Una volta introdotti gli aspetti salienti di come pagare l'f23 online e di cosa si rischia per Omessa dichiarazione dei redditi, oggi siamo lieti di portarvi alla scoperta di un argomento inedito che confidiamo desti la vostra curiosità.
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- Diversificare gli investimenti
- Conoscere il tipo di investimento
- Ricerca prima di investire
- Investimento in ETF
- MoneyFarm: pro e contro
- Rimanere fuori dalla mania delle criptovalute per il momento
- Liberalizzazione del mercato
- Società di intermediazione
- Idee per guadagnare online: scommettiamo che queste non le conosci?
- Vendere le proprie fotografie sul Web
- Aprire un blog
- Inventare app
- Ecco come funziona il social lending, step by step
- Piattaforme di trading: le recensioni online
- Dove trovare le recensioni
Gli investimenti sono una parte importante della crescita dei propri risparmi; ma investire il proprio denaro non è sempre semplice. Internet permette di investire da casa e di seguire i propri investimenti da un computer o da un dispositivo mobile. Esistono anche molti modi diversi per fare investimenti online sicuri istituti bancari di fiducia, dall'acquisto di singole azioni alla costituzione di un fondo gestito. Riuscire ad evitare situazioni spiacevoli come le truffe online o il tracollo finanziario è fondamentale, soprattutto per chi si sta approcciando da poco al mondo degli investimenti.
Investire comporta dei rischi, ma questo non significa che dobbiate evitarli completamente. Significa solo che dovete trovare il posto giusto per iniziare a investire in modo sicuro e responsabile. In questo articolo vi sveliamo perché gli investimenti online con un istituto bancario di fiducia possa essere la scelta vincente per principianti ma vi sveliamo anche qualche consiglio in più per non correre rischi.
Diversificare gli investimenti
Se volete investire in modo sicuro, è importante diversificare i vostri investimenti. Esistono diversi tipi di investimenti e ognuno di essi comporta i propri rischi. In linea di massima, la maggior parte degli investitori sceglie tra azioni e obbligazioni, ma ci sono molte altre opzioni disponibili per chi ha un po' più di soldi da mettere nel proprio portafoglio di investimenti. Se avete solo una piccola somma di denaro da investire, probabilmente è meglio limitarsi a poche azioni. Le azioni possono essere acquistate individualmente o tramite un fondo, come un ETF o un fondo comune di investimento, che consente di acquistare una parte di un gruppo di società.
Conoscere il tipo di investimento
Dovete innanzitutto conoscere i diversi tipi di investimento esistenti. Ci sono azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, ETF, oro e immobili. Ci sono poi investimenti più speculativi come le criptovalute e le offerte iniziali di monete (ICO). Esistono anche investimenti considerati "alternativi", come il prestito peer-to-peer e il crowdfunding. Questi sono più rischiosi ma possono anche essere molto remunerativi se fatti bene.
Permettici una domanda: hai già letto il nostro approfondimento su come compilare una cambiale? Certamente potrà esserti utile, sulla scia delle informazioni apprese con questo approfondimento che hai sotto gli occhi ora.
Ricerca prima di investire
Prima di investire, assicuratevi di fare una ricerca approfondita sulla società in cui state pensando di investire. Questo può aiutarvi a evitare di investire in società che non sono finanziariamente solide e che potrebbero non essere in grado di ripagarvi. Se state pensando di acquistare delle azioni, potete utilizzare gli strumenti di valutazione dei titoli online per ricercare le aziende e vedere come si sono comportate le loro azioni nel tempo. Se state pensando di acquistare delle obbligazioni, assicuratevi di fare ricerche sulla società che le detiene per verificare che sia finanziariamente solida. Investire in fondi comuni di investimento, ETF o altri fondi è un po' più semplice. Potete documentarvi sul fondo, vedere cosa fa e quanto ha performato nel tempo. Potete anche esaminare aspetti come le commissioni e assicurarvi che siano basse (o inesistenti).
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Investimento in ETF
L'investitore, dopo essersi iscritto al sito ed aver compilato il questionario indispensabile e obbligatorio per conoscere il suo profilo di rischio, potrà scegliere uno o più portafogli tra quelli proposti che contengono circa una decina di ETF (Exchange Trade Fund); inoltre potrà scegliere l’importo iniziale da investire e l’eventuale attivazione del piano di accumulo (PAC).
L'ETF è una particolare tipologia di fondo che replica passivamente un indice finanziario quotato in borsa; gli investimenti in ETF garantiscono la diversificazione dell’investimento, un’alta liquidità ed un basso costo. Questa tipologia di investimento permette di usufruire di buoni rendimenti a basso costo, in quanto si limitano a replicare la composizione di un indice (benchmark) riducendo il rischio più elevato nel caso di investimenti con fondi attivi.
Moneyfarm mette a disposizione dei propri clienti un robo advisor, cioè un algoritmo derivante da specifici software integrati dall’intervento umano dei consulenti. In questo modo gli investimenti non sono quindi lasciati in balia di un robot, ma le funzioni automatiche del software sono abbinate all’esperienza umana. Il robo advice permette di ottenere una tipologia di investimento trasparente senza nessun genere di vincolo temporale o economico.
Funzionamento e costi di Moneyfarm
Il cliente di Moneyfarm potrà usufruire dell’intuitiva e facile app per monitorare i propri investimenti; sarà seguito dai consulenti Moneyfarm che ne consiglieranno le migliori scelte e proporranno le strategie di investimento migliori. L’investimento minimo iniziale è pari a 5mila euro ed il cliente potrà in seguito decidere se e quanto aumentare l’investimento, vendere una parte o richiederne il rimborso totale e attivare o sospendere il piano di accumulo.
Piano di accumulo
Come anticipato il cliente può decidere di investire in Moneyfarm attraverso l’attivazione di un piano di accumulo; questa tipologia di investimento è particolarmente indicata per i giovani risparmiatori che non dispongono di grosse somme da investire subito ma che hanno la possibilità di accantonare piccoli importi mensilmente.
Il PAC di Moneyfarm è semplice e flessibile; i versamenti periodici (minimo 100 euro) permettono di costruire nel tempo il proprio capitale, progressivamente senza nessun tipo di vincolo o limite. Inoltre l’investimento mensile permette di aumentare la diversificazione del proprio investimento, tutelando maggiormente l’investimento e limitandone le conseguenze alle oscillazioni di mercato.
L’investimento di Moneyfarm con il piano di accumulo permette quindi di adattarsi alle esigenze degli investitori, in quanto possono decidere sia l’investimento iniziale che l’importo mensile, ma anche l’estinzione parziale o totale o la semplice sospensione, senza costi di uscita o penali.
Individuazione del profilo di rischio
Al momento dell’iscrizione al sito di Moneyfarm viene proposto al nuovo cliente un questionario di profilazione; attraverso il questionario si compie la prima fase per poter determinare il portafoglio di investimento adeguato. Gli elementi per la profilazione sono tre: propensione al rischio, orizzonte temporale e importo di capitale che si vuole investire.
Il profilo di rischio è soggettivo, ma solitamente è più alto tra i giovani, che a fronte di un maggiore rischio assunto, possono puntare a maggiori rendimenti: ai giovani è spesso rivolta la tipologia di investimento attraverso il piano di accumulo, che può garantire una riduzione di rischio dovuta alla diversificazione temporale dell’investimento, garantendo comunque buoni risultati ed un accumulo di capitale nel tempo.
MoneyFarm: pro e contro
Prima di poter affidarsi ad un piano di investimento come MoneyFarm è importante conoscere i pro e i contro di quest’ultimo al fine di comprendere se faccia o meno al caso nostro.
Ecco i vantaggi:
- Sicurezza: Moneyfarm è autorizzato e regolamentato sia dalla Banca d’Italia che dalla FCA britannica;
- Facilità di uso: non bisogna avere grandi conoscenze in ambito finanziario o economico, basta avere una quantità di soldi da investire, pagare la commissione e affidarsi ai suggerimenti a disposizione che vengono ricevuti in base al profilo;
- Limitazione del rischio (di cui abbiamo già ampiamente parlato sopra);
- Trasparenza: le commissioni sono sicuramente elevate, ma vengono comunicate in modo trasparente, il che non è affatto scontato nel mondo degli investimenti e dei piani d’accumulo.
Tuttavia, anch’esso non è esente da alcuni svantaggi, tra cui:
- Il capitale minimo da investire che risulta elevato (esso ammonta infatti a 5000, una somma considerevole per molti al giorno d’oggi);
- I rendimenti non sono garantiti in nessun modo, aumentando così le probabilità di rischio, a scapito di chi pensa di guadagnare sempre per via dell’aiuto di un consulente;
- Gli investimenti che si possono fare sono solo al rialzo: è possibile quindi guadagnare solo quando i mercati sono positivi;
Allora, vi starete chiedendo se vi sia un’alternativa in grado di diminuire questi rischi, seppur non esente da svantaggi.
Nonostante si consigli MoneyFarm per via di tutto quello che abbiamo detto fino ad ora, qualora voleste conoscere l’alternativa più valida sappiate che questa è eToro, un broker regolamentato dalla CySEC e registrato nell’albo Consob Italia, elemento da non sottovalutare poiché garantisce la massima affidabilità possibile.
Tale piattaforma d’investimento, inoltre, eroga i suoi servizi in Italia dal 2007 e in pochi anni è riuscita ad accogliere più di 7 milioni di investitori rappresentando un punto di riferimento tanto per trader alle prime armi quanto per i professionisti.
Tuttavia il vantaggio principale che esso porta con sé riguarda la funzionalità del Social Trading che permette ad ogni utente di seguirsi l’uno con l’altro e scambiarsi messaggi pubblici con gli altri investitori presenti nella piattaforma, in modo tale da poter imparare dai migliori e ottenere i loro stessi risultati in termini di percentuali di profitto.
Quello che rende eToro più gettonato è la cifra iniziale d’investimento che può ammontare anche a soli 200 euro, contro i 5000 richiesti nel caso di MoneyFarm, quello che vi consigliamo, in entrambi i casi, è di conoscere quanto più si può delle due piattaforme e scegliere quella che più fa al caso vostro.
Rimanere fuori dalla mania delle criptovalute per il momento
Infine, le criptovalute non sono regolamentate e sono spesso utilizzate per attività illegali. Può essere molto difficile seguire l'ascesa e il declino delle criptovalute per determinare su cosa si basa il prezzo. È anche estremamente difficile stabilire se la società che sta dietro a una determinata criptovaluta sia finanziariamente solida, perché probabilmente opera in una zona molto grigia. Anche gli investimenti nelle ICO sono estremamente rischiosi, poiché non sono regolamentati da alcun governo. Alcune ICO sono note per essere delle truffe e per derubare le persone.
Speriamo che questo articolo vi abbia dato una buona idea di come investire il vostro denaro online in modo sicuro e responsabile. Se tenete a mente i suggerimenti di questo articolo, dovreste essere in grado di investire il vostro denaro in modo saggio e di trovare il posto giusto per iniziare a farlo crescere!
Liberalizzazione del mercato
La liberalizzazione del mercato ha coinvolto tantissimi settori, tra cui anche quello finanziario. Nello specifico il mercato dei prestiti, fino a pochi anni fa appannaggio esclusivamente di banche ed istituti finanziari, ha spalancato le sue porte anche ai privati. Sono quindi nate numerose piattaforme di prestito online che fanno da tramite tra i richiedenti il prestito ed i prestatori, con un vantaggio reciproco. I richiedenti possono avere un prestito immediato, con la possibilità di ripagare il debito a piccole somme e a tassi di interesse molto più contenuti. I prestatori investono i loro soldi in un determinato progetto, e nel giro di poco tempo incrementano il loro patrimonio iniziale. Una pratica estremamente diffusa e sicura, poiché le piattaforme elargiscono i prestiti online solo a coloro che hanno una storia creditizia solida alle spalle.
Il trading online rappresenta un'altra metodologia di investimento online. Si tratta di una pratica un po' più audace, poiché non c'è la certezza di riavere il proprio capitale iniziale, anzi c'è il rischio di perderlo. Per questo motivo per i neofiti è preferibile iniziare con le opzioni binarie, uno strumento finanziario studiato per i non professionisti. É consigliabile anche iniziare con un investimento minimo, in modo da poter assorbire eventuali battute d'arresto. Sono diverse le piattaforme che consentono di giocare in borsa tramite il trading o il forex, e molte di esse danno l'opportunità di fare una simulazione di compravendita in modo da acquisire un po' di pratica e di esperienza. Nella sostanza bisogna prevedere il possibile andamento di mercato, in modo da negoziare beni per fare la mossa migliore.
Diversi imprenditori hanno deciso di investire oggi i loro soldi online creando dei negozi e-commerce sul web. Una scelta sempre più condivisa da molti commercianti o da imprenditori in erba, poiché consente di tagliare diverse spese. La vendita dell'e-commerce avviene esclusivamente online, quindi naturalmente non bisogna sostenere i costi necessari in un negozio fisico, come lo stipendio dei dipendenti, spese di luce, gas, acqua, cancelleria, magazzino, ecc. L'unico costo per gestire un negozio di e-commerce è rappresentato dalla creazione e della gestione del sito, oltre ovviamente alle spese di spedizione degli articoli.
Società di intermediazione
In questo contesto meritano una menzione le SIM, acronimo di Società di intermediazione mobiliare di cui ultimamente si sta parlando molto. Cosa sono le SIM? Si tratta di società per azioni che svolgono l'attività di intermediazione mobiliare. Le SIM gestiscono i patrimoni dei loro clienti, proponendo dei piani di investimento personalizzati sulle esigenze e sulle richieste degli investitori. Per gestire i propri investimenti online si può usare efficacemente la piattaforma Moneyfarm, che rientra nella categoria delle SIM. Le opinioni su Moneyfarm sul web sono tutte estremamente positive, poiché la piattaforma propone delle condizioni estremamente vantaggiose per l'investitore. Moneyfarm offre servizi finanziari online mediante consulenze finanziarie "ad hoc" per i propri clienti. Gli esperti di Moneyfarm analizzano l'andamento del mercato, e successivamente propongono ai clienti dei ribilanciamenti per ottimizzare al massimo il rendimento e proteggere il capitale.
Moneyfarm può offrire rendimenti più elevati rispetto a un conto deposito normale. Inoltre il cliente può decidere di disinvestire il proprio denaro in qualsiasi momento, senza alcun tipo di vincolo o penale.
Ogni cliente può gestire il suo piano di accumulo secondo le proprie necessità, partendo anche da un investimento minimo di 100 euro. Nel corso del tempo il cliente può anche diversificare il suo portafoglio, o in alternativa estinguere o sospendere momentaneamente il piano. Moneyfarm non prevede costi di apertura né di negoziazione, quindi non sono richieste commissioni per il deposito del conto e tutti gli investimenti successivi sono gratuiti. Il cliente può tranquillamente monitorare i rendimenti del portafoglio e dei fondi direttamente sul sito web, in modo da tenere sempre sotto controllo i propri investimenti.
Il ruolo dei Social Network
Tra le più moderne forme di investimento ci sono infine quelle legate ai social network, il marketing del nuovo millennio. Da anni ormai è esplosa la mania degli youtuber, che con costi prossimi allo zero riescono a diventare star del web. Per quanto riguarda il settore gaming è sufficiente acquistare l'attrezzatura necessaria per presentare un videogioco, e lanciare i propri video sulla piattaforma. Naturalmente non è così facile come sembra, ci vogliono mesi interi per acquisire fan, far crescere la propria pagina e monetizzare qualcosa di concreto. Il basso investimento però è lo sprone giusto per molti giovani, che tentano la carta Youtube per intraprendere una scorciatoia verso il guadagno.
Più articolato è il guadagno sui social network come Facebook, Twitter e Instagram. Qui infatti bisogna pianificare con estrema attenzione le campagne pubblicitarie, in modo da promuovere il proprio prodotto oppure diffondere il propri blog. Su qualsiasi social network, da Twitter a Facebook fino ad Instagram, l'obiettivo fondamentale è quello di conquistare quanti più fan e follower possibili, così da ricevere tanti clic e far crescere la propria pagina. Per chi ha un negozio di e-commerce la bontà di una campagna pubblicitaria è immediatamente tangibile, tramite il numero di vendite di servizi e prodotti. Per chi ha un sito o un blog i risultati ottenuti si possono quantificare nei clic alle pagine, nei "mi piace" e nel numero di fan conquistati nel tempo.
Idee per guadagnare online: scommettiamo che queste non le conosci?
Esistono diversi modi per guadagnare somme extra online e uno di questi si chiama Oberlo, il portale che consente di importare migliaia di prodotti all'interno del proprio store Shopify e spedirli ai propri clienti. Oberlo è un intermediario che permette a chiunque di gestire le vendite tramite una dashboard costantemente aggiornata e ricca di informazioni relative alle vendite, ai guadagni e agli ordini ricevuti. Il termine che descrive quest'attività è dropshipping, una possibilità preziosa che Oberlo consente di apprendere anche a chi parte da zero, grazie alla mole di consigli, informazioni e tutorial dedicati. Ma andiamo per ordine. Chi desidera sfruttare i vantaggi di Oberlo deve iscriversi al servizio, scegliere il piano più adatto alle proprie esigenze, cercare i prodotti presenti nel database del sito o in quello di AliExpress e aggiungerli al proprio negozio online. Infine, il portale offre la possibilità di personalizzarli, aggiungendo un titolo e dei tag, oppure inserendoli in una determinata categoria. Oberlo riduce in maniera significativa i tempi necessari per aggiungere nuovi prodotti alla propria vetrina Shopify.
Cos'è il dropshipping?
Il dropshipping è un metodo che consente di vendere articoli ai propri clienti, senza la necessità di un investimento iniziale e senza dover gestire nessun magazzino. Chi conosce i fondamenti del marketing e desidera sfruttare le proprie abilità, non potrà che beneficiarne. Inoltre, con questo metodo è possibile dar vita a un'attività legata a una delle proprie passioni. Ad esempio, chi ama il bricolage o il fai da te può vendere articoli appartenenti a questa categoria; un appassionato di moda, invece, potrebbe avviare uno shop nel quale proporre i modelli di tendenza. E per conquistare il proprio pubblico è possibile ricorrere a tutorial online o ad articoli di blog che aumentino l'interesse intorno alle proposte in vetrina. Il dropshipping consente di raggiungere qualsiasi nicchia di mercato.
Vendere le proprie fotografie sul Web
Il dropshipping non è l'unico modo per guadagnare in rete. Chi possiede un talento come la fotografia e sa usare discretamente Photoshop, potrebbe decidere di vendere le proprie foto a blog e giornali. Inoltre, non mancano le piattaforme (Foap è una delle più note, ma ve ne sono tante altre) che consentono di vendere i propri scatti e guadagnare su ogni singola fotografia. Per alienare le proprie creazioni sui siti di stock fotografico è importante utilizzare i tag corretti, così che gli utenti possano trovare facilmente le foto attraverso i moduli di ricerca online.
Cosa c’è che non va nel dropshipping
Nel mondo delle vendite online si sta facendo strada una nuova metodologia, che sta aprendo le porte dell’e-commerce a milioni di persone, anche a quelle che non hanno grossa esperienza in materia: il dropshipping. Questo metodo, conosciuto anche con il termine drop ship, permette a un venditore di vendere un bene a un’acquirente senza possederlo realmente.
Il meccanismo è molto più semplice di quanto si possa pensare: il venditore si limita semplicemente a pubblicizzare sul proprio negozio online una serie di prodotti. Quando un’acquirente decide di cliccare sul tasto “acquista”, l’ordine viene trasmesso direttamente al fornitore (conosciuto anche con il termine dropshipper), che si occuperà in prima persona della spedizione del prodotto all’utente finale. In questo modo il venditore non è altro che un intermediario che si pone fra fornitori e acquirenti, garantendosi ovviamente un margine di guadagno: semplice, no? Come tutte le cose, in realtà, anche il dropshipping ha i suoi pro e contro: vediamoli insieme.
Le note positive del dropshipping balzano immediatamente agli occhi anche degli utenti meno esperti. Con questo metodologia di vendita i costi di investimento iniziale sono praticamente azzerati, dato che i prodotti vengono presi dai fornitori solo dopo l’acquisto dell’utente finale. In questo modo, quindi, non ci sarà mai merce che marcirà in magazzino invenduta. Con il dropshipping chiunque abbia un PC e una connessione internet può vendere online. Ci sono dei vantaggi anche per i fornitori, che con questo metodo possono ampliare il proprio portafoglio clienti e incrementare i profitti.
Con il drop ship, tuttavia, non sono tutte rose e fiori. Questo metodo di vendita sta avendo sempre più successo, quindi la concorrenza è davvero agguerrita. Per poter reggere il confronto con gli altri, quindi, bisogna tessere una rete di fornitori molto articolata. Questa decisione porta però a due complicazioni: soprattutto agli inizi, per stare al passo con gli altri i margini di guadagno sono molto scarsi. Inoltre, rivolgersi a uno o più fornitori, senza aver un magazzino proprio, significa dover aumentare notevolmente i tempi di invio e questo, in un mondo in cui colossi come Amazon garantiscono la spedizione in giornata, è un grosso limite.
Ci sono controindicazioni anche per quel che riguarda l’assistenza ai clienti: nel caso il prodotto arrivi danneggiato, o se semplicemente l’utente finale vuole avvalersi del diritto di recesso (che gli spetta per legge), iniziano i problemi. Da vero intermediario, infatti, il venditore deve essere arbitro tra il cliente e il fornitore, andando a dirimere una disputa che, comunque la si chiuda, finisce sempre per scontentare qualcuno. Inoltre, se il fornitore ha sede nei paesi asiatici, il rischio che i prodotti venduti siano non conformi alle direttive della Comunità Europea è molto elevato.
Tuttavia, al netto dei pro e dei contro, il dropshipping rimane un’attività dal basso rischio imprenditoriale.
In caso di emergenze sanitarie
Come funziona il dropshipping e, in genere, la vendita online in caso di gravi emergenze sanitarie, come le pandemie? I commercianti online sono autorizzati a vendere? E quali sono le regole da seguire per i fattorini alla consegna e per i clienti? Le domande sono tante a riguardo, ma sostanzialmente si può affermare che le vendite online – soprattutto quelle dei generi di prima necessità – non sono sospese durante i periodi di emergenza sanitaria, e anzi sono fortemente raccomandate per limitare gli spostamenti all’essenziale e ai soli addetti alle consegne.
Tutti i merchant di dropshipping affiliati possono vendere online beni e servizi senza limitazioni di tipologia: se da un lato i beni di prima necessità come i prodotti della filiera agro-alimentare e sanitaria sono prioritari, non è esclusa la vendita di ogni altro bene o servizio online che è ugualmente utile allo svolgimento della vita quotidiana e per il benessere psico-fisico dell’acquirente che si tratti di elettrodomestici, computer per lo smart working, dispositivi elettronici, detergenti per l’igiene personale e la casa, attrezzi da giardinaggio, libri e materiale culturale per la scuola o il relax, attrezzi ginnici e tutto quanto possa servire alla vita quotidiana, anche limitatamente alle mura domestiche. In caso di emergenze sanitarie è, tuttavia, possibile incorrere in oggettive difficoltà nei tempi di ricezione della merce o talvolta di sospensione del servizio di consegna per deficienze logistiche e organizzative dei corrieri che possono dover affrontare un improvviso incremento delle richieste online o per ridurre i rischi alla salute dei propri dipendenti. Anche se dunque, il dropshipping è la soluzione ideale in tempi di pandemia, il servizio non potrebbe essere sempre garantito o efficiente.
Le attività di magazzinaggio e trasporto sono specificatamente consentite alle aziende con il Codice ATECO 52. È una realtà diffusa che alcune società proprietarie di siti e-commerce non siano iscritte alla camera di commercio e non abbiano un codice ATECO di riferimento per le attività specifiche di magazzinaggio, tuttavia in casi di emergenza sanitaria è possibile per il titolare della società recarsi personalmente in magazzino per impacchettare i prodotti acquistati online dai clienti o contattare il corriere per la spedizione. I merchant di dropshipping possono così svolgere tutte le attività funzionali ad assicurare una continuità di filiera o attività accessorie per lo svolgimento di un’attività consentita come la vendita di prodotti e servizi online.
Come modificare i contratti commerciali in vigore in caso di sopravvenuta necessità
Quando sopraggiungono situazioni di emergenza per cui un’attività commerciale viene sospesa, ma vi sono in corso dei contratti, sussiste la possibilità di modificarli o rinegoziarli, ma molto dipende dalla tipologia di attività commerciale: se negozio fisico o e-commerce. Nel caso dell’e-commerce – come si è visto – non vi sono limitazioni a continuare la vendita, nel caso di negozi fisici che devono rimanere obbligatoriamente chiusi al pubblico in caso di emergenze sanitarie, si può ricorrere a due istituti giuridici:
- La parziale impossibilità sopravvenuta;
- l’eccessiva onerosità sopravvenuta.
Invocando uno dei due istituti giuridici è possibile ipotizzare una rinegoziazione e dei contratti commerciali in essere – postponendo le date di consegna o i pagamenti – in accordo con gli eventuali creditori, fornitori o clienti e senza applicare more o sanzioni. Anche le attività che possono continuare l’operatività possono ricorrere ai termini di modifica contrattuale a fronte della dimostrazione di una fattiva riduzione del fatturato che oggettivamente rende impossibile il rispetto dell’impegno preso con il creditore.
Diventare un influencer
Chi possiede una capacità dovrebbe sfruttarla. Che si tratti di moda, cucina o marketing, è possibile capitalizzare le proprie conoscenze grazie a uno strumento diffusissimo come Instagram. Basta creare un profilo e postare foto e contenuti interessanti. I guadagni sono possibili attraverso post sponsorizzati e takeovers e variano in base al numero dei followers. Il primo passo è capire come incrementare il proprio seguito, quindi potrebbe essere utile iscriversi a una delle piattaforme che mettono in contatto gli aspiranti influencer con i brand alla ricerca di un testimonial per i loro prodotti (SocialPubli, BranTube, Blog on Brands, Coobis, Virality, etc). Come si fa ad ottenere successo? La prima regola è essere coerenti, sia per quanto riguardo le tipologie di contenuti pubblicati, che gli argomenti trattati. Per guadagnare consensi è necessario guadagnarsi la fiducia della propria nicchia e per riuscirvi contano la coerenza e la bontà dei contenuti offerti.
Aprire un blog
Diventare un blogger è uno dei modi più semplici per soddisfare le proprie passioni e per guadagnare lavorando da remoto. In tanti lo fanno già, magari descrivendo i propri viaggi, oppure offrendo consigli culinari e ricette, parlando di automobili o pubblicando tutorial video relativi alle proprie sessioni di yoga. Il blogging consente di monetizzare in diversi modi: post sponsorizzati, link di affiliazione oppure attraverso l'aggiunta di uno store online con cui vendere prodotti. Sì, perché il blogging può essere complementare al dropshipping: descrivendo i propri articoli e offrendo informazioni relative all'uso che se ne può fare, sarà molto più semplice venderli ai propri lettori fidelizzati. Anche in questo caso la regola fondamentale è focalizzarsi su una nicchia ed esporre un problema, quindi offrire gli strumenti per risolvere quel determinato problema.
Verificare i negozi
Vi sono alcune applicazioni che potete scaricare attraverso un semplice click sul vostro Smartphone che offrono piccoli incarichi ed uno di questi è proprio quello che vi permette di verificare i negozi presenti nella vostra città.
Il nostro consiglio è quello di considerare questo mezzo se abitate in una grande città, ma nessuno vi vieta di farlo a prescindere.
Il tutto consiste nel verificare se nel negozio di riferimento una promozione risulta ben evidenziata, se un certo prodotto è o no esposto, se il personale risulta disponibile, preparato ed in grado di suggerire l’acquisto di un certo articolo o meno.
Le uniche istruzioni che dovete seguire sono quelle relative alle foto che dovete scattare secondo dei criteri ben precisi, rendendovi degli ispettori travestiti da potenziali acquirenti.
Attraverso questo tipo di attività vi sarà possibile guadagnare all’incirca 5 euro a compito, per questo il suggerimento di farlo in città in cui sono presenti vari marchi, dai più ai meno famosi.
Inventare app
Questo è sicuramente uno dei suggerimenti che vi apparirà forse più banale, ormai tutti quanti conosciamo l’importanza che le varie applicazioni hanno nella nostra vita e nello svolgimento di compiti quotidiani: è grazie ad un’applicazione se riusciamo a pagare le tasse con un click, a conoscere il nostro saldo, ad ottenere degli sconti nei negozi che frequentiamo di più.
Naturalmente il suggerimento è tanto banale quanto difficile da realizzare per via del gran numero di applicazioni già esistenti ma se avete notato una lacuna e l’idea che avete avuto vi sembra sufficientemente vincente, allora varrà sicuramente la pena tentare.
Tranquilli, non vi servono particolari capacità poiché esistono ormai vari siti internet che vi aiutano a realizzarle passo dopo passo e saranno poi i Marketplace dei principali brand informatici ad aiutarvi a vederle (tenendo per sé il 30% del guadagno, indipendentemente dalla cifra).
Il nostro consiglio in questo caso è quello di fidarsi del proprio istinto e delle proprie intuizioni e soprattutto di ricordare che ogni azienda possiede delle procedure differenti ed è per questo che occorre vedere i regolamenti.
Tester
Se conoscete bene l’inglese non potete non approfittarne, molte società cercano infatti qualcuno che sia in grado di testare software per il computer, naturalmente si viene scelti di volta in volta sulla base delle esigenze del programma preso in considerazione, ma ciò non vi prima di offrirvi e accogliere le varie occasioni (quante esse siano) e approfittare delle ricompense.
Ecco come funziona il social lending, step by step
C’è stato un tempo in cui i giovani avevano l’abitudine di accantonare denaro e risparmi per affrontare eventuali momenti difficili e prendere decisioni importanti più avanti in futuro. Negli ultimi decenni, però il rapporto dei ragazzi con la finanza personale è cambiato e adesso sono in molti a movimentare il capitale fin da subito.
Difatti, anche a causa della diffusione di internet e dei vari dispositivi elettronici con cui accedere alla rete, si sono moltiplicate le opportunità e le occasioni non solo di accantonare e gestire il proprio risparmio, ma addirittura di cercare di farlo fruttare, magari facendo anche investimenti di vario genere. Per un giovane, una certa somma di denaro a disposizione potrebbe essere utile in tanti modi: ad esempio, per pagarsi gli studi oppure per poter rendere concreta e attuabile una propria idea imprenditoriale e quindi avviare una cosiddetta Startup.
Le formule di investimento a disposizione sono sempre nuove e diverse, come il social lending che risulta particolarmente apprezzato proprio tra i ragazzi e sfrutta la tecnologia digitale. Viene indicato anche come P2P lending (dove P2P è acronimo di ‘peer-to-peer’, letteralmente ‘da un punto all’altro’) e si tratta di una particolare tipologia di prestito che viene erogato in via diretta - con l’ausilio di piattaforme ad hoc - tra privati. E’ riconducibile alla tipologia dei prestiti personali non finalizzati, per cui potrebbe servire per perfezionare l’arredamento della casa così come per l’acquisto di una moto ma non solo.
Il social lending ha visto i suoi primi passi agli inizi del 2000 nel Regno Unito e poi, grazie al successo riscontrato da questa formula, si è diffuso nel resto dell'Europa, negli Stati Uniti e infine in Cina. Negli ultimi anni, anche l'Italia ha visto la nascita di alcune piattaforme di social lending, sia per privati che addirittura per singole aziende. D'altronde, questo genere di investimenti e di prestiti ha evidenziato una maggiore diffusione dopo la crisi finanziaria del 2008, a cui seguí una riduzione dell'erogazione di prestiti da parte dei tradizionali istituti finanziari.
Rischi e vantaggi: ecco la mappa da consultare
L’assenza di intermediari, con i vantaggi economici che comporta, può essere indicata tra gli elementi che rendono questa formula più interessante per i giovani. Inoltre, dal momento che le nuove generazioni sono più avvezze alla tecnologia, il social lending - il quale consente una gestione direttamente da pc, smartphone e tablet - sembra molto più congeniale e meno rigido rispetto alle modalità tipiche del sistema bancario. Il social lending è facile da capire, inoltre rispetto al passato c’è stato un cambio di prospettiva da un punto di vista ‘temporale’: prima i risparmiatori sceglievano forme di investimento a lungo termine, mentre con il P2P un buon investimento può richiedere anche solo qualche giorno per essere perfezionato.
Il tutto nel rispetto delle norme dedicate, con la certezza di ottenere la necessaria assistenza nelle diverse fasi dell’operazione. Attenzione, però, perché nel caso in cui vi sia un default da parte del soggetto richiedente a quel punto il prestatore di denaro non sarebbe tutelato da garanzie.
Di conseguenza, gli aspetti positivi del social lending sono diversi. Esso, infatti, consente di avere una somma di denaro in breve tempo e senza dover attendere la spesso lenta procedura da seguire quando vi sono degli intermediari finanziari veri e propri (banche o istituti di credito). Altro elemento positivo è proprio l'assenza di questi ultimi o la loro diversa forma, che fa ridurre sovente il tasso d'interesse richiesto a seguito dell'erogazione del prestito. Pertanto sono questi fattori che hanno reso il social lending una formula veloce, semplice e di successo.
Tutto questo non significa comunque che non vi siano rischi, come abbiamo detto, e non vi siano controlli e regole rigide a cui devono sottostare sia i richiedenti di finanziamenti che i prestatori di denaro. Infatti, i primi, ad esempio, come vedremo anche in seguito, vengono classificati in base alla loro affidabilitá e quindi secondo una sorta di rating (modalitá simile a quello che accade per i prestiti tradizionali). A controllare e gestire tutto questo sono delle societá specializzate, in pratica delle piattaforme online che fungono in questo caso da intermediari di social lending appunto.
Per comprendere il funzionamento di questa particolare formula P2P, sarà utile suddividere in pochi e semplici step l’intero processo che la compone. Si inizia con il richiedente che fa domanda per ottenere un certo tipo di finanziamento: la piattaforma risponde mettendo in atto un’attenta analisi sulla sua affidabilità e solidità finanziaria (a ciascun debitore corrisponde uno specifico rating e un determinato tasso di interesse). Per quanto riguarda invece il prestatore, quest’ultimo procede ad effettuare la sua registrazione all’interno della piattaforma per il P2P per poi trasferire il capitale e selezionare quei prestiti che si intendono finanziare. Quando il richiedente avrà raggiunto l’intero della somma, riceverà il denaro con bonifico sul conto, per poi rimborsare (in genere con una rata ogni mese) il finanziamento tramite addebito diretto e tenendo conto dei tassi di interesse.
Piattaforme di trading: le recensioni online
Una delle attività che si sono diffuse in questi anni, parallelamente all'incremento dell'uso di computer e dispositivi elettronici, è il cosiddetto trading online. Questo rappresenta in pratica un'attivitá di compravendita di differenti prodotti finanziari, tra i quali vi sono anche azioni, valute, Titoli di Stato e materie prime, e che tende a svolgersi su mercati specifici. Tale compravendita di prodotti si pratica con l'uso di piattaforme particolari disponibili sul web (definite anche Broker), che sono accessibili appunto tramite computer o smartphone connessi ad una rete.
Il trading online quindi si basa su un'attività di compravendita di differenti prodotti e su svariati mercati. La tempistica con cui si svolgono queste operazioni di acquisto e vendita dei prodotti può essere anch'essa molto diversa ed andare dai pochi minuti alle molte ore, durante la giornata. Di conseguenza, il trading si può definire come una vera e propria attività d'investimento e speculativa, con cui gli utenti (definiti Trader) possono beneficiare di considerevoli profitti, ma anche andare incontro a consistenti perdite di denaro.
Pertanto, considerato tutto questo, prima di iniziare a svolgere questo genere di operazioni, utilizzando le piattaforme di trading a disposizione sul web, è sempre consigliabile conoscere bene questo settore, informarsi sulle conseguenze (positive o negative) di talune operazioni, fare esperienza pratica utilizzando i cosiddetti demo presenti sulle piattaforme stesse e che fanno uso di denaro immaginario. Infine, come vedremo, è importante, sia pur con qualche accortezza, anche dare uno sguardo alle recensioni presenti su internet e relative alle varie piattaforme di trading.
Quando si comincia la propria attività di trading il primo consiglio che si riceve è quello di scegliere accuratamente la piattaforma di trading da utilizzare. Per farlo, spesso, si sfruttano le opinioni degli altri utenti, o anche le recensioni disponibili in rete. Non sempre questa è la strada giusta, visto che molte recensioni sono abbastanza “di parte”. Nel senso che a volte proprio nelle recensioni si tende a enfatizzare i punti deboli del trading online, evitando di mostrarne anche i punti di forza.
Dove trovare le recensioni
Sono numerosi i siti internet che parlano quasi esclusivamente di trading online. Spesso sono proprio questi che riportano recensioni dei vari strumenti per il trading presenti in rete. Se si è però alla ricerca delle recensioni di una specifica piattaforma, appena nata o poco nota, allora le cose si complicano leggermente. Nel senso che le recensioni eToro, una delle piattaforme di trading più note e utilizzate, sono facili da trovare e quasi tutti i siti dedicati al trading parlano di questa piattaforma; mentre invece per la piattaforma sconosciuta si dovrà fare qualche ricerca in più, a volte reperendo solo una singola recensione. Cercare di conoscere le caratteristiche di uno strumento di questo genere è quindi più difficile se lo si vuole fare esclusivamente attraverso la lettura delle recensioni. In alcuni casi si dovrà proprio attivare un account per comprendere come funziona la piattaforma e quali sono i suoi punti di forza.
Recensioni negative
Capita anche di trovare in rete recensioni negative; questo è vero un po’ per tutte le piattaforme di trading e spesso anche per gli articoli che riportano le opinioni degli utilizzatori. Effettivamente ci sono delle piattaforme che possono non offrire tutti gli strumenti più utili a fare trading online in modo veloce e semplice; oltre a questo ci sono piattaforme non autorizzate dalla Consob, che cercano di aggirare le leggi a livello europeo o che effettivamente sono delle truffe.
Per quanto riguarda però le piattaforme più diffuse ed utilizzate, le recensioni negative spesso puntano il dito su questioni che non riguardano effettivamente la singola piattaforma. Partendo dal fatto che il trading online è un tipo di investimento ad alto rischio, soprattutto laddove sia possibile sfruttare la leva finanziaria, il trader che ha perso parte del proprio capitale durante la propria attività non dovrebbe puntare il dito esclusivamente sulla singola piattaforma. Sono diversi i fattori che possono capitare mentre si fa trading, che non si possono però imputare alla singola piattaforma.
Scegliere la piattaforma giusta
Per scegliere la piattaforma di trading da utilizzare quotidianamente è importante leggere recensioni e opinioni degli altri utenti, cercando però di sentire più voci. Solo così si riesce a togliere di mezzo qualsiasi insinuazione non correlata all’effettiva validità della singola piattaforma. È vero comunque che leggendo tra le righe si riesce sempre a comprendere quale sia l’effettivo elemento che chi scrive una recensione vuole far risaltare su tutti gli altri. Se tale elemento è la rischiosità del trading online come investimento, questo non conta nulla per quanto riguarda la qualità della piattaforma utilizzata.
Comunque sia, per poter scegliere, tra le varie piattaforme di trading, quella adatta alle nostre esigenze o quella che si ritiene la migliore, si devono fare una serie di considerazioni e valutare molteplici fattori. Tra questi ultimi vi sono, ad esempio, la notorietà della piattaforma, la sua affidabilità, la sicurezza, il supporto offerto ai propri utenti in qualsiasi situazione, la chiarezza delle informazioni fornite e delle operazioni che si possono effettuare. Insomma, una vasta gamma di elementi che rendono il trader consapevole delle proprie azioni e delle loro conseguenze.
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