La globalizzazione e la rapidità di scambio di informazioni facilitano i rapporti commerciali e il business in genere a qualsiasi livello, ma allo stesso tempo ciò richiede maggiore attenzione nella scelta del partner commerciale e nel valutare la sua affidabilità. Esistono i modi per “indagare” e ottenere informazioni relative alla propria controparte in affari e minimizzare i rischi di impresa, dai mancati pagamenti alle truffe vere e proprie: vediamo quali sono!
Le informazioni commerciali sono tutti quei dati utili per qualificare e identificare il proprio partner commerciale o un fornitore di beni e servizi affinché si possa stabilire quanta fiducia accordare. Le informazioni sulle aziende si compongono di dati ufficiali depositati nelle camere di commercio, ma anche tramite analisi aziendali pubbliche, report aziendali, interviste e indagini di mercato. L’insieme dei dati raccolti o le singole informazioni permettono la formazione di un giudizio sulla credibilità e affidabilità di un’azienda. Il cosiddetto rating viene, sempre più spesso, formulato da agenzie di rating specializzate proprio nella raccolta delle informazioni aziendali, nella loro analisi ed elaborazione che si esplicita con dei report aziendali a cadenze periodiche.
Il mondo del business non è semplice, spesso gli imprenditori incontrano potenziali clienti che effettuano ordinativi importanti per grosse forniture per cui si richiedono anche termini di pagamento dilazionati o ritardati rispetto alla consegna (il cosiddetto credito commerciale); ma come può un imprenditore tutelarsi dal rischio di non essere pagato per un grande ordinativo? Non si può perdere un affare sul timore delle conseguenze, per cui l’importante è adottare le necessarie cautele per ridurre al minimo l’esposizione al rischio e prevenire situazioni di insolvenza. Uno degli accorgimenti da attivare è l’attivazione di una procedura di gestione dei nuovi clienti sulla falsa riga dei sistemi attuati dalle Banche prima di elargire un prestito o un finanziamento. Nella gestione del parco clienti, tornano utili le informazioni commerciali come strumento di supporto e rappresentano un ottimo valore aggiunto anche in termini di vantaggi competitivi rispetto agli altri concorrenti nel settore. Una buona gestione della clientela significa anche più rapidità nella scelta delle operazioni da fare, e quando si acquisisce un nuovo cliente nel proprio database aziendale – prima di concretizzare un accordo – è bene raccogliere quante più informazioni commerciali possibili sulla credibilità, reputazione e affidabilità a partire dall’analisi della struttura economico-finanziaria, l’iscrizione di eventuali insolvenze, altri partner commerciali e così via per poter capire in che misura concedere un credito commerciale. Tutto ciò è valido per le situazioni di B2B – Business to business.
Un altro accorgimento utile da attivare sul proprio business, quando già esistente, è il monitoraggio con l’indicazione di tutti quei cambiamenti in termini di affidabilità che nel corso del tempo possono – anche senza colpa, ma per causa di crisi economiche o aziendali cicliche – far diventare un buon cliente in un cattivo pagatore.
Le informazioni commerciali e aziendali sicure e certificate sono quelle che si ottengono tramite le visure camerali presso le camere di commercio territoriali a cui appartiene o presso le quali è registrata un’azienda. Le informazioni sono pubbliche e consultabili anche online; oltre a riportare i dati anagrafici di una società (di qualsiasi ordine e grado: S.p.A., S.R.L., S.N.C., individuale e così via) e i bilanci, vi sono indicati anche eventuali “protesti” in corso o passati, proprio per capire se un’impresa è in difficoltà al punto tale da non poter assolvere ai suoi obblighi contrattuali.
Oltre alle camere di commercio, ci si può rivolgere a società private di rating aziendale che redigono i report e le analisi aziendali partendo dai dati camerali e integrandoli con studi sui competitors e altre informazioni di mercato utili.
Inoltre, come abbiamo già anticipato, è possibile consultare e visualizzare la visura camerale online in maniera gratuita ma è giusto sapere che non tutte le informazioni sono così facilmente accessibili. In questo caso, infatti, vengono poste a disposizione le informazioni disponibili per il Registro delle Imprese a cui è possibile accedere senza bisogno di registrazioni di sorta, ma il rilascio del certificato CCIA è, invece, a pagamento.
Le informazioni che otterrete sono immediate ed aggiornate sulle aziende, questo vi permetterà di conoscere meglio l’azienda a cui magari intendete rivolgervi per l’acquisto di un prodotto o per un servizio, valutandone l’attendibilità e dandovi la possibilità di paragonarle tra loro e scegliere bene.
Questa possibilità è molto utile anche nel caso in cui vogliate mandare il vostro curriculum e lavorare per quell’azienda, in modo tale da capire tanto se siate o no tagliati per quell’azienda quanto se essa sia adatta a voi e in grado di permettervi di esprimere voi stessi e le vostre capacità.
Naturalmente anche i professionisti possono prendere visione di queste informazioni al fine di capire se valga o no la pena commissionare o far svolgere un’attività ad altre imprese o altri professionisti.
La visura camerale professionisti consente quindi di:
Se la società è o meno coinvolta in procedure concorsuali, fallimenti o simili.
Gli “osservatori” aziendali che offrono il loro servizio di reportistica e analisi sono molti nel web, ma tra i più importanti – anche a livello internazionale – è CRIBIS.
Esistono cinque tipi di visura camerale e variano a seconda della tipologia del soggetto giuridico, vediamo quali sono:
Cribis è una società afferente al CRIF ed è specializzata nella stesura di informazioni commerciali e servizi a valore aggiunto per la gestione del credito commerciali. La sua banca dati conta il “censimento” del 100% delle imprese italiane e di 256 milioni di aziende nel mondo. Il gruppo CRIF, a sua volta, leader trentennale nell’ambito di soluzioni a servizio delle aziende per la gestione del parco clienti e del credito; è il primo gruppo in Europa nel settore delle informazioni su aziende e servizi integrati per il business. I servizi CRIF sono utilizzati da oltre 6300 banche e istituti finanziari, 44.000 imprese, 240.000 consumatori utenti nel mondo in 50 paesi. La consultazione online e affidata al sito iCRIBIS, il canale del gruppo D&B per accedere alla banca dati di informazioni commerciali sulle imprese. I servizi offerti da iCRIBIS relativi alla propria banca dati riguardano le imprese di business in Italia, all’estero e le persone.
Le informazioni fornite da CRIBIS o altre agenzie di rating aziendale simili non sono pubbliche, ma per visionarle occorre registrarsi gratuitamente o a pagamento.
Speriamo che il nostro articolo sulle informazioni sulle aziende ti sia stato utile.
I giovani italiani si trovano spesso nelle condizioni di richiedere un prestito personale, questo a causa delle condizioni di lavoro più difficili e precarie che l’epoca attuale porta con sé. Lo dimostra il fatto che per molti under 30 è tutt’altro che semplice, per non dire impossibile, andare via di casa. Complice l’alto numero di contratti precari, anche tra chi ha una laurea e un titolo di studio solido, e le offerte di lavoro che presentano condizioni di minore stabilità.
La partita Iva è un codice numerico o alfanumerico che va ad identificare ogni contribuente a fini fiscali, per determinare il pagamento dell'imposta sul valore aggiunto. Il codice della partita Iva viene assegnato univocamente dalla Camera di Commercio Italiana (vedi qui per la partita iva all'estero) per quanto riguarda le aziende sul nostro territorio, ed è composto da 11 cifre.
L’Italia non è sicuramente un paese per giovani. Le opportunità lavorative spesso e volentieri nascondono salari molto bassi a fronte di un numero di ore di lavoro esorbitante.
L’acquisto di una casa segna sempre un momento importante nella vita di una persona. Può significare stabilità, indipendenza, famiglia. In Italia si stima che il 92% degli abitanti sia proprietario di una casa, ma la percentuale cala drasticamente al 6% quando si tratta di giovani under 36. Le cause sono molteplici, ma la principale è la mancanza di garanzie sufficienti affinché un giovane riesca a ottenere un mutuo.
Aprire un'attività non è sempre così facile; oltre al possedere ottime capacità gestionali e d'impresa, colui che decide di gestire un'attività in proprio, deve infatti avere a disposizione ingenti somme di denaro per poterla avviare al meglio. Soprattutto per un giovane che intende affacciarsi al mondo dell'imprenditoria giovanile, è spesso necessaria e fondamentale la richiesta di un prestito in banca o presso altri istituti di credito affini. I prestiti vengono inoltre richiesti nei casi dell'acquisto di un immobile.
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