I prestiti a fondo perduto sono stati pensati in particolar modo per i giovani, le donne e i disoccupati . Essi sono dei particolari prestiti erogati alle nuove imprese a copertura di una percentuale degli investimenti per l’avviamento dell’attività o, in determinati casi, per aziende già attive da tempo che intendano investire nel rimodernamento della stessa.
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I finanziamenti riguardano principalmente l’acquisto di beni materiali e immateriali, ritenuti fondamentali per consolidare l’azienda e renderla competente e competitiva. Oltre al costo vero e proprio dei macchinari, rientrano nel prestito: acquisto di macchinari, piani marketing, certificazione di qualità, e-commerce, pubblicità, corsi di formazione e consulenze esterne. Questi prestiti vengono erogati dagli enti pubblici per favorire un particolare settore economico, ritenuto svantaggiato rispetto agli altri; ne possono inoltre usufruire anche le piccole e medie imprese. La regione stanzia somme di denaro proporzionali al progetto che viene presentato; i fondi stanziati non dovranno essere restituiti.
Per avere un prestito per giovani a fondo perduto occorre consegnare il piano del progetto che si intende portare avanti. Una volta ultimato, il progetto andrà inserito nell’apposita modulistica e inviato, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, all’ente erogatore. Sarà poi l’ente a considerare i pro e i contro del progetto e a decidere in merito alla concessione del prestito. Le tipologie dei bandi con i quali è possibile ottenere i finanziamenti agevolati sono diverse: bandi con scadenza, bandi sempre aperti, bandi attivi sull’intera regione, bandi attivi solo in determinate aree specifiche, bandi che agiscono per settore (rivolti unicamente a una determinata tipologia aziendale), bandi che agiscono per tipologie d’intervento (aperti a tutti ma finalizzati all’ottenimento di specifici obiettivi).
Nella crisi di sistema che sta colpendo diversi Paesi, tra cui l’Italia, i governi e le istituzioni stanno cercando le vie giuste per incentivare la crescita nonostante il momento di difficoltà. In quest’ambito rientrano i finanziamenti, deterrente usato per contrastare la crisi economica e produttiva e dare, quindi, nuova linfa alla crescita. Il prestito per giovani a fondo perduto è erogato da un ente, che sia Governo, Regione, Provincia o Comune (anche se sul tema delle Province il Governo Monti vuole sferrare una bella sforbiciata) indirizzate alle persone che vogliono aprire un’attività. Questi prestiti sono concessi a determinate categorie che sono svantaggiate dalla situazione economica, come donne, giovani e disoccupati.
Nel prestito per giovani a fondo perduto, locuzione “a fondo perduto” significa che i beneficiari di questo finanziamento, chiamato anche prestito d’onore, non devono restituire il capitale all’erogante né gli interessi calcolati sul prestito stesso. Per l’assegnazione ai giovani di questi prestiti a fondo perduto, sono previsti specifici bandi durante i quali i potenziali beneficiari devono consegnare il cosiddetto business plan, con elencate tutte le caratteristiche e gli obiettivi della società, che saranno valutate da un’apposita commissione che darà il proprio parere, favorevole o meno.
Sul tema del prestito per giovani a fondo perduto, il Governo Monti ha provveduto ad emanare un provvedimento nel decreto liberalizzazioni che aiutasse i giovani nell'aprire un’impresa. Infatti il costo per aprire un SSRL (Società semplificata a responsabilità limitata) sarà solo di un euro, a fronte dei 10.000 richiesti e non saranno necessarie le iniziali spese notarili.
Lo Stato provvede ad erogare il prestito per giovani a fondo perduto in cui una cifra dal 35% al 50% è a fondo perduto e per il restante è prevista una rateizzazione con tassi agevolati nei successivi cinque anni. Saranno tre le modalità per aprire un’attività: lavoro autonomo, franchising o microimpresa. Con queste misure, il Governo ha voluto dare un incentivo ad un settore troppo stagnante nel passato a causa delle eccessive problematiche, sia economiche che burocratiche, che colpivano duramente i progetti imprenditoriali degli under 35.
Le novità sul prestito per giovani a fondo perduto permetteranno ai giovani di aprire un’impresa al costo di un solo euro e senza la firma del notaio attraverso una società semplificata (la cosiddetta SSRL, riservata agli under 35). Questi primi due passi sono già di per sé molto importanti se si considera che il capitale minimo richiesto era di 10.000 euro e tutto ciò, invece, ammortizza notevolmente le spese iniziali.
Si tratta senza dubbio di un bel passo in avanti nel mondo della giovane imprenditoria, che negli ultimi anni aveva subito un forte arresto a cause di tutti quei problemi contingenti che avevano frenato lo spirito creativo dei nostri giovani. La struttura della società in forma semplificata è un ulteriore incentivo alle attività imprenditoriali giovanili. Infatti, essendo una società a responsabilità limitata per la quale è previsto un investimento iniziale di un euro, qualora si dichiarasse fallimento si metterebbero al riparo i soci.
Chi fosse interessato a usufruire del prestito per giovani a fondo perduto può contattare la società Invitalia, scelta dal Governo per aumentare la competitività del sistema Paese in termini di crescita. Per chiedere un prestito a fondo perduto, sono previste come abbiamo detto tre modalità: micro-impresa, lavoro autonomo e franchising. Non esistono altre strade per chiedere un prestito per giovani a fondo perduto o a tasso zero. Infatti, gli istituti bancari sono soliti chiedere diverse garanzie a fronte di un prestito e proprio questo punto potrebbe rivelarsi critico per i giovani. Sarebbe poi impensabile per una banca concedere un prestito a fondo perduto per fare impresa. Questo progetto di rilancio del Paese punta sull'utilizzo di fondi europei e sul Fondo di garanzia per PMI che coprono il l'ammontare del prestito e i relativi interessi presso gli istituti bancari convenzionati.
Possiamo certamente affermare che finalmente è stato dato un impulso all'imprenditorialità giovanile che troppo spesso è stata soffocata e dimenticata.
Data la convenienza dei prestiti, i richiedenti devono appartenere solitamente a categorie specifiche (es. donne, disoccupati, giovani) oppure che svolgano particolari tipi di attività, come microimprese o il franchising. Anche le aziende che si trovino o vogliano stabilirsi in aree svantaggiate possono richiedere il prestito per giovani a fondo perduto. I requisiti del richiedente sono stabiliti nei vari bandi.
I bandi per finanziamenti e prestiti per giovani vengono emanati periodicamente dagli enti erogatori ed esplicano tutti i requisiti e le tipologie di fondo stanziato, oltre all'iter e alla tempistica di presentazione delle domande. Nel bando poi sono descritte tutte le informazioni necessarie per valutare la domanda e i modi di presentazione del progetto. Il progetto infatti va solitamente correlato da: un Business Plan contenente informazioni economico/finanziarie, un piano marketing che comprende le strategie commerciali e una previsione aziendale relativa ai tre anni successivi alla realizzazione del progetto.
L'importo erogato dall'ente per il prestito per giovani a fondo perduto è calcolato in percentuale sulle spese considerate ammissibili; tali spese sono stabilite per legge e variano a seconda dei singoli bandi. In linea generale le spese ammissibili per i finanziamenti sono:
Anche online è possibile visionare i bandi e gli aggiornamenti relativi a bandi comunitari e nazionali, divisi per categoria e regione geografica.
È possibile consultare i bandi presenti nelle pagine internet degli Enti principali che li erogano.
Per poter richiedere un prestito per giovani a fondo perduto è necessario presentare un progetto specifico, completo di tutte le informazioni utili per inquadrare la tipologia di impresa da avviare o da consolidare. Alla domanda di finanziamento a fondo perduto è necessario allegare alcuni documenti che sono requisiti della stessa:
È possibile ottenere un prestito per giovani a fondo perduto sia da banche che da società finanziarie (intermediari finanziari). I privati e le famiglie possono accedervi nei casi di acquisto o ristrutturazione della casa, per gli studi, acquisto di automobile, viaggi, insomma per la realizzazione di svariati progetti personali. Stiamo parlando dei finanziamenti agevolati, che vengono usati ad esempio per l'acquisto di apparecchiature didattiche da parte di studenti, quali PC o materiale didattico, ma possono anche essere impiegati per il sovvenzionamento e lo sviluppo di un'impresa o legate comunque alla preparazione personale e ai mezzi per essere competitivi nell'attuale mercato del lavoro e cercare una prima occupazione.
I finanziamenti a tasso agevolato sono delle forme di prestiti a cui non viene applicata nessuna misura precauzionale a tutela dell'intero ammontare del prestito. Le banche concedono al debitore particolari agevolazioni riguardanti i requisiti di erogazione e i tassi di interesse applicati. In particolari casi possono essere stabiliti dei periodi di sospensione del pagamento o può essere azzerato del tutto il tasso di interesse associato. Tali forme di prestito sono adatte a particolari fasce di persone. La domanda per la concessione del prestito agevolato viene effettuata presso gli istituti di credito o direttamente online, nei siti di aziende intermediarie.
Un capitolo a parte è dedicato alle start up e alle PMI, che più di tutte hanno bisogno di un finanziamento agevolato per poter continuare a vivere o per muovere i primi passi in sicurezza. Uno degli ultimi progetti in materia è chiamato “Smart & Start”, riservato alle start up innovative di piccola dimensione, formatesi da meno di due anni e che offrono dei prodotti ad alto contenuto tecnologico. All’interno di questa iniziativa esistono diversi tipi di supporto, come per esempio un mutuo senza interessi che copre l’80% della spesa se la start up è composta da under 35 o dei prestiti per giovani a fondo perduto in specifiche regioni d’Italia (Campania, Sardegna, Calabria, Sicilia, Basilicata e Abbruzzo, con la zona dell'Aquila in particolare).
Per quanto riguarda le piccole e medie imprese, esse costituiscono la gran parte del tessuto imprenditoriale italiano ed hanno accusato pesantemente gli anni bui della crisi economica. Dai dati si capisce l’importanza di questo segmento economico: il valore delle esportazioni delle piccole e medie imprese ha raggiunto quota 75,4 miliardi, con +3% rispetto al 2013.
Ecco perchè il mercato delle piccole e medie imprese deve essere tenuto d’occhio dal Governo, che deve pensare a qualche forma di agevolazione fiscale o benefici finanziari per sostenere la crescita italiana. La crescita, infatti, passa soprattutto dalle PMI che, data la forte territorialità che spesso le caratterizza, possono diventare un volano per la tanto agognata ripresa dell'intero Paese. Il potere delle multinazionali, unito al dilagare dei centri commerciali, ha un po’ emarginato il valore delle piccole e medio imprese che coniugano l’eccellenza nel manifatturiero con una spiccata vocazione imprenditoriale.
Molte di queste attività sono poi a conduzione familiare, il che produce un doppio pericolo per chi si occupa di politica economica: in assenza di benefici fiscali si mette a repentaglio l'esistenza dell'impresa e con essa la dignità di intere famiglie e lavoratori. Uno scenario che chiama direttamente in causa Governo e banche.
L'articolo è stato scritto dalla Redazione di ElaMedia Group
I giovani italiani si trovano spesso nelle condizioni di richiedere un prestito personale, questo a causa delle condizioni di lavoro più difficili e precarie che l’epoca attuale porta con sé. Lo dimostra il fatto che per molti under 30 è tutt’altro che semplice, per non dire impossibile, andare via di casa. Complice l’alto numero di contratti precari, anche tra chi ha una laurea e un titolo di studio solido, e le offerte di lavoro che presentano condizioni di minore stabilità.
Può essere davvero utile richiedere la cosiddetta visura camerale, una sorta di documento, contenente appunto diverse informazioni su una o più società iscritte al registro delle imprese e che riguardano diversi aspetti delle stesse.
L’Italia non è sicuramente un paese per giovani. Le opportunità lavorative spesso e volentieri nascondono salari molto bassi a fronte di un numero di ore di lavoro esorbitante.
L’acquisto di una casa segna sempre un momento importante nella vita di una persona. Può significare stabilità, indipendenza, famiglia. In Italia si stima che il 92% degli abitanti sia proprietario di una casa, ma la percentuale cala drasticamente al 6% quando si tratta di giovani under 36. Le cause sono molteplici, ma la principale è la mancanza di garanzie sufficienti affinché un giovane riesca a ottenere un mutuo.
Il prestito è un finanziamento di denaro da parte di istituti di credito o di cittadini privati, nei confronti di un soggetto. É possibile richiedere un prestito direttamente in banca, ma anche servirsi delle società che propongono un preventivo su internet.
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