L'apertura della partita IVA è una delle prime cose da fare quando si decide di avviare un'impresa. È infatti necessaria questa operazione per poter essere in regola con lo Stato italiano e dunque con il sistema contributivo. È dunque molto importante conoscere bene tutta la procedura per aprire la partita iva stessa. È inoltre possibile anche effettuare l'apertura della partita iva all'estero, effettuando delle semplici e veloci operazioni. Di seguito una guida che abbiamo redatto proprio per guidarti tra le pratiche burocratiche di cui sopra. Non esitare a commentare l'articolo e/o a farci avere dei feedback in merito.
Molto usata è la partita iva all'interno dei Paesi membri dell'Unione Europea.
L'apertura della partita iva all'estero e all'interno degli Stati della Comunità Europea viene definita Intracomunitaria o comunitaria. Così come accade per la partita iva italiana, la partita iva estera possiede un codice numerico e all'interno di esso sono contenuti i due numeri che identificano lo Stato di appartenenza e dove si è effettuata l'apertura della stessa.
L'iva comunitaria è stata introdotta dall'Unione Europea nel 2006 con la direttiva comunitaria numero 112. Il decreto legislativo del 2012 numero 78 prevede invece che i titolari di partita iva all'estero intracomunitaria vengano registrati in archivi creati appositamente per tale scopo.
La partita iva all'estero consente di effettuare transizioni tra l'Italia e lo stato in questione; quella comunitaria consente le transizioni di beni e servizi tra i Paesi dell'Unione Europea.
Per ottenere la partita iva all'estero e quella intracomunitaria è necessario, così come per quella italiana, presentare l'apposita domanda per ottenere il numero di partita iva apposito. Entro trenta giorni gli incaricati dovranno decidere se accettare o meno la domanda. Il silenzio assenso è previsto in caso di rifiuto della domanda di richiesta di partita iva all'estero.
L'Agenzia delle Entrate offre numerosi servizi online relativi anche alla partita iva estera. È disponibile infatti all'interno del sito dell'Agenzia delle Entrate anche la possibilità di effettuare il controllo sulla partita iva intracomunitaria di un cliente o fornitore estero per essere sicuri di non essere truffati.
Tale servizio è connesso con tutti i sistemi fiscali degli Stati Membri dell'Unione Europea ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00 e il sabato dalle 8.00 alle 13.00. La procedura è molto semplice; basta scegliere con un click lo Stato che ci interessa sulla cartina geografica presente nel sito, inserire la partiva iva e premere invio per conoscere la validità della stessa.
L'elenco Intrastat è un modello, introdotto nel 1993 successivamente all'abolizione delle barriere doganali nella Comunità Europea. Attraverso il modello Intrastat si vanno ad elencare tutta una serie di acquisti e cessioni di beni mobili all'Agenzia delle Dogane, acquisti e cessioni effettuate dai titolari di Partita IVA verso fornitori e clienti di stati membri della UE, titolari anch'essi di Partita IVA.
L'elenco Intrastat deve essere presentato all'Agenzia delle Dogana, in via telematica, entro lo scadere del 25 del mese successivo al periodo cui si fa riferimento. Si può comunicare l'elenco Intrastat attraverso si servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate, qualora si sia già abilitati all'utilizzo di Entratel o Fisconline.
La trasmissione dei dati dell'elenco Intrastat può venire effettuata o direttamente dai contribuenti, oppure da figure intermediarie abilitate a questa operazione. A far data dal 1° Gennaio 2010 la presentazione degli elenchi intrastat è ammessa con cadenza mensile ovvero trimestrale le cui rispettive scadenze sono fissate al 25° giorno del mese seguente al periodo oggetto di denuncia.
Più precisamente, ogni elenco Intrastat va presentato su base trimestrale, se i contribuenti hanno effettuato operazioni nei 4 trimestri precedenti e per ciascuna categoria di operazioni, per un ammontare totale trimestrale non superiore a 50mila euro; oppure su base mensile, se i contribuenti hanno effettuato operazioni, nel trimestre di riferimento e/o in uno dei 4 trimestri precedenti, per un ammontare superiore a 50mila euro.
I moduli per segnalare l'elenco Intrastat sono reperibili sul sito ufficiale dell'Agenzia delle Dogane, secondo le seguenti suddivisioni:
In seguito alle direttive europee del 2011, l'Italia ha dovuto modificare i criteri di identificazione territoriale collegati alla applicazione dei tributi IVA, in particolar modo le prestazioni dei servizi e la presentazione dei modelli Intrastat. Attraverso il modello Intrastat si vanno ad elencare tutta una serie di acquisti e cessioni di beni mobili all'Agenzia delle Dogane, acquisti e cessioni effettuate dai titolari di Partita IVA verso fornitori e clienti di stati membri della UE, titolari anch'essi di Partita IVA.
In particolare, bisogna tener conto in sede di compilazione del modello Intrastat, che sono stati modificati gli articoli 7 per la definzione dle territorio dello stato, 7-bis per il presupposto territoriale per la cessione dei beni, 7 ter per le presazioni di servizi, ma anche 7 quater e 7 quinquies sexies e septies.
Per presentare la dichiarazione Intrastat è possibile utilizzare il Software per la compilazione e il controllo formale degli elenchi riepilogativi degli scambi intracomunitari.
Nel caso di variazione del modello Intrastat dovute ad esempio a fatture integrative o note di accredito queste andranno registrare nel periodo mensile o trimestrale nel quale sono registrate in contabilità. Nel caso di omissioni di indicazione di alcune operazioni invece bisogna procedere alla compilazione della sezione 3 indicando il mese o il trimestre in cui è avvenuta l’omissione, mentre nel caso di errori compileremo la sezione 4 per rettificare in aumento o in diminuzione quanto scritto precedentemente.
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