L’Equitalia Gerit è la società italiana che ha il compito di riscuotere i tributi in tutto il territorio nazionale, esclusa la Sicilia. Il gruppo è composto da tre diverse società: l’Equitalia s.p.a., che è il capogruppo, l’Equitalia Servizi e Giustizia. La società che si occupa invece di riscuotere i tributi in Sicilia è la Riscossioni Sicilia S.p.A.
La società si occupa sia della riscossione non da ruolo, ad esempio quella riferita alle entrate pagate con modello F23, sia la riscossione a mezzo ruolo, che avviene tramite la notifica di una cartella di pagamento. E’ importante sapere che nel caso in cui il contribuente non abbia la liquidità necessaria per pagare il debito all’Equitalia Gerit, non è necessario che richieda un finanziamento alla banche o magari un prestito online, perché la società offre la possibilità di rateizzare il debito da restituire.
La società ha delle filiali che sono collocate in tutto il territorio nazionale ed hanno competenza provinciale. Di seguito sono riportate alcune delle filiali locali di Gerit.
L’Agente della riscossione Gerit offre la possibilità a chi ha ricevuto una cartella esattoriale e deve pagare dei tributi allo Stato, di poter rateizzare la somma da pagare. La rateizzazione che riguarda le cifre di denaro iscritte a ruolo, può essere rateizzate fino a un massimo di 72 quote mensili, quindi in sei anni, da circa 100 euro ognuna. La direttiva Equitalia del 1° marzo 2012 e il decreto legge del 2 marzo dello stesso anno hanno portato diverse modifiche sulla precedente normativa.
La procedura da seguire per ottenere il dilazionamento è diversa a seconda dell'importo da pagare. Innanzitutto occorre precisare che le nuove leggi hanno innalzato a 20 mila euro la soglia per ottenere la dilazione automaticamente.
Quindi:
Per rateizzare il pagamento è necessario presentare una domanda e la documentazione che attesta la situazione finanziaria del richiedente, per mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure si può andare di persona presso l’Equitalia Gerit e presentare la richiesta. Nel caso in cui la situazione economica di una persona, che ha una rateizzazione Equitalia in corso peggiori, è possibile chiedere una proroga delle rateizzazioni.
È possibile chiedere un piano che preveda rate di valore crescente, invece che tutte identiche.
L'Agente non può richiedere l'ipoteca al debitore al quale è stata concessa la rateizzazione da Equitalia. Può essere concesso solo se la dilazione non è stata accettata o viene ritirata in un secondo momento. Il debitore che ha ottenuto la rateizzazione non è più considerato inadempiente: può partecipare a gare d'appalto di tutti i tipi.
Il debitore perde il beneficio della rateizzazione se non paga due rate consecutive (nella precedente formulazione, basta il mancato pagamento di una sola rata). È possibile chiedere la dilazione anche se non sono state pagate le quote degli avvisi bonari dell'Agenzia delle Entrate
Per ottenere la proroga della rateizzazione in corso è necessario che il richiedente dimostri che la propria situazione finanziaria è peggiorata ulteriormente e quindi si trova reale difficoltà a restituire il debito. La proroga può essere chiesta una sola volta e la rateizzazione si può allungare fino a 62 mesi, inoltre il richiedente può ottenere la possibilità di restituire il debito con le quote nelle quali l’importo aumenta di volta in volta.
È importante sapere che gli intestatari di ditte individuali e le persone fisiche che godono di regimi fiscali semplificati possono richiedere la proroga della rateizzazione presentando un nuovo modello ISEE, che sia ovviamente inferiore a quello presentato per ottenere le rateizzazioni. Se non si ha a disposizione un nuovo ISEE perché non è trascorso un anno dalla precedente richiesta di rateizzazioni del debito e quindi il precedente ISEE è ancora valido, è necessario presentare tutta documentazione della quale si è in possesso per dimostrare il reale peggioramento della situazione economica.
Già in vigore il Decreto Legge n. 193/2016, in cui si sancisce la chiusura di Equitalia dal 1° luglio 2017. L’attività di riscossione verrà effettuata dall’”Agenzia delle Entrate Riscossione” sotto il controllo dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Per le cartelle di pagamento riguardanti tutti i tipi di imposte e contributi, dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 saranno rottamate. Di queste cartelle, vanno pagati gli importi totali, gli interessi e il 6% di aggio.
Ai debitori entro 6 mesi dall’entrata in vigore delle nuove procedure verrà comunicato l’importo esatto da pagare al netto della sanatoria, che può essere pagato a rate, rispettando un piano di dilazione, che stabilisce le modalità, massimo 4 rate, le prime tre rate dovranno essere pagate entro il 15 dicembre 2017 e la quarta entro il 15 marzo 2018, tramite domiciliazione bancaria, bollettini postali precompilati o allo sportello dell’Agenzia delle Entrate.
I debitori, per potere aderire alla sanatoria, devono presentare una richiesta tramite modelli che saranno disponibili dal 7 novembre sul sito di Equitalia, entro 90 giorni (il 22 gennaio 2017) dalla pubblicazione della nuova disposizione sulla Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre 2016.
Coloro che hanno in parte pagato le cartelle, se in regola con i pagamenti in scadenza dall'1 ottobre al 31 dicembre 2016 possono anche loro aderire alla sanatoria. Mentre non possono aderire coloro che sono in debito di somme inerenti ad aiuti di Stato come multe dell’Unione Europea, coloro che sono in debito di somme per condanna della Corte dei Conti e coloro che devono pagare sanzioni per multe e ammende dovute per condanne penali. Anche chi ha un procedimento aperto con Equitalia, non rientra nella sanatoria, a meno che non rinunci alla lite.
In caso di mancati pagamenti delle rate stabilite, anche parzialmente, decade la sanatoria e si torna agli obblighi delle vecchie regole. I dipendenti di Equitalia con contratto a tempo indeterminato, dopo una selezione, veranno inglobati alla nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione.
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