In un momento economico particolare come quello che si sta vivendo in Italia, è una scommessa impegnativa quella di aprire un’attività commerciale. Grossi investimenti, tanta burocrazia e moltissime incognite sulle possibilità di successo: questi sono a grandi linee i fattori con cui deve confrontarsi un neo imprenditore.
Negli ultimi anni però si è verificata una crescita esponenziale di emergenti negozi aperti con la formula del franchising. Secondo una statistica Assofranchising sono circa 1000 i marchi che offrono sul mercato italiano la possibilità di affiliarsi ed aprire un nuovo punto vendita, ad oggi il faabbigliamentotturato stimato di questa piramide commerciale supera i 25 miliardi di euro. I settori sono i più vari, dalla ristorazione alle agenzie di viaggio e immobiliari, dal negozio per l’infanzia a quello di elettronica…c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Prima di aprire un nuovo negozio in franchising è consigliabile informarsi molto bene sulle condizioni offerte, sui requisiti richiesti dalla casa madre e ponderare la scelta in funzione del budget di cui si dispone, verificare se esistono opportunità a basso costo o a costo zero.
L’anno che si è da poco concluso, ha visto nascere molte nuove realtà commerciali con questo sistema di affiliazione. Tra i settori di maggiore successo sicuramente quelli più di nicchia, come i prodotti specifici che incontrano le tendenze e i bisogni della clientela più esigente (ad esempio quelli legati ai prodotti alimentari per le varie intolleranze o quelli biologici), oppure le attività relative al benessere psicofisico. Altro trend che ha interessato le nuove aperture e affiliazioni è stato quello della ristorazione veloce e quella che interessa un unico prodotto (friggitorie, spaghetterie), nonchè i marchi che si concentrano su una particolare tipologia di cucina (piatti regionali o specialità). Il settore abbigliamento è considerato invece un evergreen per le affiliazioni, sia per quel che riguarda i brand più noti e conosciuti, che quelli nati di recente.
Ma se volessimo intraprendere un’attività imprenditoriale con l’affiliazione, quali sarebbero i nuovi settori più richiesti e con maggiore garanzia di successo? Le previsioni per l’immediato futuro sono piuttosto specifiche e ben definite, alcune attività commerciali saranno più richieste di altre e in alcuni casi le tendenze ci sorprenderanno. Tra queste ci sono le agenzie multi servizi, ossia quelle realtà a cui sempre più spesso si rivolgono privati e aziende per sbrigare pratiche burocratiche di vario tipo, o che offrono servizi specifici anche a domicilio. La gestione e le nuove soluzioni dedicate al problema dei rifiuti nelle grandi città in particolar modo, è un altro trend da non sottovalutare quando si decide di aprire un franchising: molto successo infatti stanno riscuotendo le ditte che offrono soluzioni alternative e innovative per il riciclo e la raccolta dei materiali di scarto. Anche il settore della formazione, sia per i giovani che per gli adulti che hanno necessità di riqualificarsi, con le aziende che forniscono la consulenza di docenti qualificati che possono supportare nello studio one-to-one. Infine vi segnaliamo tra i settori emergenti anche il Franchising Cannabis che vendono prodotti 100% legali a base di canapa.
Per chi è interessato al mondo del franchising e sta valutando l’idea di aprire un’attività commerciale in affiliazione, internet viene in aiuto con una serie di portali che raccolgono le informazioni sui marchi che offrono questa possibilità:
Scegliere se aprire o no un ristorante è sempre difficile. Bisogna pensare se si avrà o meno un ritorno economico superiore a quello investito, ma soprattutto riuscire a rifornirsi dei prodotti migliori che si possano trovare, essendo sempre la prima pubblicità che un locale possa avere. Ma cosa conviene di più, comprare un locale o costruirlo da zero? La scelta ovviamente è parecchio complessa: comprando un’attività si risparmia sia tempo che denaro, trovando magari un locale con già a disposizione cucina, canna fumaria, ecc. (Anche se vi consigliamo di informarvi bene il perché l’attività viene venduta).
Aprirlo, invece, da zero comporta spese e tempi nettamente superiori, ma vi darà la possibilità di poter usare tutta la vostra fantasia per l’arredo e la composizione, sia per gli interni che per gli esterni.
Spesa che non tutti mettono in conto ma che, secondo noi, è fondamentale è quella del marketing. Non parliamo di distribuzione di volantini, ma di una vera e propria campagna pubblicitaria indirizzata ad un pubblico in rete magari, l’eventuale creazione di un sito web e l’inserimento su app come quella di Just Eat.
Ma partiamo dal principio. Aprire un ristorante è ciò che molti sognano da tutta una vita, soprattutto le persone appassionate di cucina che vogliono avere la possibilità di esprimere la propria creatività in cucina e non cucinare solo per i propri parenti oppure i propri amici. Purtroppo però, far partire e rendere remunerativa un’attività come la ristorazione, non è proprio facilissimo, anzi. C’è bisogno di una grande forza di volontà e perseveranza in quest’impresa. Le cose di cui un ristorante avrebbe sempre bisogno sono, prima di tutto, uno staff sempre preparato a qualunque imprevisto e pronto ad interfacciarsi col cliente, dei fornitori che procurino sempre del cibo fresco e quindi di qualità, una discreta dose di qualità manageriali per la direzione dell’intero staff e poi un locale posizionato nel punto giusto, che non è sempre il classico “centro pieno di gente”. Detto questo, andiamo ad affrontare le questioni legali legate all’apertura del vostro ristorante, come l’apertura della partita IVA e l’iscrizione all’INPS.
Ovviamente per avviare un locale, e quindi essere il proprietario del suddetto, è necessario aprire la partita IVA con la ragione societaria.
Ci permettiamo di consigliare a chiunque, a seconda dell’esperienza che uno ha ovviamente, di essere sempre affiancati da un commercialista professionista del settore che vi possa aiutare con l’approvazione di tutti i permessi perché, come sapete, per aprire un ristorante i permessi da avere sono tanti. La presenza di un commercialista è fondamentale perché può occuparsi senza problemi di tutte le faccende pratiche come ad esempio la comunicazione all’agenzia delle entrate dell’avviamento dell’attività. L’apertura di una partita IVA sin dall’inizio dell’apertura del locale, ti permette di scaricare tutti i costi di avvio attività. Dopo la comunicazione, l’Agenzia delle Entrate, vi indicherà il vostro numero della Partita IVA. Successivamente ci si dovrà iscrivere al’INPS e all’INAIL.
Ogni dipendente di un locale deve svolgere, obbligatoriamente, il corso HACCP. È una sorta di sostituzione del libretto sanitario che va ad accompagnarsi ad una sorta di autocontrollo da parte del gestore del locale.
Per aprire un ristorante bisogna necessariamente possedere la licenza commerciale che viene rilasciata solo ed esclusivamente sotto autorizzazione dell’Ufficio del Commerci del Comune. Se si ha affittato lo stabile, che poi diventerà il ristorante che si vuole aprire, bisognerà dichiararlo in modo da registrare il contratto negli uffici del Registro. Successivamente a questa procedura, si deve esplicare la pratica in modo da ottenere la licenza e poter chiedere l’autorizzazione per la vendita di alcolici e superalcolici.
Questo è uno dei passi fondamentali, la posizione del locale. Come accennato prima non sempre è la cosa migliore il locale in centro dove è sempre pieno di gente, dipende tutto da che tipo di locale volete aprire. Se il vostro desiderio è un risto-pub, allora a quel punto il centro della città andrà benissimo, se invece avete intenzioni un po’ più particolari con un agriturismo dove vengono serviti diversi tipi di piatti, sicuramente il centro non è indispensabile.
Bisogna ovviamente riuscire a colmare le “lacune” della posizione del locale col marketing, sempre come accennato prima, non ci riferiamo solo alla distribuzione di volantini, ma anche a delle vere e proprie campagne pubblicitarie online. Sfruttare delle strategie di marketing per invogliare il cliente a spendere dei soldi nel vostro ristorante, magari anche solo con delle piccole promozioni il cliente si incuriosirà più facilmente al vostro ristorante. È importantissimo instaurare un rapporto di fiducia col cliente in modo da farlo tornare abbastanza spesso, che senta il vostro locale come una seconda cucina a cui affidarsi ciecamente. Più il cliente sarà fidelizzato, più la voce si spargerà velocemente, sarà il cliente stesso a fare pubblicità al locale.
Un prestito personale è un finanziamento che permette di richiedere un dato importo da utilizzare, ad esempio, per l’acquisto di mobili, di beni per la casa o di un’auto. Per richiedere il prestito è importante avere a disposizione i dati che riguardano la busta paga, la pensione o la propria attività di lavoratore autonomo.
Il regime fiscale agevolato introdotto nel 2015 è un regime che ha perfezionato quello precedente che prevedeva, per l’accesso, dei requisiti più stringenti, quali il limite massimo d’età o la durata massima entro cui era obbligatorio cambiare regime.
Ultimamente, purtroppo, aprendo un giornale o guardando un tg ci accorgiamo che molte cose nel nostro paese non vanno. Dalla vergogna dei pass che vengono ‘prestati’ ai colleghi con il fine di essere timbrati in anticipo ad arrivare agli ‘assenteisti’ comunali il passo è veramente breve.
L'Euribor è un concetto chiave che bisogna assolutamente conoscere nel momento in cui si decida di accendere un mutuo presso un istituto di credito. E' infatti un tasso di riferimento, che sta ad indicare il tasso interbancario di offerta in euro (in inglese: Euro Inter Bank Offer Rate, da cui viene ricavato l'acronimo, appunto), ed è calcolato ogni giorno.
Quando si decide di acquistare una casa, la prima cosa da fare è scegliere la tipologia di mutuo che maggiormente rispecchi le esigenze dell’acquirente. Soprattutto per un giovane, la scelta del miglior mutuo deve essere adoperata con cura. Alcuni suggerimenti in questo articolo.
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I prestiti in convenzione Inpdap sono una forma creditizia riservata a chi è dipendente statale a tempo indeterminato o a chi ha una pensione erogata dallo stato. Questo genere di prestito risulta essere molto conveniente e di facile accesso per tutti coloro abbiano necessità di un piccolo prestito e non abbiano garanzie all’infuori della busta paga.
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