile apportare correzioni, integrare informazioni mancanti o aggiungere detrazioni e deduzioni non considerate. È fondamentale verificare attentamente i dati forniti e aggiornare qualsiasi informazione errata o mancante.

Quali sono i vantaggi e le precauzioni di utilizzare la modulistica già pronta?

Il 730 Precompilato dell’AdE offre numerosi vantaggi, tra cui la semplificazione del processo di dichiarazione dei redditi, risparmio di tempo e la possibilità di presentare la dichiarazione senza l'assistenza di un professionista. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai dettagli e verificare attentamente i dati precompilati per evitare errori. Inoltre, il contribuente deve essere consapevole che il 730 Precompilato potrebbe non contemplare tutte le situazioni particolari, quindi potrebbe essere necessario apportare modifiche o integrare informazioni specifiche alla propria situazione fiscale.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.